10°C
lunedì 23 dic
  • Le telecamere nelle scuole

    Chiusa la prima fase della gara d’appalto, a breve nelle scuole del comune di Palermo ci saranno le telecamere.

    Spesso, la notizia è rappresentata in questa maniera dagli organi di stampa, stimolando un’attesa per un appalto che preveda la mera istallazione di videocamere nelle scuole di pertinenza del comune di Palermo. Essendo il sottoscritto colui che per l’amministrazione ha seguito l’opera fin dalla fase di ideazione, mi sento ripetutamente ripetere dagli operatori della scuola la solita domanda : «Ma tanta attesa, sarà esaustiva per le aspettative del mondo della scuola? In più, a distanza di qualche anno questa soluzione è ancora valida?».

    La scuola, specialmente quella dell’obbligo, attraverso i propri operatori è spesso esposta in prima linea in realtà difficili, portando avanti con serietà, sacrifici e amore la propria opera con sempre meno mezzi economici. Per costoro subire un furto causa molta rabbia, ma il trovarsi davanti alla devastazione senza senso di un atto di vandalizzazione ti spinge alla tentazione di mollare, perché sai che quanto distrutto richiederà costosi interventi di manutenzione straordinaria e di molti sacrifici per ripristinarlo.

    Ecco perché si penso nel 2004 all’introduzione delle videocamere anche nelle scuole, quale deterrente per gli atti criminosi esterni. La genesi della gara in oggetto, per l’antintrusione e la videosorveglianza nelle scuole di pertinenza del comune di Palermo (1° fase) è stata alquanto difficile e complicata e ci vorrebbe tanto spazio per raccontarla, ma non è su questo che intenderei accendere i riflettori, ma avendo spesso letto notizie parziali sull’argomento, mi piacerebbe, nella qualità, poter completare l’informazione.

    Oggi le telecamere e i sistemi di videosorveglianza sono alla portata di qualunque tasca e possono reperirsi in un qualunque negozio di elettronica, ma in cosa si differenzia il progetto che a breve si andrà a realizzare?

    Dal 2004 a oggi, parallelamente anche per iniziative singole della stessa amministrazione, sono stati istallati impianti di sole telecamere e in qualche caso affiancate da un tradizionale impianto di antintrusione in alcuni plessi a rischio di atti criminosi, purtroppo con risultati dimostratisi mediamente insufficienti, perché spesso chi ha compiuto le effrazioni si è permesso di asportare persino il sistema di allarme, benché questo fosse regolarmente collegato con le forze dell’ordine.

    Sulla base di queste esperienze ci convincemmo che solo un sistema organico di videocamere, sensori anti intrusione, ma soprattutto una rete di collegamento tra tutte le scuole ed una centrale di monitoraggio, potesse funzionare da vero deterrente, con l’aggiunta di un sistema di controllo in remoto h24. In verità ci spingemmo a studiare anche una soluzione che prevedesse un’integrazione con un sistema di controllo del territorio mediante società di vigilanza privata, ma quest’ultima ipotesi che avrebbe completato il monitoraggio continuo fu scartata a causa della peculiarità del finanziamento, che non avrebbe consentito il finanziamento di tale servizio, di contro si progetto il tutto affinché un domani la possibilità dell’integrazione di tale supporto sarebbe avvenuta senza alcuna modifica per le opere già consegnate.

    Altra peculiarità del progetto sta nelle particolarità della rete di collegamento. L’indirizzo dell’amministrazione fu fin dal principio rivolto alla possibilità di realizzare una rete di proprietà che non aggravasse il servizio con canoni di gestione, ecco perché si scartò fin da subito l’ipotesi delle offerte attraverso collegamenti con operatori telefonici. Dopo ampie riflessioni e indagini di mercato, si approdò alla scelta della rete attraverso frequenze radio, sulla base delle esperienze militari su frequenze resesi disponibili.

    Bisognò superare le difficoltà legate al collegamento di un territorio vastissimo, ma la moderna tecnologia ci permise nel tempo di trovare soluzioni.

    Infine con il sistema ipotizzato si è giunti alla convinzione che la realizzazione della rete, ad oggi ad uso della metà delle scuole di proprietà comunali, da domani sarebbe stata a disposizione oltre che delle restanti scuole, anche di qualunque immobile di proprietà comunale soggetto a monitoraggio, con il minimo investimento di una antennina radio con relativo kit di collegamento.

