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giovedì 19 dic
  • ‘Nciurie

    Presumo che in ogni città d’Italia ci sia l’abitudine di appioppare soprannomi, nomignoli anche spregiativi, ma la Sicilia vanta una fantasia sconfinata nell’applicazione di quello che da noi non è un semplice soprannome. Intanto ha una denominazione ben precisa: ’nciuria. Ingiuria, con una connotazione non esattamente positiva. In secondo luogo, si trasmette di padre in figlio, quindi può attraversare generazioni e poi, ho scoperto, che non è esclusivo appannaggio dei paesi, ma vige anche in certi quartieri di Palermo. Mi sono chiesta quale fosse l’esigenza di nominare degli individui con nomi diversi da quelli propri. Forse per evitare omonimie tra membri della stessa famiglia. I greci lo facevano perché il cognome non esisteva e di solito erano epiteti esornativi, come quelli dei poemi omerici, sottolineavano cioè qualità positive (tipo Achille pie’ veloce o l’aurora dalle dita di rosa). Nella letteratura italiana, le novelle e i romanzi di Verga sono pieni di ‘nciurie. Da “I Malavoglia” alla “lupa”. Nei paesi della Sicilia, (anche la mafia li usa Bernardo Provenzano era noto come Binnu – diminuitivo di Bernardo – ‘u tratturi. Un nostro noto politico era soprannominato Totò vasa vasa, perché baciava tutti, due volte sulle guance) spesso le ‘nciurie hanno a che fare con i mestieri svolti da chi li “indossa” (zappuni, liccasarda, scorciascecchi, ruccheddu) oppure prendono in giro certe abitudini del soggetto in questione; esiste (sarà ancora vivo?) un Giovanni fadetta, detto così perché aveva l’abitudine di portare i pantaloni sciarriati con le scarpe, tanto che sembrava indossasse un vestito (fadetta appunto) poi c’è don Pino ‘ntontulo (non particolarmente dotato di acume) e conosco molti che hanno l’aria non esattamente furbissima chiamati lampamusca o ammuccalapuni. I miei nonni paterno e materno avevano rispettivamente come ‘nciurie Bittuni e Ballanu. Origine e significato misteriosi, nessuno della mia famiglia ne sa niente. Ho capito solo che io sarei Maria Bittuni. Originale quanto meno. Ma tralasciando la piega scientifico-filologica che sta prendendo quest’analisi, è sulle ‘nciurie palermitane che vorrei soffermarmi. Hanno come caratteristica la denigrazione di un difetto fisico.
    Ora non credo che si tramandi di padre in figlio, quindi chiamarli ‘nciurie non è corretto fino in fondo, ma in crudeltà non siamo secondi a nessuno. Alle scuole medie, in molti (o erano tutti nella stessa classe o era una ‘nciuria particolarmente di moda allora) mi hanno raccontato di avere avuto tre compagni mingherlini, malaticci e sempre raffreddati soprannominati perciò sgracco, pirito e morbo. Indistinguibili poi, visto che camminavano sempre insieme, non sapevi più chi era l’uno o chi era l’altro. Una mia compagna delle elementari già un metro e settanta a 10 anni per 120 chili era conosciuta come damigiana. In tempi più recenti un ragazzino dalla stazza importante fu soprannominato smart, a causa della forma che il suo corpo assumeva quando si piegava per allacciarsi le scarpe. Ma non c’è limite alla fantasia dei siciliani che, ammettiamolo, è pure corredata da una buona dose di schiffaramento e da una tendenza innata alla critica. Quindi come stupirsi se un tizio con la voce nasale, che si mangia le parole, viene simpaticamente appellato ‘u gnègnè? Ma c’è anche ‘u viddanu. Avendo lavorato un annetto in campagna si è conquistato a vita tale appellativo. Oppure ‘u funcia, un tale a cui mancano tutti i denti dell’arcata superiore, fino agli incisivi. Chi ha i baffi brizzolati viene chiamato baffi ‘i chiummo. Ma anche chi parla a vanvera promettendo mari e monti può conquistarsi il suo bel soprannome di farfalla. Tutti poi avremo conosciuto ‘u sciancato (gentilissimi, la verità), ‘u tuortu, ‘u luongu, ’u curtu, ‘a minnivasci, ‘u chachacha (a causa di una camminata claudicante), ‘u formaggino (con i capelli brizzolati). Una delle ultime che ho sentito è ‘u mienzu pollice, (alto un metro e di professione elettricista) ma anche ‘u munnizza, non perché fosse particolarmente sporco, ma perché una volta, da ragazzino, giocando a nascondino, ebbe l’intuizione di nascondersi in un cassonetto, fregando tutti. Ma siccome sazio non gliene fu dato, per tutta la vita fu, per giunta, chiamato ‘u munnizza.

