Sogno siciliano
Prendendo spunto dallo slogan utilizzato da un noto politico isolano per la sua recente campagna elettorale, vorrei dire ai nostri nuovi amministratori qual è il mio “sogno siciliano”.
Sogno una Sicilia innanzitutto senza clientelismo, dove le persone vengano assunte, soprattutto nella pubblica amministrazione, per meriti e non per parentele.
Sogno una Sicilia dove non possano coesistere deputati da 20.000€/mese con genitori disoccupati che vivono in macchina con i figli (in fondo si tratta di sette rispettabilissimi stipendi: pensiamo a quante cose si possono fare con tutti quei soldi risparmiati).
Sogno una Sicilia senza lo scempio di denaro pubblico elargito inutilmente alla Formazione Professionale (che non serve assolutamente a NULLA, almeno in Sicilia, perché non “colloca” nessuno, se non i parenti fino al 5° grado dei padroni degli Enti di formazione) mentre sarebbe impiegato molto più utilmente per la tanto vituperata scuola pubblica ormai allo sfascio più totale, per finanziare la ricerca scientifica isolana, gli incubatori di idee imprenditoriali, le attività commerciali individuali, etc…
Sogno una Sicilia, già terra millenaria di cultura e civiltà, dove il
patrimonio di luoghi, memorie, mestieri e saperi, vengano conservati preservati valorizzati e resi fruibili con l’ausilio delle nuove tecnologie.
Sogno una Sicilia luogo di progettazione sperimentazione e produzione di nuovi sistemi energetici ambientalistici.
Sogno una Sicilia dove il turismo sia la PRIMA fonte di lavoro e ricchezza per l’isola (non esiste luogo in Sicilia che non sia degno di meta turistica e il mare si può fare 6 mesi l’anno!).
Sogno una Sicilia dove la pioggia di soldi che arriva dalla UE venga
impiegata per una progettualità mirata e competente relativa ai 3 punti precedenti.
Sogno una Sicilia dove la mafia sia un effetto collaterale, non la ragion d’essere dei Siciliani.
Sogno una Sicilia dove l’intelligenza, l’amore, la saggezza, la cultura, l’onestà, il senso del dovere prevalgano sulla stupidità, l’odio, l’insipienza, l’ignoranza, la furbizia e lo “sbarcalunarismo”.
Sogno una Sicilia dove donne e uomini capaci possano mettersi in gioco in prima persona e dare quest’esempio ai figli.
Sogno una Sicilia con una classe politica che non pensi a lottizzare poltrone&poteri ma al bene della comunità.
E innanzitutto sogno una rinascita morale della politica, che deve ahimé precedere qualsiasi altra azione possa essere intrapresa dalla politica stessa, perché come dice un famoso detto «il pesce puzza dalla testa», e se voi signori della politica, futuri amministratori, non date l’esempio neanche la società civile cambierà mai…almeno qui in Sicilia.
Quindi facciamo piazza pulita, di indagati, imputati e condannati…sarebbe un inizio fantastico!
Tanti auguri e in bocca al lupo per il duro (speriamo 🙂 lavoro che vi aspetterà.
“Ha lavorato per anni […] a Palermo nell’ambito della formazione professionale come progettista specializzata in corsi di formazione…”
L’ho preso dal tuo profilo personale.
Nel blog invece scrivi:
“Sogno una Sicilia senza lo scempio di denaro pubblico elargito inutilmente alla Formazione Professionale”
Sono un po’ spiazzato, mi aiuti a capire?
Ciao
…indovina?, proprio perchè ho lavorato nel campo so come funziona…e ti assicuro che è una vera vergogna! Soldi elargiti a pioggia agli enti più potenti e più legati al politico di turno che occupa la poltrona di assessore FP!
Se scegliessero i progetti per la loro qualità e avessero istituito la premialità per gli enti che veramente “collocano” i ragazzi nel mercato del lavoro il panorama della formazione professionale siciliana sarebbe totalmente diverso!
E invece nessuno sa che per anni nelle commissioni di valutazione ci sono state persone con conflitti d’interessi quanto una casa!
Ps. Io facevo la progettista e mi sbattevo come una pazza…sai cosa mi diceva il mio capo?
“E’ inutile che ti affanni, la qualità non viene valutata, i progetti passano solo se c’è una ‘spinta’” e me ne sono andata schifata…
Ma si sa, il mercato del lavoro in Sicilia è così, soprattutto quello del settore “pseudopubblico” o “finanziato”, speriamo che cambi, anche se ho forti dubbi.