    A completamento di quanto di dominio pubblico, va spesa a mio parere, qualche parola in più sul sistema di gara scelto, l’appalto integrato. Ad un appalto di questo genere, si ricorre spesso quando si è in presenza di una tecnologia in continua evoluzione oppure quando è difficile per una P.A. trovare al suo interno professionalità preparate in materia. Di fatti, il sistema di gara, permette l’appalto oltre che dei lavori anche della progettazione esecutiva delle opere. Ciò porta un grosso vantaggio, la possibilità attraverso sistemi premianti nel giudizio di gara, che permettano soluzioni innovative o migliorative di quanto ipotizzato. Vi renderete conto che ciò è importantissimo nel campo dell’informatizzazione e dell’elettronica vista la velocità con la quale sono messe sul mercato apparecchiature sempre più sofisticate. Ciò ci ha permesso, visti i tempi della naturale burocrazia, di non appaltare un sistema di fatto già obsoleto. In più, visto che l’appalto oltre alla rete non avrebbe coperto l’intero patrimonio scolastico comunale, si è progettata la possibilità di considerare come sistema premiante, in fase di offerta, l’istallazione di sistemi di antintrusione in ulteriori scuole, tra quelle indicate dall’amministrazione scelte tra le situazioni d’emergenza verificatesi nelle more dell’appalto.

    Ecco perché mi sento di dire che non si tratterà della semplice videosorveglianza di un bene pubblico, ma non nascondo per esperienza che la prima “videosorveglianza” di una scuola, avviene attraverso il rapporto con il territorio, attraverso l’apertura di una struttura al quartiere e non attraverso l’apposizione di sbarre, a quel punto, le telecamere e quant’altro serviranno da deterrente e da dissuasione per il cretino di turno che purtroppo ci sarà sempre.

    Ospiti
  • 15 commenti a “Le telecamere nelle scuole”

    1. […] Palermo si provvede ad installare impianti di video-sorveglianza negli istituti scolastici per prevenire atti di […]

    2. 1984 Orwell docet

    3. @Hidalgo

      Almeno in 1984 la polizia segreta funzionava. Qui, se hai letto bene, si fottono anche la strumentazione di videosorveglianza…

    4. @Renzo Botindari:
      con quello che ha scritto ha appena ammesso di avere commesso un reato, con annesso danno erariale.
      Lei ha ammesso candidamente che all’interno non avevate le figure idonee per la progettazione. Corretto. Tuttavia poi avete scelto come appalto quello integrato con la SOLA progettazione esecutiva.
      Per sua conoscenza (si vada a studiare il codice appalti, o la legge 10 o il dpr 554…) il progetto esecutivo è la riproposizione del progetto definitivo con l’aggiunta di piccoli dettagli e modifiche sopraggiunti in sede di approvazione del progetto definitivo. In pratica l’esecutivo è un gradino molto al di sotto del progetto DEFINITIVO. Lo si può subito verificare dalle tabelle del ministero: infatti il progetto DEFINITIVO è quello più pagato tra i tre (preliminare, definitivo ed esecutivo). Tuttavia voi, come lei ha affermato, ha mandato in gara un progetto definitivo fatto da persone non qualificate, lasciando poi che fosse l’impresa in fase di gara a realizzare il progetto che effettibvamente è un definitivo camuffato da esecutivo. E’ vietato per legge!. Deve esserci un progetto DEFINITIVO posto a base di gara con il disciplinare tecnico redatto come guida per il progetto esecutivo.
      Spero tanto che quello che lei ha scritto sia inesatto e che o base di gara è stato posto il DEFINITIVO o che il DEFINITIVO sia stato redatto da tecnici esterni molto preparati. Qualora così non fosse sarebbe obbligatorio inviare segnalazione alla Autorità di Vigilanza e alla Corte dei Conti.
      Cordialità.

    5. le telecamere? Noi non abbiamo manco le sedie!ah ah ah ah

    6. Salve ho appena letto della meravigliosa notizia … finalmente si pensa alla sicurezza dei nostri figli !!!Io ho aperto un gruppo su FB proprio x porre fine a questi episodi nelle scuole…. Ci stiamo impegnando in tanti a raggiungere un elevato numero di inscritti affinchè possiamo avviare una vera richiesta d’installazione all’esterno e all’interno delle scuole di telecamere ….. VOGLIAMO LA SICUREZZA DEI NOSTRI FIGLI !!!! GRAZIE A CHI SI è IMPEGNATO X OTTENERE QUESTO SISTEMA …

    7. … dimenticavo se posso esservi utile contattatemi pure !!!!

