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martedì 5 nov
  • Dalle startup all’ARS, ecco come rivoluzionare la Sicilia

    Il buongiorno si vede dal mattino e non dovremo quindi attendere molto per sapere se agli intenti “rivoluzionari” del presidente Crocetta così come alla novità del M5S, primo partito dell’ARS, seguiranno fatti coerenti con i buoni propositi di entrambi. In politica servono sia il buon governo che una sana opposizione, ma la politica da sola non basta per rivoluzionare una terra come la Sicilia senza la convergenza del lavoro costruttivo di altri attori come l’impresa, la ricerca e le libere associazioni che introducono nel tessuto sociale le idee e i contenuti culturali propizi ad ogni duraturo cambiamento.

    Voglio raccontare due fatti di attualità siciliana, tratti dal mondo dell’impresa e della politica, per avanzare una proposta originale e funzionale a quel cambiamento che ci auguriamo tutti con grande speranza.

    Due giovani imprese catanesi hanno ottenuto finanziamenti per quasi 2 milioni di euro per sviluppare la propria attività.

    Flazio, dei fratelli Flavio ed Elisa Fazio (23 e 31 anni), è una piattaforma che permette di creare gratis e in pochi minuti il proprio sito, senza bisogno di saper programmare, particolarmente adatta quindi a chiunque voglia affacciarsi al mondo di internet utilizzando un approccio semplice ed intuitivo. Flazio si è avvicinata allo sportello ImprendiCatania sin dal suo lancio, nel marzo 2012, che ne ha seguito il percorso e lo sviluppo. Un’idea divenuta realtà imprenditoriale a Catania grazie a 400 mila euro stanziati da investitori privati catanesi, tra cui Beasy Lab, l’incubatore dove l’iniziativa sarà localizzata, e ZMV – Fondo Ingenium Catania.

    AppsBuilder, nata da una idea di Daniele Pelleri e Luigi Giglio, è una piattaforma altrettanto semplice ed intuitiva per creare, pubblicare ed aggiornare le applicazioni mobili (App). Nel 2010, allora studenti di Ingegneria informatica del Politecnico di Torino, hanno dato vita al progetto quasi per scherzo, direttamente dal salotto di casa. Ancora agli esordi, i ragazzi di AppsBuilder hanno ottenuto la fiducia di due business angel del Web, Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures), lead investor dell’operazione, e Mario Mariani (The Net Value), che li hanno sostenuti nella fase di seeding. AppsBuilder è la dimostrazione di come il nuovo ecosistema imprenditoriale catanese possa dare opportunità ai siciliani ed essere anche attrattivo nei confronti di giovani, idee e capitali di altre parti d’Italia che decidano di investire a Catania: ha ricevuto infatti uno stanziamento di 1,5 milioni di euro da parte dai fondi Vertis e ZMV – Fondo Ingenium Catania.

    Maggiori dettagli su queste iniziative si possono trovare nel comunicato stampa dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catania guidati dal dinamico Antonio Perdichizzi.

    E veniamo alla politica. I 15 neodeputati eletti all’ARS del M5S hanno confermato di voler restituire alla Regione l’eccedenza del proprio emolumento autoridotto a 2.500 euro netti. Bello, ma suggerisco una modalità più efficiente, non solo per abbassare il costo della politica, ma anche per verificare e misurare i ritorni della spesa pubblica, pratica cui non siamo affatto abituati.

    I magnifici 15 potrebbero semplicemente aprire presso una banca specializzata nel microcredito un conto corrente intestato al gruppo consiliare M5S in cui ciascun deputato, ogni mese, verserà la differenza da “restituire alla Sicilia”. Questo conto servirà a garantire, su base esclusivamente meritocratica, imprese giovanili, startup innovative degli incubatori, imprese femminili, imprese di “non più giovani” che abbiano perso il lavoro, ecc. a favore delle quali la banca applicherà un moltiplicatore (ad es. x4, quale quello che Banca Etica applicherebbe) della garanzia stessa. Il che significa che, in caso di fallimento dell’impresa, prima che il conto del M5S perda 1 euro, la banca ne perderebbe quattro volte tanto.