    Palermo, Sicilia
  • 22 commenti a “‘Nciurie”

    1. Ciao Maria, io abito nella borgata di sferracavallo e per capire l’appartenenza di una persona si usa la “‘nciuria”. mia madre nativa di qui ne porta 2 (paterna e materna) pizzu e tistuzza.
      ma “‘u mienzu pollice” è l’elettricista della tua zona?? piccolo piccolo e magrolino?? penso di conoscerlo 😉

    2. Ciao manuela, no non lo conosco personalmente. Mi è stato “raccontato”. 😉

    3. Nemmeno io lo conosco… ma lo vedevo sempre passare di lì…. buona giornata!!!

    4. *cioè non lo conosco personalmente ma avevo capito a chi ti riferivi. Ho lavorato vicino casa tua x 19 mesi… alcuni personaggi sono noti!

    5. …e che dire del collega che per il suo incedere curioso : semirotazioni delle braccia intorno al busto è stato soprannominato “Mezzu giru”?

    6. La mia collega Cetty, soprannominata Cetty-novità, aveva l’abitudine, attraversando il lungo corridoio con stanze a destra e a sinistra di dire a mo’ di saluto “novità?”, continuando il suo incedere senza aspettare minimamente una risposta.

    7. Al primo superiore una nostra compagna, Linda, dalle forme “palesemente rotonde”, veniva graziosamente chiamata da tutti noi “Lindor”…ancora rido.

    8. L’autrice dimentica molti tipi di ‘ncurie. Alcune derivavano dal luogo dove la famiglia abitava.
      Ad esempio nel mio paese c’erano ( e per fortuna ancora ci sono) i VANIDDRUZZA …..

    9. Allo stesso modo alcuni derivavano dal tipo di lavoro: PUCCIDDUZZA

    10. Maria Cubito si faccia spiegare, magari dal Siino, il senso di “Vaniddruzza e Puccidduzza”.

    11. Sarò ben lieta di farmelo spiegare. Anzi lo faccia lei Gino, mi interessa davvero. Non ho mai pensato di potere esaurire l’argomento in un post. Ho sempre apprezzato anzi gli interventi dei lettori!

    12. Mariacubito: c’ho provato ma l’intervento non ha sortito alcun effetto!!!! In realtà non ce ne sarebbe bisogno perchè so benissimo di che stiamo parlando. Come si dice a Palermo: j know my chichen!!!!!

    13. chicken … scusa!!!!