    8. @kersal
      Gent.mo “Kersal”, uno dei motivi per i quali amo il web ed i blog è quello che da la possibilità di avere conversazioni biunivoche, certo in questo caso “viziata” dalla circostanza che Lei legge il mio nome, io leggo uno “pseudonimo” ma in questa circostanza poco importa!
      Quanto da Lei evidenziato però mi da la sensazione di essermi spiegato male e riporto quanto già scritto:
      ” ….A completamento di quanto di dominio pubblico, va spesa a mio parere, qualche parola in più sul sistema di gara scelto, l’appalto integrato. Ad un appalto di questo genere, si ricorre spesso quando si è in presenza di una tecnologia in continua evoluzione oppure quando è difficile per una P.A. trovare al suo interno professionalità preparate in materia. Di fatti, il sistema di gara, permette l’appalto oltre che dei lavori anche della progettazione esecutiva delle opere. Ciò porta un grosso vantaggio, la possibilità attraverso sistemi premianti nel giudizio di gara, che permettano soluzioni innovative o migliorative di quanto ipotizzato….”
      Mi sembra chiaro che si faccia riferimento a due opzioni:
      – la 1°”…quando si è in presenza di una tecnologia in continua evoluzione…”;
      – la 2°”..quando è difficile per una P.A. trovare al suo interno professionalità preparate in materia..”.
      Nel nostro caso e come specificato nel seguito noi abbiamo fatto ricorso alla 1° opzione “….Vi renderete conto che ciò è importantissimo nel campo dell’informatizzazione e dell’elettronica vista la velocità con la quale sono messe sul mercato apparecchiature sempre più sofisticate. Ciò ci ha permesso, visti i tempi della naturale burocrazia, di non appaltare un sistema di fatto già obsoleto…”
      Benchè è la legge stessa prevede tali strumenti operativi che permettano un approfondimento specialistico in materia per la progettazione nei successivi livelli progettuali. Personalmente penso che il normatore abbia fornito uno strumento importante per le progettazioni innovative.
      Da tecnico, quale penso Lei sia, ammetterà che è stato un grosso passo avanti rispetto al contesto dei progetti in ambito L.R. 21/85, dove, dicono fosse costume appaltare progetti di larga massima che diventavano ESECUTIVO in cantiere grazie alla progettazione realizzata di fatto dalla stessa impresa appaltante, con ovvi smisurati aumenti dei costi dei lavori grazie alle “famigerate perizie di variante e suppletive”.
      Oggi, grazie allo strumento normativo da noi utilizzato, non solo l’impresa ufficialmente ha l’obbligo di realizzare il progetto ESECUTIVO, ma nel nostro caso, ciò ha comportato notevoli economie.
      Il progetto DEFINITIVO messo a base della gara è esaustivo per la sua funzione. Chi si aggiudicherà l’appalto realizzerà un ESECUTIVO potendo apportare migliorie tecnologiche che non stravolgano ovviamente il DEFINITIVO (già previsto nella L. 109/94 e dalla L.R. 7/2002 e s.m.i).
      Ribadisco, tutto ciò per potere cantierare un progetto tecnologicamente funzionale al passo con le tecnologie a quel momento sul mercato.
      Quindi, nessun reato commesso.
      Mi rendo conto che tale atteggiamento può sembrare controtendenza in una epoca rivolta alla caccia alle streghe ed al disfattismo puro, ma anche nella Pubblica Amministrazione c’è gente che fa il proprio lavoro con grande professionalità e competenza.
      Noi operiamo con questo scrupolo che dovrebbe essere la prassi ed io rispondo per il mio operato e quello della mia squadra di lavoro.
      In ultimo, come dicevo, questa scelta, proprio perchè nel campo dell’informatizzazione e dell’elettronica giornalmente si va giornalmente incontro a continue migliorie tecnologiche ed ad un ribasso dei prezzi, ci ha permesso di ottenere una economia sostanziosa iniziale (a base d’asta) rispetto alla prima stesura del progetto (> 20% che potrebbero utilizzarsi per altri interventi di edilizia scolastica).
      In più, le ditte nella loro offerta inseriranno la realizzazione di ulteriori impianti nelle scuole a titolo gratuito.
      Pertanto per la segnalazione alla Corte dei Conti ed all’Autorità di Vigilanza per il mio ed il nostro operato, mi permetta, non credo proprio sia questo il caso.
      Grazie, Cordialità
      R.B.

