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  • “Giardino Inglese – Qualcosa di Eterno”

    Camminando lungo i viali del Giardino Inglese, ho vissuto attimi che sanno di eterno: sguardi scolpiti nella pietra, ricami di foglie, prospettive tracciate da sentieri silenti e una natura discreta che vive nonostante l’uomo.
    È lo sguardo di chi è assente al tempo, distratto dal silenzio dei suoi pensieri, accolto in uno spazio che si nasconde al frastuono della città.
    Sono attimi che si svelano, catturati da immagini che, come cartoline, portano altrove.

    Videoblog
  • 15 commenti a ““Giardino Inglese – Qualcosa di Eterno””

    1. Vorrei fare i complimenti perchè il video è bellissimo, anche il sottofondo è molto azzeccato.
      A proposito però del “giardino” inglese, so di andare controcorrente, ma non me la sento di chiamare giardino un posto pieno zeppo di cemento, dove non puoi calpestare l’erba ed il verde è circoscritto solo all’interno delle aiuole.

    2. Sicuramente i filmati li sai fare, anche se le statue vandalizzate a 1.19 e 1.28 forse era meglio non farle vedere…

      P.S: Ma a che ora ci sei andato per trovarlo deserto?

    3. Si eterno…
      Come la fogna della fontana laterale, zeppa di “munnizza”, financo i piccioni “lordoni”, ci stanno alla larga, credo fosse il 1998 quando l’ultimo operatore AMIA, gli abbia dedicato 2 minuti.
      Eterno come la mancanza di bagni, eterno come le bottiglie di vodka, birra, vino sparse qui e li..
      Eterno come lo “scuro” che cala la sera…
      Perdonate lo sfogo, ma se questo è il giardino “principe” di una città; ho detto tutto.
      PS: Bel video comunque, bravo!

    4. E’ vero. L’uomo ha lasciato il segno. Ma proprio perchè l’uomo in questo video non c’è, i suoi segni sono solo peccati del passato… che questo video sia l’idea di un percorso migliore.

    5. Sicuramente è il più bel giardino pubblico di Palermo forse l’unico degno di essere chiamato giardino (a parte la bellissima cancellata del giardino di piazza marina), al di là dei ricordi legati ai tempi della scuola e dell'”ora” e delle prime “scagghiuliate”…
      Purtroppo l’ingresso è aperto a tutti i palermitani, come d’altronde tutta la città, perché se si andassero a “sdivacare” in isole lontanissime (attualmente disabitate) il 50% dei palermitani i margini di miglioramento in tema di devastazione, maleducazione, arretratezza, inciviltà… ma anche tutta la via della libertà, vanto dei provinciali addormentati, è sudicia, desolante… sulla piazza della statua si “sente”… come immagini di un film dove la città tenta con difficoltà di svegliarsi dopo i bombardamenti… freddo!… inanimata… Palermo non esiste, è un delirio ossessivo, esiste a malapena nella testa di alcuni abitanti la Palermo del sogno in quei pochi momenti che si riesce a percepirla, per chi ci riesce…

    6. Bello, bravo, bis!

    7. … poi dice che qui su Rosalio ci “mangiamo” ospiti e autori, ma se si presentano con tanto di prosopopea “cani selvaggi” che fare?
      QUESTO Villino invece è bravo, umile, simpatico e sa il fatto suo.
      Promosso e .. spero a presto.

    8. Io invece sono due volte controcorrente:
      1) il giardino inglese ha poco sia del “giardino” sia dell’ “inglese”…come hanno già detto in molti trattasti di un accozzaglia di cemento e degrado (marginalmente inferiore ad altri spazi verdi di Palermo ma comunque anni luce rispetto ad un VERO giardino
      2) il video, mi spiace dirlo in maniera brutale, ma non mi sembra proprio un capolavoro. Una serie di immagini, non stabilizzate (un treppiedi costa davvero poco), senza una logica vera (cosa si vuola racconatare? la vita delle farfalle che svolazzano nel parco?)…

      spero che l’autore prenda la mia “acidità” per migliorare e non come un’offesa

    9. Guardando questo video(ben fatto) mi viene in mente solo una domanda…. PERCHE’ a Palermo siamo cosi?? Un posto potenzialmente 100 volte più bello, trattato “veramente” male!

    10. @Davide Rizzo.