    14. Di seguito pubblico la lista dei soprannomi in uso nella mia ridente cittadina: vediamo chi si riconosce.
      10000
      ABBIIMMATU
      ACQUALUORU
      AFRICANU
      AIBBANISI
      APPUNTIDDU
      ARATU TUOITTU
      ARICCHI LONGHI
      ARROBBA PUPI
      ARRUBBA MUTANNI
      ASCIUTTU
      AZZIZZA
      BABBALACCHIA
      BACCALARU
      BACCHITTUNI
      BADASSARU
      BADDUZZA
      BAGGHIGGHI
      BAIULIDDU
      BALALO’
      BALATARI
      BALLUN
      BARUNI
      BIANCU
      BIGGHIUOLU
      BIGLIAIDDIERI
      BIGNIOLI
      BINNAIDINI
      BIUNNU
      BOC
      BOSCINARI
      BUCCIUNI
      BUZZINU
      CACACAVUSI
      CAIDDIDDU
      CAIMMINICCHIU
      CALUORI
      CAMPAGNAMIA
      CAMPESTRI
      CANI
      CANNIDDUNA
      CANTARANU
      CAROTINA
      CARRUZZU U PURTASTI U PANI
      CASCI I MUOITTI
      CATALUTTU
      CAVATUNI
      CENTU PUNTA N’TESTA
      CHECCHI
      CHIANCARELLA
      CHIAPPARIEDDA
      CHIUZZU
      CIALIEDDA
      CIANCIANI
      CICALIEDDA
      CICCHITIEDDA
      CICCINIEDDU RA MAMÀ
      CIMINNITA
      CIN CIN
      CINGHIA LIENTA
      CIOCCA
      CIOCCARAZZARU
      CIPUDDA
      CIRASELLA
      CLIMINTINU
      CODD’I ISSU
      CODDU TUOITTU
      COFFA N’CULU
      COGGHI MUDDICA
      COSCI MOLLI
      CRASTU
      CRITERIU
      CROZZA I LIGNU
      CUCANNA
      CUCINAZZU
      CUFFITIEDDA
      CUISSALISI
      CULU RI QUAGGHIA
      CUNCETTAVECCHIA
      CUNIGGHIA
      CUNTASTIDDI
      CUPPARU
      CUZZULUNI
      DILIN DILON
      DOLLARI
      FAIFFALLICCHIA
      FALLUTU
      FARIEDDA
      FASULUNI
      FICAZZANA
      FICCAIADDINI
      FIRRAZZANA
      FIRUCIA
      FOTOGRAFO
      FRANCISI
      FRISCALITTARA
      FULE’
      FUMALUORI
      FUMIRARA
      FUNCIA I BUMMALU
      FUNCIAZZA
      FUNCIDDA
      FUODDI
      GELOSIA
      GHIRIDDU
      GIRIATEISTA
      GIUCCU
      GIUIGGIDDI
      GNALERIU
      GNIGNIDDU
      GNIGNU
      GNO’GNO’
      GNUPPA
      GUECCIU
      IAPICHIEDDI
      IATTA
      IEMMULU
      IMMURUTIEDDU
      LAMPIUNARA
      LAMPUZZA
      LAPAZZA
      LARI
      LARIU
      LIMIUNARU
      LIUNIDDA
      LUMINATA
      LUOCCU
      LUPEN
      LUPIDDI
      LUPPINARA
      LUPU
      LUVARIEDDU
      MACCIEDDI
      MAIRI
      MALANTRINU
      MALAUCURI
      MALUVIAGGIU
      MANCIA MMIEIDDA
      MANCIA RACINA
      MARASCIALLU
      MARCHESA
      MARIANAZZI
      MARIEDDA
      MARINISI
      MASCARA
      MASTRU NANÈ
      MASTRULISI
      MAZZUALU
      MECCIA
      MENZA SICARIETTA
      MENZU CRISTIANU
      MENZU CULU
      MENZU MULUNI
      MENZU PIDDU
      MENZU SICARRU
      MENZU TRASUTU
      MIENZA SAIIDDA
      MILICIUOTA
      MINCHINU
      MINCHIOCCHIA
      MINICIEDDI
      MINICU U ZOPPU
      MINNI I LANA
      MINNI LUOIDDI
      MINNI SURATI
      MIRICANU
      MIRRIESI
      MIRRINU
      MOTOTOPO
      MULIETTI
      MUSCA
      MUSSO RI BUMMALU
      MUZZICUNARU
      NASCA
      NASCARIEDDA
      NATALIEDDU
      NEGGHIA
      NESPULA
      NFIIEMMIERI
      NFORMA
      NGLISI
      NGRASCIATI
      NIGNI NIGNI
      NISPULICCHIA
      NOBBILI
      NSIRRAGGHI
      NSUCCI
      PACIOLLO
      PAIPPACINU
      PAIRO’
      PAISTA A FOIINNO
      PAISTA GREVIA
      PALACCIUNI
      PALACCUPPUTU
      PALAZZIEDDU
      PALEIMMITANU
      PALUMMARA
      PANZA LISCIA
      PAPA
      PAPA’
      PAPUZZANA
      PARACIUDDA
      PARACCU CHIUSU