    Tanto per fare dei numeri, ammettiamo che ciascun deputato versi ogni mese € 10.000,00 che fanno tra tutti € 150.000,00 al mese ovvero € 1.800.000,00 all’anno, questa massa di manovra, moltiplicata x4 significa mettere a disposizione dell’economia siciliana € 7.200.000,00 all’anno e € 36.000.000,00 nella legislatura di credito a favore di nuove imprese che pagheranno a loro volta stipendi, imposte indirette come l’IVA e quelle dirette sugli utili che andranno nelle casse della Regione, titolare per Statuto di quasi il 100% delle imposte. Il tutto, ovviamente, con la massima trasparenza in rete: dagli estratti conto della banca con i versamenti dei deputati, alle imprese finanziate, gli occupati, il monte salari versato, le imposte generate, i risultati di bilancio ecc.

    Non so se è chiaro a tutti questo meccanismo moltiplicatore di benefici per la collettività rispetto alla redistribuzione parassitaria cui le classi politiche ci hanno abituato e che si è oggi interrotta solo per mancanza di risorse pubbliche causata dalla crisi finanziaria. Ed è un meccanismo non clientelare perché le imprese si rivolgeranno alla banca, non ai politici e la banca non potrebbe certo assecondare utilizzi clientelari mettendo a rischio i propri soldi.

    Ecco, questa è la mia proposta: se Crocetta, i vecchi partiti che lo sostengono, il prossimo eligendo presidente dell’ARS (munito di poteri autonomi per dimezzarne il ricco budget), e i pentastellati avranno qualcosa di meglio in mente da proporre per creare lavoro e sviluppo vero, sarò lieto di apprenderlo, mentre, in mancanza, non potrò che farmi un’idea diversa della loro rivoluzione annunciata e denunciarlo pubblicamente. L’informazione dovrebbe servire a questo!

    (in collaborazione con il Fatto Quotidiano)

    Sicilia
  • 91 commenti a “Dalle startup all’ARS, ecco come rivoluzionare la Sicilia”

    1. OTTIMO.
      idee che funzionano.
      come si potrebbe renderle ancora più pubbliche ?

    2. Dichiaravano pochi giorni fa che c’è un problema non da poco nel restituire una parte dell’indennità. Su l’ammoontare totale, secondo le leggi vigenti, devono comunque pagare le tasse. Stanno cercando una soluzione; vedremo tra quante buste paga la troveranno.

    3. Io una cosa del genere l’ho scritta nel blog di Grillo. UN COMMENTO intendo (di poche righe peraltro, se lo ritrovo lo posto qui). Perché leggevo autentiche fesserie sulla eventuale destinazione dei soldi, tra beneficenza, associazioni, centri sociali… insomma sempre e per sempre assistenzialismo, viene automatico nella testa di troppi siciliani. Attenzione, non sto dicendo che di Didonna l’ha copiata… Evidentemente troveranno qualsiasi impedimento affinché gli eletti del m5s non mettano in atto la loro idea; ma potrebbero costituire un fondo apposito nel quale confluire le somme di denaro che considerano eccedenti, per creare sviluppo e lavoro reale, produzione locale ed esportazione di produzione locale. SOTTOLINEO GLI SCOPI. Senza conflitti, senza attività che andrebbero ad arricchire i soli finanzieri del centro-nord (banche) e i soliti commercianti anch’essi del centro nord.
      Purtroppo Didonna anche nelle buone idee non può mettere da parte la pubblicità subliminale e i conflitti d’interesse. Perché banca etica e non una banca VERAMENTE locale che usa i soldi nel territorio? Perché banca etica che appartiene in parte al gruppo “popolare” che è in gravi difficoltà e ha qualche problema PERSINO nell’onorare alcune cedole? Banca etica della quale non è semplice decifrare azionisti (tranne sgr etica con massiccia presenza di ex del gruppo popolare), fondatori, soci, tra le molte componenti di gruppi e associazioni cattoliche (e bancari) che ne fanno parte.
      D’altronde le CONDIZIONI di banca etica non sono migliori di qualsiasi altre banca cosiddetta tradizionale, anzi in certi casi sono molto piu’ care.
      Io 36 milioni di euro non li disperderei in micro attività che non pesano, che producono qualche posto di lavoro ma non alzano il rating, non li disperderei, come fa spesso Didonna in attività che vanno a creare ricchezza in altre regioni o altri paesi, vedi ikea-factotum, dove si spostavano capitali verso la Campania e la Svezia, vedi l’altra sua idea, dove si impiegano soldi pubblici per creare brevetti venderli e poi questi brevetti produrrebbero sviluppo e ricchezza altrove. NO, il fondo dovrebbe creare un’attività media (che potrebbe diventare grande) per lo sviluppo delle risorse del territorio da consumare ed esportare. Quale? Il m5s si dice partecipativo, allora potrebbe valutare, proporre, consultare, vagliare, esaminare proposte, e votare per scegliere la migliore, media che creerebbe non pochi impieghi, ma che peserebbe, non le mollichine sparpagliate che non hanno peso, ma dispersione.
      P.S. Ho riconosciuto nel programma del ms per le regionali alcune idee di Didonna, ed almeno una del suo socio ( ) che si occupa di filiera biologica, ora eletto. Idee da sviluppare un po’ meglio secondo me. Ma io sono anarchico, mi limito a pagare oneri e tasse, e mi bruciano le felle da quanto ne pago, e a leggere come si usano (o come si userebbero) mi bruciano ancora di piu’…

