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lunedì 23 dic
  • Pedonalizzazione da fine luglio all’Acquasanta

    Città di Palermo

    La Giunta comunale ha deliberato l’approvazione di un piano sperimentale per la pedonalizzazione della piazza dell’Acquasanta.

    Il piano, che sarà operativo dal 30 luglio e varrà tutte le sere dalle 19:00 a mezzanotte, prevede la chiusura al traffico della piazza dall’angolo con la via Gulì, dove sarà instituita una rotatoria. Dal lato opposto della piazza, la chiusura avverrà fino al limitare di via Ammiraglio Rizzo e fino ad includere tutta la via Bagni Minerali.

    Palermo
  • 7 commenti a “Pedonalizzazione da fine luglio all’Acquasanta”

    1. Era proprio ora. Adesso dovrebbe partire anche la riqualificazione della piazza. Occorre perciò la collaborazione di tutti. Se ciò avverrà la piazza potrebbe diventare il salotto di villa Igea. Ma ci vuole qualità, pulizia, controllo e tanta educazione civica- Chissà che non sia la volta buona. Ecco le occasioni di lavoro da non buttare nella spazzatura.

    2. era proprio ora che? di un’isola pedonale grande 3 metri quadri 5 minuti ogni sera? io direi che è proprio ora di finirla con queste pedonalizzazioni farlocche e di facciata.

    3. Per il momento non capisco cosa vogliono “accucchiare” Leoluca and Co. con queste pedonalizzazioni IN SERIE, in mezzo a munnizza, tasciume e degrado… la prima cosa che mi viene in mente, ma per il momento è solo un’ipotesi, è: “beaucoup de bruit pour rien”, ovvero scrusciu per allocchi, insomma convinti che i palermitani hanno l’anello al naso (a torto?).

    4. Purtroppo non sono molto in disaccordo con GIGI. Bisognerebbe prevedere ANCHE dell’altro. Io ricevo gli aggiornamenti dal Comune e non sento una parola sulla sporcizia e le doppie file. Ad esempio.

    5. FINALMENTE! Questo spero che sia il primo passo verso una giusta e tanto richiesta riqualificazione da molti “allocchi” come me che abitano in questa fantastica piazza. Grazie alla nuova Giunta comunale

    6. Gentile Raffaella, dove i cervelli non sono montati al contrario quello è l’ultimo passo, altrimenti è solo spettacolarizzazione senza costi né lavoro e movimenti reali, roba per allocchi appunto. Quando giravano più soldi Palermo (periferia compresa) era piena di caffè concerti, e altre attività pseudo-culturali (in realtà passatempo senza storia, presente passata futura, infatti hanno lasciato solo vuoto assoluto) sponsorizzati dalla giunta Orlando, scrusciu appunto, ora che scarseggiano i soldi si sceglie di chiudere strade e piazze (cose che si vedono quindi ma non costano) ma non si spiegano gli scopi né come perseguirli, perché solo chiudere piazze e strade non serve, mi sembra logico… tranne che per mandare gente a pascolare felice – con l’illusione magari di sentirsi pure tochi e questo non mi sorprenderebbe – tra il vuoto socio-culturale, tra il degrado e la noia… la pedonalizzazione deve essere preceduta da sviluppo socio-culturale e condizioni ambientali da città evoluta, cosa che non è d’attualità; per esempio Mondello è sudicia, devastata, decoro da zona sottosviluppata (tranne le ville e giardini privati), lungomare per la passeggiata simile a trazzera, aiuole immondezzaio, raggruppamento di tasciume e maleducazione, esibizione di inciviltà, noiosa per assenza di attività socio-culturali, eppure ce l’atturrano con la pedonalizzazione (che io chiamo più opportunamente spettacolarizzazione) senza avere risolto i gravissimi problemi elencati.

    7. Non sono i soldi che creano cultura e non è con il giro dei soldi che fa spettacolo culturale. Il concetto di tasciume che ho io va oltre. C’è tanta gente pronta a dare cultura e valore là dove proprio altri degradano e danneggiano. E dare cultura non vuole dire insegnare agli altri qualcosa ma essere civili e rispettosi dell’ambiente. L’area pedonale (che è il luogo di tutti) dove la gente possa incontrarsi, dialogare o anche per sorbire un gelato già sarebbe tanto di guadagnato in un posto dove la piazza è fruita soltanto per bivaccare o fare passeggiare il cane nelle aiuole senza rispetto per nessuno. Non si fa cultura con i soldi dell’Amministrazione. Sedersi serenamente in una panchina pulita e leggere un buon libro dove gli altri ti rispettano e dove nessuno ci ha messo le zampe già sarebbe tanto. Senza bisogno nè di calia, nè semenza o canzoni napoletane ma soltanto per sentirsi liberi in un luogo dove si dovrebbe respirare aria di mare e non la puzza che viene dal porto.

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