Ho pensato di essere alla guida della navicella Curiosity, piuttosto che di una Yaris, sorpreso da ciò che ho visto e da ciò che ho lasciato nella “mia” Palermo.
Per arrivare da Napoli (città da non citare sicuramente come esempio…) inizia un’autostrada ben tenuta; nello spartitraffico e nei laterali non si vedono bottiglie di plastica ed immondizia (segno che – periodicamente – qualcuno lì fa pulizia…); l’asfalto è del tipo auto-drenante, così quando piove non si scivola, e gli automobilisti guidano con prudenza (persino i napoletani!), dissuasi dai “tutor” e da numerosissime postazioni fisse di autovelox.
Penso per un attimo alla ns. strada statale costiera (la 113) con le cunette stra-piene di bottiglie di plastica ed immondizia (senza soluzione di continuità), dove l’Anas non sembra fare alcuna pulizia da anni, nonostante invece dovrebbe competerle (ved. sentenza Cass. Civ., Sez, III, 28 aprile 1997 n° 3630 nonché quella – più – recente del TAR Puglia – Lecce, Sez. I, ordinanza 18 giugno 2008 n° 487); basta percorrere – ad est – il tratto costiero da Bagheria a Termini o – ad ovest – quello da Sferracavallo a Terrasini per rendersi conto visivamente di questo scempio. Continua »
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