    4. correggo: nel programma del m5s per le regionali

    5. Leggere il signor Didonna è un pò come sognare!, ma poi per fortuna scrive anche GiGi, che ci porta alla realtà, e a me viene da pensare(?!?):nuddu fa nienti pi niente,e anche solo a leggere come verrebbero usati questi soldi il bruciore diventa “vampa”

    6. Molto interessante la proposta di depositare il denaro per finanziare startup. Perchè non proporlo direttamente al M5S sul loro sito?

    7. Gigi, di Banca Etica ho fornito un dato importante: applicherebbe un moltiplicatore x4 che confermo.
      In questo modo un potenziale competitore bancario specializzato (es. Banca Promossa) o meno nel microcredito sa da quale base partire.
      A pensar male, caro Gigi, talvolta ci si azzecca, ma spesso non si fa una grande figura.

    8. A pensar sempre male poi …si perde la base del collante sociale e la fiducia , senza cui nessuna societa’ e’ mai riuscita a progredire di un passo.
      Se ogni idea buona trova subito degli asperrimi critici e obiettori o se vengono evidenziate le diffciolta’ piuttosto che le vie d’uscita,non avremo mai uno spazio vitale che vada piu’ in la’ del bar che frequentiamo per i cornetto e il caffe’

    9. infatti!
      lascino stare le beneficenze, i signori deputati del movimento 5 stelle.
      Costituiscano invece un fondo trasparente e pubblico nel quale gente con idee innovative, come quelle citate da Didonna in questo post, possano sviluppare e fare business e occupazione in Sicilia.

    10. didonna, da come reagisci sembri uno col carbone bagnato, ma io l’idea l’ho avuta prima di te, non so se l’hai letta nella pagina fb di grillo o nel suo blog, poco importa, l’ho scritta immediatamente, perciò non contesterei mai l’idea ma i termini di realizzazione che proponi, poco chiari, poco seri. Dove peraltro non rifletti che per “accucchiare” quei soldi occorrono cinque anni, e si devono trovare soluzioni per non aspettare il termine di cinque anni per poterli moltiplicare come ti illudi, ma soprattutto se tra un anno o due cade l’assemblea finisce a casino col debito in corso da pagare contrariamente a quello che scrivi (seguono informazioni sulle garanzie e pegni chiesti da etica bank, bank yes, bank!). Non rispondo agli ignoranti squattrinati che s’immiscano in queste faccende che se entrano in una banca li buttano fuori a calci sul sedere, ma purtroppo per te io con questi uffici ci ho avuto a che fare e conosco i meccanismi; posto una serie di link e informazioni, poi ognuno utilizza il proprio cervello…

