I cipressi di piazza Magione
Alcuni spazi nascono con la storia, con i bombardamenti ad esempio, come è successo nella seconda guerra mondiale nell’area oggi designata piazza Magione. Le ferite di quel momento storico sono ancora rilevanti, si può notare nel prato le fondamenta dei vecchi palazzi rimasti lì come antiche orme. Qualcuno nel passato ha pensato che per coprire le rovine che perimetravano la piazza fosse stato giusto piantare dei cipressi in linea in modo da creare una barriera naturale e nascondere alla vista i palazzi o ciò che ne era rimasto, come se si fosse trattato di una zona cimiteriale. Oggi, come si vede dalle foto, finalmente alcuni nuovi palazzi stanno rinascendo, penso che si arrivato il momento per fare alcune operazioni:
- rimuovere i cipressi, se possibile e venderli o donarli a qualche parco, sono sempre alberi e per fare un albero ci vogliono decenni;
- proporre alla facoltà di architettura di Palermo ed ai suoi studenti di progettare una nuova piazza che di nuova linfa al quartiere della Kalsa;
- trovare i fondi per eseguire il nuovo progetto;
- creare una sorta di regolamento di utilizzo di questo spazio che permetta la convivenza civile fra chi ci abita e chi ci svolge attività lavorative, tipo ristoranti e pub, o ludiche.
ieri su questo Giornale è apparso una intera pagina dedicata al degrado di piazza Magione.Questa notte fino all 4,00 di oggi 28 giugno un pianista e le fornacelle hanno dato cultura ” Greve”.
Nessun Vigile Urbano, nessuna autovettura del 113 niente di niente.
E’ necessario mobilitarsi e fare pressing verso il prefetto e il Sindaco.
Si potrebbe progettare una piazza nuova che non vada a discapito né dei cipressi (la loro eventuale rimozione non mi sembra così necessaria) né del meraviglioso fascino decadente che caratterizza la piazza allo stato attuale.
Sull’ultimo punto sono pienamente d’accordo.
ma perchè togliere gli alberi? io li lascerei e ne metterei altri con la collaborazione tra la facoltà di agraria e gli architetti senza buttare altro cemento….d’accordo sulla valorizzazione della piazza ma non del cemento 🙂
.. io non ho mai parlato di cemento. l’idea di rimuovere i cipressi mi è venuta dal fatto che una piazza, secondo il mio modesto parere, è un luogo dove scambiare idee, incontrarsi, dove gli spazi sono ben definiti ed identificabili. immaginate la sensazione di disorinetamento che prova un turista o il visitatore casuale che si mette al centro della piazza e guarda i cipressi cercando di intravedere cosa c’è dietro; ovvero, per gli abitanti dei nuovi edifici, la tristezza causata dall’impossibilità di osservare la bella vicina che ha portato il cane fuori a fare una passeggiata sul prato, oltre i cipressi;)))
Il sogno di molti pal: eliminare ogni albero dalla città.
A parte gli scherzi è proprio l’impostazione culturale totalmente antropocentrica che fa ritenere che l’opera umana sia sempre più importante della natura.
Se ci si preoccupasse di riempire la città di alberi, si potrebbero nascondere alla vista una quantità infinita di edifici ripugnanti.
sandro sindaco subito!
L’uso “cimiteriale” dei cipressi (le loro radici a fittone non si sviluppano in superficie – come quelle dei pini per intenderci – cosicché non danno problemi a tombe e cappelle) ha molto nuociuto alla straordinaria eleganza di questi alberi che, però, e non a caso, delimitano le carreggiate di molte strade, anche sterrate, delle colline toscane.
A me, in verità, i cipressi di “piazza” Magione sembrano alquanto malandati (evidentemente il terreno su cui insistono non è il più adatto alla loro salute), ma non per questo condivido l’opinione di chi vorrebbe “delocalizzarli” (si è certi che possano essere trapiantati senza danno?).
Mi parrebbe opportuna, invece, una soluzione “intermedia”: dopo attenta valutazione botanica, si potrebbero eliminare gli alberi meno vigorosi (essi, peraltro – i cipressi possono raggiungere anche notevolissime dimensioni -sono stati piantumati troppo vicini gli uni agli altri)così da modificarne l’aspetto “frangivento” e, contemporanemente “contestualizzarli” in un’area verde più ampia,diversificata (in termini botanici) e più… colorata!
Mi piacciono i cipressi,danno alla piazza una eleganza straordinaria.Pzza Magione , se opportunamente recuperata , potrebbe essere il corrispettivo palermitano del campo dei miracoli pisano..Tra l’altro storicamente mi pare, se non erro, che la Magione richiami anche l’esistenza di un antico cimitero templare.
La bolgia della s era : diciamolo a Rolando Cascio , lui ha detto che il sindaco lo sa fare.
Ancora non ho capito come.
ma,a chi e` venuta in mente l’idea di piantare cipressi a piazza Magione?
Questo bellissimo albero e` ormai tipico nei cimiteri.
Ci sono i luoghi della vita ed i luoghi della morte.
Ma e` mai possibile che un Comune grande come quello di Palermo non abbia le necessarie competenze botaniche?
Inoltre hanno riempito certi viali di palme che sono morte di punteruolo rosso.
Hanno piantato i pini su pietraie ed il vento ha fatto crescere i pini obliqui,caratteristica unica palermitana.
Hanno riempito altri viali di alberi dal tronco spinoso e radici terribili che hanno sconquassato
aiuole e marciapiedi.
Ma e` mai possibile che non esiste tra i lettori di questo blog uno che abbia competenze botaniche
e che possa suggerire piante d’arredo di viali e piazze?
i poveri cipressi di piazza magione hanno subito di tutto. sono poco curati (forse per niente curati…) e 3 di loro sono stati tagliati abusivamente da un paninaro e il suo maledetto furgone rosso per appostarsi direttamente sulla piazza. uno schifo. avesse almeno tagliato quelli laterali, no, ha deciso di troncare 3 alberi che erano collocati al centro della fila!!! odio questa gente.
Lucido
quegli alberi “spinosi” che dici sono una eccezionalita’ botanica .
VEro per i pini.
W i cipressi,Ti fai suggestionare dai cimiteri ? ricorda la poesia ” i cipressi di Bolgheri ”
Uno schifo pzza Magione, si.
E nonostante abbiamo uno che il sindaco lo sa fare. Ma lui ha promesso a questa gente U TRVAGGHIU e l’impunita’
l’albero con il tronco a bottiglia, spinoso si chiama chorisia speciosa
a proposito,come mai
le cataste di rifiuti in fondo a via Aiace invadono ormai mezza carreggiata stradale?
E come mai nei dintorni la situazione e` disperata?
sono tanto eccezionali che moltissima gente ha dovuto tagliarli raso terra,
dopo avere visto distrutti i terrazzi.
SE mi parli di viali e’ un conto, certo non ho idea di quali siano le zone interessate.
Ma l’abero e’ una rarita’ botanica e cresce a queste latitudini del mediterraneo dopo essersi estinto.Penso che tu ti riferisca alle Chorisie
si,e fa fiori bianchi o rosati,simili ad orchidee, ed ha semi neri piccolissimi dentro un baccello cotonato grande come una piccola melanzana.
Ha un tronco particolare,essendo praticamente a botte,con la zona centrale rigonfia,dove trattiene acqua per i periodi di secca.
Insomma ha molti pregi,ma ha il grosso inconveniente di sconquassare aiuole,terrazze,marciapiedi.
In viale Leonardo da Vinci le hanno estirpate solo pochi mesi fa.