      P.S. – La ringrazio per l’invito a studiare la materia (codice appalti e tutta la normativa sui lavori pubblici), devo confessarLe che oltre a questa amichevole gratuita saltuaria pubblicazione di “pezzi” su ROSALIO ho una significativa esperienza in materia di LL.PP..
      Ognuno di noi ha una propria storia ed un curriculum alle spalle, ma come ben sa, non si finisce mai di studiare ed io continuerò a farlo oltre che in qualche caso ad “insegnare” nelle occasioni in cui vengo invitato (nel ruolo) a farlo.
      Per il resto questa conversazione mi auguro ci sia servita ad entrambi per conoscere un pò di più la materia….ma soprattutto per aggiungere elementi di chiarimento alla vicenda.

    9. @ Gabriella
      Gent.ma Sig.ra Gabriella, grazie per la Sua attività e soprattutto per la disponibilità dichiarata. Penso che non appena iniziati i lavori, sarà ben gradito l’apporto di tutti coloro che vivono il mondo della scuola, attraverso i contatti con le istituzioni scolastiche sul territorio, le direzioni didattiche, i presidi e quant’altro ed i nostri uffici pertinenti per competenza. Noi, tecnicamente, saremo sempre pronti ad accogliere qualunque contributo volto a rendere il ns lavoro sempre più efficiente per gli scopi prefissatici.
      Grazie
      R.B.

    10. @ Maria Cubito
      E’ un buon inizio …… non pensi 🙂
      Almeno, quando ci potrà permettere le attrezzature di base, potremo fare in modo che nessuno le distrugga o le rubi…
      Un abbraccio
      R.B.

    11. @Renzo:
      come lei ha capito faccio parte del settore come libero professionista e posso assicurarle che quanto da lei detto non risponde sempre a verità. Purtroppo non conosco il progetto in esame, ma in tanti altri casi, di cui moltissimi del comune di Palermo, il progetto posto a base di gara nulla ha a che fare con un progetto Definitivo a norma di legge. Il problema è che poi la ditta che vince la gara pagherà a me progettista solo la quota parte del progetto esecutivo (ribassato dallo sconto) ma io dovrò realizzare sia il Definitivo che l’Esecutivo. E’ qui che sta il vero risparmio per l’amministrazione: ottiene al prezzo di un esecutivo un approfondito definitivo e un esecutivo. E’ più vicino alla truffa che alla legge, non trova?
      Le faccio un esempio concreto:
      se nel progetto definitivo è stata scelta la tecnologia “A” l’impresa che vince SECONDO NORMA DI LEGGE dovrebbe mettere in esecutivo la tecnologia “A” e non la più nuova “B” nel frattempo uscita. Ovviamente appena vinta la gara, visto che è uscita la tecnologia “B” va dalla D.L. o meglio dal RUP (la DL normalmente è sempre del comune e ne capisce davvero poco…il RUP ancora meno ma ha i cordoni della borsa) e propone “B” ovviamente come NP (come la legge prescrive). Ecco fatto! Ho “eluso” la legge…
      Più corretto sarebbe sarebbe stato mettere in gara il preliminare “SISTEMA DI ULTIMA GENERAZIONE” dove poi l’impresa sarebbe stata per forza costretta a mettere “B” e magari anche “C” allo stesso prezzo!.
      Mi permetta un’ultima domanda (maliziosa): la direzione dei lavori è interna o esterna?

      Infine: mi dice dove posso trovare gli elaborati del progetto definitivo? Li controllerò (sono piuttosto esperto in tal senso…se sapesse il mio nome lo saprebbe anche lei) e poi qui stesso mi ricoprirò il capo di cenere. Oppure, se le dimostrerò che sono lontanissimi dall’essere a Norma di legge, Lei provvederà ad annullare la gara. Ci sta?

    12. GRAZIE SIG.RENZO …. I METODI PER L’INSTALLAZIONE SONO IMPORTANTI , MI AUGURO CHE NON CI SIANO PROBLEMI SERI AFFINCHE’ IL TUTTO DIVENTI REALTA’!!!! IN ATTESA IN BOCCA AL LUPO A TUTTI …

    13. SE QUALCUNO FOSSE INTERESSATO IL GRUPPO E’: CIAO IO SONO QUI .. SEMPRE INSIEME !!A CHIUNQUE RICHIEDA DI FARNE PARTE …SPECIFICATE CHE CONOSCETE IL GRUPPO TRAMITE “ROSALIO” COSI’ VI AGGIUNGO !!!! GRAZIE A VOI TUTTI

    14. Gabriella ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.

    15. Scusatemi non era assolutamente nelle mie intenzioni …. non conoscevo questa spiegazione al maiuscolo !!!!

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram