È iniziata la stagione balneare: Mondello come Rio?
È da circa metà maggio, da quando è iniziato il caldo, che io e mia figlia 15enne frequentiamo la spiaggia di Mondello: ho viaggiato molto nella mia vita e posso dire senza timore di essere smentita che la spiaggia di Mondello è una delle più belle del mondo, ma la sua gestione da parte del Comune di Palermo è una delle più folli e assurde che ci siano.
Finché non inizia la stagione balneare è una meraviglia (sorvolo per il momento sulla storia della pulizia dell’arenile e delle aiuole antistanti di cui s’è parlato più volte, anche in questo blog) e tutta a disposizione dei cittadini e dei turisti di passaggio, ma appena inizia “la season” è tutto finito: se non paghi niente bagno, a meno che di non fare a pugni (letteralmente) per un metro quadro di sabbia dove piazzare l’asciugamano. Ormai, da Lauria fino alla piazzetta di Mondello paese la spiaggia è tutta lottizzata e assediata da baraccopoli (come le ha meravigliosamente definite un nostro lettore) più o meno di lusso, fatta eccezione per un fazzoletto di pochi metri quadrati subito dopo il Charleston e ovviamente la fascia di tolleranza dei fatidici cinque metri dalla battigia. Come si può ben capire trovare un buco dove piazzarsi il sabato e la domenica è praticamente impossibile, ma ormai anche durante la settimana, dato che la scuola è finita e ragazzi e mamme con bambini di tutte le età affollano la spiaggia per passare la giornata. Per non parlare poi dei vucumprà che, incuranti della materia umana che tappezza letteralmente quei pochi metri di spiaggia libera, ti passano a cinque centimentri dal viso steso al sole, approfittando degli spazi più improbabili per posare i loro dolci piedi e inondandoti di una pioggia di sabbia e polvere. “Santiare” come i pazzi a questo punto diventa imprescindibile, anche per una signora come me! e così l’intera mattinata programmata al mare si riduce a due misere ore, il limite massimo di sopportazione per un supplizio del genere. Ieri addirittura il bagnino del Lido del Finanziere (poi mi spiegate perché l’esercito e i finanzieri devono monopolizzare il tratto di spiaggia più bello di Mondello) ci ha fatti spostare perchè i nostri piedi sporgevano di dieci centimentri dico dieci nella fascia di almeno sei-sette metri davanti l’uscita a mare del loro stabilimento, l’unico che in tutta Mondello non rispetta la fascia di tolleranza dei cinque metri!!!!!! E allora adesso vi dico perchè Rio, o Santa Monica o Venice, per citare solo alcune delle spiagge più famose e note a tutti nel mondo. L’anno scorso mio marito è stato a Rio per lavoro in diversi periodi dell’anno ed è tornato sconvolto dalla civiltà e lungimiranza di un popolo (o meglio dei suoi amministratori) nella gestione del loro bene pubblico più prezioso: la spiaggia. Prima differenza fondamentale: la spiaggia è TUTTA libera. Ovviamente ci sono gli spazi attrezzati dagli alberghi per i loro clienti, limitati e non recintati, ma chiunque si può piazzare dove vuole, ma ovviamente non lo fa…con tutto lo spazio che c’è non ce ne sarebbe motivo! Così la gente si mescola nella spiaggia spontaneamente per omogeneità: le famiglie con bambini vanno dove ci sono altre famiglie con bambini, i gay vanno dove ci sono altri gay, i ragazzi dove ci sono altri ragazzi e… i tasci locali (come direbbe un nostro lettore 🙂 ) dove ci sono altri tasci e così via, ma tutto naturalmente e nella più civile convivenza, anche perchè la spiaggia è presidiata dalla polizia giorno e notte, sette giorni su sette, 365 giorni all’anno. Seconda differenza: i servizi, di quelli che noi neanche ce li sognamo! Tutta la spiaggia è attrezzata con torrette di avvistamento presidiate da bagnini super professionali, ogni tot metri; sempre ogni tot metri trovi un capanno con l’attrezzatura da spiaggia in affitto a pochi rias: sdraio, sedie, ombrelloni, stuoie; sempre ogni tot metri trovi dei capanni di ristoro dove puoi acquistare cibi e bevande di ogni tipo; sempre ogni tot metri i servizi igienici (wc, docce, lavabi, spazio nursery!!!!!) per i soliti pochi rias; e per finire, dulcis in fundo, ogni tot metri trovi i banchetti dei vucumprà locali che vendono parei e chincaglierie locali di ogni sorta e genere. Ah, dimenticavo, alcune aree della spiaggia sono attrezzate per il fitness e per gli sport da spiaggia (ma si sa, i brasiliani sono fissati col fitness) quindi nessuno si permette di giocare a palla in acqua o sulla battigia! e ogni notte passano delle macchine super attrezzate che ripuliscono (anche se lì nessuno si sogna di sporcarla!) e lisciano la spiaggia rendendola immacolata. Stessa identica cosa a Santa Monica e Venice, dove sono stata anni fà, nei Caraibi (chi non conosce Cancun o la spiaggia di Playa del Carmen) e nelle splendide spiagge di Mauritius o delle Seichelles.
