Sogno siciliano
Prendendo spunto dallo slogan utilizzato da un noto politico isolano per la sua recente campagna elettorale, vorrei dire ai nostri nuovi amministratori qual è il mio “sogno siciliano”.
Sogno una Sicilia innanzitutto senza clientelismo, dove le persone vengano assunte, soprattutto nella pubblica amministrazione, per meriti e non per parentele.
Sogno una Sicilia dove non possano coesistere deputati da 20.000€/mese con genitori disoccupati che vivono in macchina con i figli (in fondo si tratta di sette rispettabilissimi stipendi: pensiamo a quante cose si possono fare con tutti quei soldi risparmiati).
Sogno una Sicilia senza lo scempio di denaro pubblico elargito inutilmente alla Formazione Professionale (che non serve assolutamente a NULLA, almeno in Sicilia, perché non “colloca” nessuno, se non i parenti fino al 5° grado dei padroni degli Enti di formazione) mentre sarebbe impiegato molto più utilmente per la tanto vituperata scuola pubblica ormai allo sfascio più totale, per finanziare la ricerca scientifica isolana, gli incubatori di idee imprenditoriali, le attività commerciali individuali, etc… Continua »
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