      PARACQUARU
      PATATARU
      PEPPI u FUINNARU
      PERI I LIGNU
      PETIX
      PICCIRIDDU
      PICIOLLA
      PIERI TUNNI
      PIETTINI
      PIGNATIEDDA I PISCI
      PIITTUSA
      PILLERIU
      PILLINU
      PILURUSSU
      PILUSIEDDU
      PINNARIEDDA
      PIPPICANA
      PIPUNI
      PIRAZZU
      PIRRIEDDU
      PIRRINCHINU
      PIRUCCHIUSI
      PISCA E TRIEMA
      PISCATURI
      PISCIA ‘N’TIERRA
      PISILLINU
      PITRUNI
      PITTINAZZA
      PITTIRUSSU
      PITUOLLU
      PIZZICUNARA
      POICCUSICCU
      PRAITANI
      PRINCIPI
      PROSCIUTTINO
      PRUNIDDU
      PUCCIUSI
      PUITTIEDDA
      PULIRUSSU
      PUONCHIU
      PUSTERI
      QUACINARA
      QUARQUARAZZA
      RABBIULAZZI
      RANCATIEDDU
      RANTIDDU
      RAPAGGHIÈ
      RE RI CAITTI NICHI
      RECI RANARI
      RICCIOLINI
      RIVULISI
      RIZZU
      ROBA BELLA
      RONCA TUOIITTA
      RONPOMPA
      RUCCARIEDDU
      RUMANIEDDU
      RUOSSU
      RUSULINU
      SABOTINO
      SACCU RI CHIOVA
      SACCUNARU
      SANTI MANAI
      SANTUDDIU
      SAPUNARU
      SARISTANU
      SASSINU
      SCANAZZATU
      SCANCIA DOLLARI
      SCANCIA PICCIULI
      SCATANUOCCHIO
      SCERIFFO
      SCIACALLU
      SCIANCATIEDDA
      SCICCAZZA
      SCILUOCCU
      SCIMIA
      SCRICCHIA NIESPULI
      SCRICCHIA VAICCUOCA
      SCRICCHIULIA
      SCROFANU
      SCUIMMU
      SCUPAFE’
      SENZA IMPEGNU
      SENZA MIRUDDA
      SERPI NIVURA
      SETTE SORELLE
      SINNACU
      SPAMPINATU
      SPATUNIEDDA
      SPAVIENTU
      STELLA
      SUCCIDDU
      SULIVESTRU
      TAGGHIATU
      TAMMURINARU
      TANAIISSU
      TAPICCIUNA
      TATIERRA
      TEISTA I CIENTU
      TEISTA I LANA
      TEISTA I PASSARICCHIU
      TEISTA SICCA
      TIDDA
      TIRMINICCHI
      TIRRIMUOTU
      TISTARIEDDA
      TISTAZZA
      TITINA A BACCALARA
      TOPO GIGIO
      TORNAQUI’
      TRA’ TRA’
      TRIESA
      TRIPPINIEDDU
      TRIRICI FIGGHI
      TRIRICI SACCHITIEDDI
      TUNNAIREDDU
      TURRIGHIUNI
      TUTÈ
      UALLARA
      UCCHIDDU
      UVARIEDDI
      VAILLA’
      VAIVVA RUSSA
      VAMPIRU
      VANNANTUONIU
      VANNITIDDA
      VECCHIA
      VEDOVA ALLEGRA
      VIVALACROCE
      VUCCA APIEITTA
      VUCCA TUOITTA
      ZABBARARU
      ZAPPUNIEDDU
      ZOPPU
      ZZU NENE’

    15. Stefano bellissimo elenco, ma che significano? Assai sono!😀

    16. della maggior parte ormai se ne è perso il significato. sono nciuri ormai centenari. in pratica sono elencate le famiglie del paese intero… e non sono tutte.

    17. Carissima Maria, ho ricominciato a leggere (per la quarta volta !!!) il bellissimo “Palermo è fimmina…con rispetto parlando” che mia figlia mi hs regalato nel lontano Natale 2009. E poi ti seguo su ROSALIO, ed è sempre un divertimento. Ti debbo perciò dire Grazie di cuore, e …. a quando un altro libro ??????

    18. Stefano, dopo approfonditissima analisi filo-etno-etimologica, tiro la mia: Bagheria o Termini. ‘Nzirtavu?

    19. Stefano anch’io mi sono incuriosita. Si può svelare il nome del paese?
      Mimmo, dovrai pazientare ancora un paio di settimane e poi troverai il libreria il nuovo libro!;-)

    20. Maria ti ricordi il caklzolaio che abitava vicino casa nostra quando eravamo bambine? U mussutortu……….

    21. fuochino…. tra bagheria e trabia

      birica a tutti

    22. Senza alcun dubbio: Casteldaccia

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