Noi no, noi, che abbiamo una delle spiagge più belle del Mediterraneo no. Anziché godercela civilmente “tuttiinsiemeappassionatamente” l’abbiamo letteralmente regalata all’Italo Belga (40.000€ l’anno) e ad altri 3-4 concessionari tra cui le famigerate forze armate (faccio salvi i clubini “storici” di Mondello che hanno la loro ragion d’essere in quanto club nautici, velici, surfistici, etc…peraltro discreti nell’occupazione della spiaggia e gentilissimi sempre con tutti – concedono regolarmente il passaggio a chiunque si presenti ignaro della loro natura “privata”). Ora dico io: possibile che in tutti questi anni non sia mai venuto in mente a nessuno dei nostri amministratori che la spiaggia di Mondello è un bene pubblico e come tale andrebbe gestito???? Perché io, che pago regolarmente tutte le tasse richieste dalla mia amministrazione, e ho la fortuna di abitare in una città di mare, non devo poter godere gratuitamente della “mia” spiaggia di cui vado, o meglio andrei, fierissima??? Le lamentele che sento e registro in giro sono tantissime, fino ad oggi, a Capo Gallo, dove ci siamo rifugiati per fare un bagno decente e come noi tanti palermitani, reduci dall’odissea di trovare un “posto” in spiaggia a Mondello!
Eppure ci sarebbe un modo per salvare capra&cavoli e fare tutti contenti: eliminare tutte le corti di capanne, dividere la spiaggia in lotti di grandezza decente tutti attrezzati di servizi igienici a pagamento, da assegnare in alternanza a spiaggia libera e piccoli stabilimenti (ognuno una concessione diversa, così si fanno concorrenza Sorriso Emoticon) e dulcis in fundo, vietare assolutamente il passìo dei vucumprà, a questo punto, meglio due tre bancarelle controllate e con regolare licenza che ‘sto strazio!
Ma io sogno, siamo in Italia-Sicilia-Palermo….l’ombelico della cattiva amministrazione, della cecità e dell’inciviltà!
Buon bagno a tutti e buona estate
ps….meno male che villeggio a Cefalù, dove guarda caso la spiaggia è organizzata esattamente come dico io, fatta eccezione dei servizi igienici (solo docce) e dei vucumprà, croce&delizia dei mari nostrani!>>
La storia del marito che va a Rio per “lavoro” è meravigliosa 🙂
Bravissima Monica!
L’ho già scritto qualche giorno fa e lo ripeto: la regalia alla società Italo-Belga (poche decine di migliaia di euro l’anno a fronte di introiti di centinaio di migliaia di euro) è uno scandalo alla luce del sole. Un motivo di vergogna per tutti i palermitani, anche quelli che godono della cabina… PARDON! la “capanna”, come la chiamano loro.
Ti chiedo: ma è possibile che non possiamo fare proprio niente? Secondo te li possiamo portare tutti davanti a un tribunale? Se sai di qualche iniziativa che si può legalmente intraprendere, faccelo sapere, ché qui siamo in tanti pronti a sostenere la causa.
Sinnacollando ha regalat… ehm, firmato l’ultima concessione all’Italo Belga. Ma, d’altronde, per saper fare il sindaco bisogna accettare anche “qualche” compromesso…
Concordo con Luca ahahah
Ma questa storia come è finita?
http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/105741/
@Luca e @Gabriele…..malfidati….:-)
@Ivan ho aperto un hashtag su twitter #mondellolibera cominciamo a twittare a più non posso al comune di Palermo e a Leoluca per sapere come stanno le cose, facciamo un pò di scarmazzo in rete e vediamo che succede!
qui trovi un articolo del 2010 in cui si parla di un tentativo di fare decadere la concessione dell’Italo-belga evidentemente non andato a buon fine http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/105741/ mentre qui trovi altre nefandezze sulla cecità della nostra pubblica amministrazione….o forse è meglio chiamarla connivenza?
@Ivan m’è scappato il secondo link: eccolo!
http://www.palermoreport.it/notizie/spiagge-siciliane-i-privati-potranno-gestirle-fino-al-2015