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venerdì 20 dic
  • Padre Puglisi verso la beatificazione

    Padre Puglisi

    Ieri il Papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto per il martirio del Servo di Dio don Giuseppe Puglisi, che consente di procedere alla beatificazione e all’elevazione all’onore degli altari del sacerdote del presbiterio di Palermo ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993.

    Ne ha dato notizia l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo.

    Palermo
  • 5 commenti a “Padre Puglisi verso la beatificazione”

    1. Appena l’ho sentito ieri al telegiornale non ho saputo trattenere la gioia e ho pianto! 🙂 Mi dispiace solo che la cerimonia sarà a Palermo e non a Roma,dove la cosa avrebbe avuto una importanza maggiore.D’altra parte però cosi potrò vedere più facilmente la cerimonia… 🙂

    2. un eroe buono e vero ci guarda da lassù. questa palermo ne ha propri bisogno

    3. Bah! Ricordo un’intervista fatta a degli indiani che erano stupiti della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, dicevano: “Che siete strani, per noi Madre Teresa, come anche Ghandi, erano santi già in vita…”

      Misteri della fede…

    4. E così la Chiesa potrà “vantarsi” per i meriti di un grande uomo che – difficile capire se per insipienza, ignavia o altro – ha lasciato tremendamente solo.

      Resta la macchia, indelebile, della mancata costituzione di parte civile della Chiesa contro gli imputati dell’assassinio di Pino Puglisi. Una scelta che fu (malamente) motivata con la necessità di non mischiare “spiritualità” e “temporalità”. In realtà, quella incredibile e inopinata opzione fu figlia di una sotterranea polemica con la Procura della Repubblica di Palermo di allora, guidata da Gian Carlo Caselli (al quale si “rimproverava” – forse, perché mai niente è chiaramente trapelato – di aver sovraesposto mediaticamente il parroco di Brancaccio, “affrettandone”, indirettamente, l’omicidio?).

      P.S. Ho “incrociato” più volte – a distanza di anni magari – Pino Puglisi: ne conservo il ricordo di un uomo retto e limpido, ma né ingenuo né “giullaresco” (come una certa, interessata “vulgata da santino” vorrebbe accreditare).

    5. Un grande uomo,un grande sacerdote un martire e SANTO già per molti.
      Padre delle anime, consolatore dei sofferenti ha sentito in modo urgente l’attrattiva della sequela di Cristo, il quale ha detto:”chi vuiol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”;il valore della rinuncia e del sacrificio; ha preferito la perfezione difficile alla mediocrità facile.
      Tutti sentieri per un vivo incontro con Cristo!
      E noi da che parte stiamo?

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