    11. Capitale sociale € 40.748.000 Numero soci (i clienti sono chiamati soci) 37.967 – persone fisiche 32.193
      – persone giuridiche 5.774 Raccolta di risparmio
      € 753.481.000 Finanziamenti deliberati € 814.808.000
      Numero finanziamenti n 7.042
      etica sgr gestisce il risparmio di circa 16000 cioè la metà del totale e come ogni banca trae profitti da spese tenuta conti, interessi, entrambi molto piu’ cari di qualsiasi banca (media interessi dal 5% A 8%) e dalla gestione dei fondi (etica sgr)
      etica sgr, come dicevo stamattina ha i seguenti soci
      Etica Sgr è una società per azioni, i cui soci sono coinvolti attivamente nello sviluppo della
      società. Il capitale sociale risulta così ripartito:
      • Banca Popolare Etica: 45,47%
      • Banca Popolare di Milano: 24,44%
      • EM.RO. (Gruppo BPER) 10,00%
      • Cassa Centrale Banca – BCC Nord Est: 10,22%
      • Banca Popolare di Sondrio: 9,87%
      Il 30 settembre 2011 Etica Sgr ha aumentato il proprio capitale sociale con l’ingresso di un nuovo socio, banca popolare dell’emilia romagna, attraverso em.ro. popolare – Società Finanziaria di Partecipazioni S.p.A. Il capitale della Società è pertanto attualmente detenuto da cinque istituti di credito italiani, tutti riconducibili al mondo delle banche popolari e del credito cooperativo. La quota principale del capitale sociale è detenuta da Banca Popolare Etica, che esercita l’attività di direzione e coordinamento.
      L’aumento del Capitale Sociale, sottoscritto in parte dal nuovo socio e in parte dalla Capogruppo Banca Popolare Etica, è stato funzionale sia al rafforzamento della partnership con un’importante rete di collocamento come quella della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, dall’altra a mantenere il ruolo di indirizzo e direzione svolto da parte di Banca Etica.

    12. “ll microcredito è uno degli strumenti principali del nostro progetto di Finanza Etica, perché garantendo un’opportunità di accesso al credito anche alle persone considerate “non bancabili”, è un efficace strumento di sviluppo sociale e di lotta alla povertà.
      Attualmente abbiamo due linee di intervento:
      microcredito socio-assistenziale – che si rivolge alle persone che si trovano in condizioni di difficoltà;
      microcredito micro-imprenditoriale – per la nascita o il consolidamento d’imprese sociali con un massimo di 10 addetti, per l’autoimprenditorialità o lo sviluppo di attività economiche locali.
      Dal 2005 abbiamo erogato 936 microcrediti per un importo complessivo deliberato di euro 7.256.000, così ripartiti fra le due linee di intervento:
      socio-assistenziale: 212 prestiti per un accordato di euro 3.816.000
      microimpresa: 724 prestiti per un accordato di euro 3.440.000”
      OVVERO: poco piu’ di un milione di euro l’anno; media 7752 euro per ogni prestito (compresi i socio-assistenziali) ma 4752 euro per ogni prestito per la micro impresa, cioè le mollichine delle quali parlavo, che servono nel migliore dei casi a tenere occupati alcuni disoccupati per un breve periodo col rischio calcolato sulle cosiddette sofferenze.
      Perché calcolato? Perché se fate bene il calcolo hanno destinato al microcredito la bellezza dello 0,9% in sette anni (0,14% l’anno) di tutto il credito classico erogato che supera addirittura – di sessanta milioni – la raccolta globale. Se anche la metà dei beneficiari del microcredito non pagassero (ma ci sono gli sponsor che hanno già pagato qualcosa, oltre agli stessi beneficiari) la perdita non potrebbe mai superare lo 0,05% dei prestiti globali, largamente compensato dai costi piu’ cari di tutti i “servizi” rispetto alle altre banche. Perché la quota del microcredito come vedete è stabilita scientificamente, non vedo come per incanto passerebbero al rischiosissimo 36 MILIONI in un colpo solo (e in una sola regione) da un milione l’anno (sette milioni in sette anni). ECCO ci sono molte similitudini con la charity business, dove l’appeal è costituito dalla pubblicità derivante che genera il vero business.