Ho capito, grazie. Non volevo essere polemico, solo cercavo di capire e tu mi hai dato il tuo punto di vista. Grazie.
Mi pare di capire pure che la formazione ti stesse a cuore e che però non ti permettessero di lavorare bene. Secondo te c’è la possibilità di cambiare la gestione e farla diventare un vero servizio per lo sviluppo e la crescita in Sicilia?
…mmmm…sei una spia del settore (scherzo :)? un addetto ai lavori? o solo un cittadino coscienzioso che vuole sapere come vengono spesi i suoi soldi?
Il punto è che ci sono troppi enti di formazione e che la loro “gestione” e “alimentazione” è troppo politicizzata, come tutto in Sicilia (dovrei dire Italia?) quello che riguarda il “finanziato”; questi a loro volta sfornano corsi che non stanno nè in cielo nè in terra, con classi che a stento arrivano al minimo legale per essere avviati (in questo caso ovviamente si ricorre anche all’iscrizione di amici e parenti, se no, se il corso non è avviato, si perdono i finanziamenti) e così via.
Se come ho già detto si attuasse il criterio della premialità verso gli enti che effettivamente “collocano” i ragazzi formati nel mercato del lavoro, e soprattutto si approvassero quei progetti che hanno una seria e accurata analisi del contesto riguardo i bisogni e le necessità del territorio e del mercato del lavoro siciliano, forse le cose cambierebbero; oltre a ciò bisognerebbe fare una seria selezione degli enti che richiedono la certificazione e l’accreditamento presso l’assessorato FP, ciò eviterebbe il proliferare di enti che sperano solo di ottenere i finanziamenti pubblici per “tirare a campare” senza avere competenze specifiche nel campo; dulcis in fundo…chi controlla il controllore? come al solito il pesce puzza dalla testa: tutte le commissioni di valutazione dei progetti, per l’accreditamento degli enti, etc… in mano a chi sono? chi le controlla?
Certo che il mio lavoro mi stava a cuore, lo facevo bene, con coscienza e responsabilità e con la speranza di dare un mio se pur piccolo contributo alla società; le persone con cui ho lavorato erano preparate e competenti, mi hanno insegnato tutto, ma l’ambiente è quello che è, purtroppo, e o ti adegui (verso il basso…ahimè) o sei fuori…legge del taglione: dura lex, sed lex!
Spiegazione ineccepibile,che potrebbe essere integrata da qualche esemplificazione,
per rendere meglio l’idea .
Si dovrebbero seguire le classi tre,sei mesi ,un anno dopo la fine dei corsi per verificare quanti hanno trovato lavoro,e pubblicare il risultato.
Monica, non dovresti dire “in Italia”. Non ci crederai ma ti assicuro che in Italia (non in sicilia saudita) la formazione professionale funziona per gli scopi giusti. Ho seguito un corso presso l’ENAIP di Parma e ho tenuto i contatti con gli iscritti. Nel giro di sei mesi eravamo tutti occupati e sistemati. Chiunque dica che “tuttu ù munnu è paisi” non si è mai mosso dalla terronia in vita sua.
è scandaloso che chi ha uno stipendio da 20.000 euro al mese abbia la famiglia che dorme in macchina….
mani bucate !?!?
carissima Monica siamo con te in questo tuo e nostro sogno.
@Laydo: “in Italia” intendevo tutta la nazione (e per quanto riguarda la gestione dei finanziamenti pubblici in genere non la formazione professionale in particolare) e non il “continente” come l’hai inteso tu, in antitesi alla Sicilia (terra che amo tanto da averne fatto la mia residenza 🙂
ps1 so benissimo che la FP al nord funziona bene
ps2 io sono un’emigrata al contrario: se avessi letto il mio profilo lo sapresti, ho fatto metà liceo, l’università e le mie prime esperienze professionali a Milano, forse è proprio per questo che “vedo” cose che gli altri non “vogliono” vedere e dico cose che gli altri non direbbero mai!
I have a dream.. E coincide con il tuo. Speriamo che anche Crocetta si unisca al club!
Laydo ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti. Grazie.
Non mi sembra di avere offeso nessuno. Che c’è, ti sei offeso perchè ho scritto “sicilia saudita”? Vedi che in caso sarebbe l’Arabia saudita a doversi offendere.
Terronia mi sembra offensivo. Ad ogni modo non è questo il contesto adatto a discuterne. Saluti.