Oggi il mondo è un piccolo grande villaggio globale in cui la cura del proprio territorio, di tale villaggio, passa attraverso l’attuazione delle regole civiche che diano un senso di collettività attiva, epurata da divisioni da relegare al passato. Il pianeta Terra chiede un po’ di pace, l’ascolto silenzioso dello spirito, del tempo condiviso: umanità. Ed è forse questo il motivo per cui proliferano movimenti, associazioni, comitati, gruppi sui principali social network, dal virtuale della mente o della rete. Vi chiederete quale sia la novità visto che di robe simili se ne parlava già dieci anni fa.
Palermo qualche anno fa non era abituata all’”apparizione” di gruppi tanto maturi da investire tempo e risorse nell’apertura di un parco, nello spingere verso gli acquisti eco-solidali o collettivi, nel divenire tra le principali voci dell’antimafia e da qualche anno fa da capofila tra le città italiane che pretendono una mobilità ciclistica.
I ciclisti, in primis cittadini, che per amore dell’ambiente e di sè, che per sport e svago, o per pura poesia si ritrovano in tale dolce cammino, stanno aprendo le menti dei concittadini e connazionali verso un ecosistema vivibile e una diversa prospettiva d’osservazione.
A Palermo l’associazione senza fini di lucro Coordinamento Palermo Ciclabile-FIAB da circa sette anni ha fatto miracoli, ha dato battaglia in campo aperto, con tutte le avversità fisiche, politico-burocratiche, la mancanza di volontà, che circondano la città e la Sicilia. Essendo associata alla FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e con l’interattività della rete si è creato un movimento intorno a un tema, che prima si disconosceva: la mobilità sostenibile, attraverso pedalate in città, con gite fuoriporta nella provincia siciliana, in incontri tra pochi indios o in pedalate-adunate oceaniche.
Ora il gruppo spesso è manifestazione itinerante tra la città, durante la pedalata serale Selle di Stelle, al suo sesto anno di vita. Continua »
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