      E’ vero le immagini non sono tutte ben stabilizzate, avevo con me solo la fotocamera. Perchè quella mattina ero solo di passaggio al Giardino Inglese, non ero andato lì con una storyboard in mano. Ero di passaggio, come tante persone che decidono di “tagliare” per il Giardino Inglese. E in quel “tagliare” mi sono lasciato trascinare da quelle immagini “non stabilizzate, senza una logica vera”.
      Non voglio criticare il tuo dire (che comprendo e accolgo), ma alle volte la ricerca del tecnicismo puro può ostacolare le scelte dell’anima.
      Pensa se avessi deciso di tornare a casa, prendere un treppiedi per fare delle immagini migliori… non credo mi avrebbero detto le stesse cose.

    11. Come al solito tutti a criticare, ormai è lo sport preferito da chi segue Rosalio. Bisogna apprezzare ciò che viene pubblicato senza cercare il cosiddetto “pelo nell’uovo”. Immagini non stabilizzate, mancato uso del cavalletto e che diamine ne avete sempre una… Il video è bello e ben realizzato.stop! Complimenti a Villino.

    12. Brutalemnte.
      Chi apprezza il giardino inglese “odierno”, è convinto che Scillato sia la Sivilla madonita.
      Addai cavolo! Ma dove vivete? E’ un postaccio! Pieno di rumeni “ciucchi” e di bamboccioni che il mattino se “la buttano”….
      I cavalli di polizia o carabinieri, solo un’oretta la domenica. Ma siete mai stati al buen retiro? Au un qualunque parco norvegese? svedese? francese???
      NO?….ed allora non avete i termini per paragoni..

    13. Viviamo a Palermo e cerchiamo il bello.
      Il problema del palermitano?
      I paragoni.

    14. Gentilissimo Sindaco prima di tutto voglio porgere i più sinceri auguri di un buon lavoro, e poi attenzionarLe una delle più belle ville storiche che c’è a Palermo nello specifico Villa Trabia. Io andavo a fare attività fisica all’interno del parco fino ad un paio di mesi fa, ma mi sono ritrovato costretto a spostarmi al Giardino Inglese per quello che lei stesso ora potrà giudicare se quello è ancora un parco oppure non so cosa sia diventato. Ormai da parecchi mesi trovo più traffico di auto all’interno del parco che nelle zone più trafficate di Palermo, un via vai di auto inspiegabilmente lasciati entrare e girare per tutto il parco senza che nessuno dica niente, personalmente la scorsa settimana dopo che un’automobile mi stava per investire ho cercato di rintracciare qualche addetto alla vigilanza, ma la risposta è stata che all’interno non c’è più vigilanza. Dopo volevo segnalarLe che dopo il ponte lato via Marchese Ugo è di nuovo trafficato da tossico dipendenti, coppiette, che fanno di tutto davanti a tutti, ragazzini che non avendo e non essendo controllati fanno atti vandalici a più non posso. Erba alta e sporcizia sono il quotidiano, e cosa che più di tutte mi ha molto sorpreso e che si organizzano banchetti e feste con tanto di gazebo, tavoli e cotillion tutto questo alla faccia della pace che dovrebbe esserci davanti alla biblioteca che è ubicata all’interno della stupenda casena. Ma come mai succede questo davanti gli occhi di tutti?? è un mistero. Potrei elencarLe ancora tanto ma la invito a recarsi personalmente a Villa Trabia per constatare personalmente cosa è diventato il parco più bello e storico di Palermo, se è possibile vada da comune cittadino per verificare quanto scritto e la prego di farsi portavoce affinchè una struttura che il mondo ci invidia possa ritornare ad essere un’attrattiva per la nostra amata città.

    15. nel lontano 1997 assieme alle mie due classi ho adottato come monumento il giardino inglese nell’ambito del progetto “la scuola adotta un monumento”. Fu un’esperienza esaltante: per un’intera settimana facemmo scuola /spettacolo all’aperto e il giardino era uno splendore! Vennero tantissimi visitatori sia al mattino che al pomeriggio per vedere i lavori dei piccoli .Ora sono in pensione ma perchè non responsabilizzare le scuole limitrofe per l’adozione e ripetere l’esperienza lavorando in sinergia con gli assessorati P.I. e Ville e giardini? é una proposta utopistica?

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