    13. INFINE nei seguenti link trovate alcune informazioni su garanzie e pegni, ma in nessun posto si dice che la banca etica presta ‘equivalente di quattro volte i soldi depositati, ma non avendo certezze non posso smentire questa possibilità, ma si può ipotizzare che, visti i rischi calcolati scientificamente come scrivo sopra è possibile che ciò avvenga per le somme irrisorie del microcredito ma non per trentasei milioni, altrimenti sarebbero matti.
      RIBADISCO, secondo me un eventuale fondo – costituito solo da soldi esistenti, senza debiti – dovrebbe servire per attività di media levatura, da fare diventare grandi, su settori che creano sviluppo e produzione reali (agricoltura biologica anche da esportazione, artigianato anche per divenire competitor di ikea e simili, turismo anche “alternativo”), per consumare ed esportare, e non per alimentare i benefici di una banca che si dice etica, perché gli interessi sui ventisette milioni si pagano, e cari.
      http://www.bancaetica.com/sites/bancaetica.it/files/web/la-banca/Politica%20del%20credito/POLICYCredito_CdA21ott2011_Aggiornamento2_APPROVATO_24apr2012.pdf
      http://www.bancaetica.com/sites/bancaetica.it/files/web/la-banca/Chi-siamo/profilo_istituzionale/bilanci/bilsoc_be_ok_low.pdf
      DIVERTITEVI a leggere, almeno saprete di cosa si parla, prima d’immiscarvi ammuzzu.

    14. e come ogni banca trae profitti da spese tenuta conti, interessi, entrambi molto piu’ cari di qualsiasi banca (media interessi dal 5% A 8%)
      E’ RIFERITO A BANCA ETICA ovviamente

    15. Con queste idee “innovative”
      Ti ci compri i bruscolini.
      7 milioni x anno!
      Solo di fondi FAS si sono persi miliardi di euro ,e nessuno ci fa caso.

    16. 7 milioni x anno
      Si possono raccogliere anche elemosinando
      1,4 euro x anno da ogni siciliano.

    17. Didonna lo leggo sempre con attenzione e piacere, ma dovrebbe sapere che quelli che lui chiama “vecchi partiti” tranne alcuni sono tutti nuovi, figli della seconda repubblica, e nonostante la gravissima astensione al voto dei siciliani, a cui lo stesso neo movimento, nato da internet e non dalle Tv come il precedente con un processo evolutivo gia previsto dai gli studiosi dei media e dai teorici del NWO (Casaleggio guru del M5S su questo è ben preparato) dicevo nemmeno questo neomovimento ha convinto gli elettori. Quindi non è senz’altro la risposta che si aspettavano i cittadini. detto questo al PD, partito che aspira alla guida del paese e che ha indicato in Sicilia il nuovo Governatore di tutto si può dire tranne che non è un partito in fermento ed in pieno rinnovamento basti pensare alla prossime primarie che vedono non solo Renzi ma centinaia di migliaia di giovani e meno giovani impegnati in tutta italia per far si che questo rinnovamento sia definitivo. Ma alla fine saranno gli elettori a decidere…con buona pace di chi pensa che i partiti siano “vecchi”. Un solo ultimo pensiero, la classe intellettuale e dirigente di questo ns paese deve capire che continuando a soffiare sul fuoco non otterrà altro che lo stesso divampi e quando questo accade nessuno si salva.

    18. @Maurizio, passaggio necessario di ogni rinnovamento è la morte: avviene così in natura, nell’economia e… nella politica. I partiti responsabili del declino dell’ultimo ventennio non possono essere chiamati a sanare la situazione perché ne rappresentano la malattia. E chi fosse stato solo all’opposizione ha comunque la responsabilità di aver lasciato gli altri al governo con la propria inefficace proposta politica.

    19. @ Didonna: Donato, tralasciando sia le critiche sia le levate di scudi “per partito preso” nei suoi confronti, la proposta da lei lanciata appare comunque meritevole di approfondimento ma a mio modesto avviso solleva notevoli perplessità sul piano della concretezza, da un lato, e su quello dell’applicabilità su un territorio come quello Sicilia che (lei mi insegna) presenta una realtà economica diversificata e frammentata, ancorchè semi-disastrata, dall’altro. So che questa forse non è la sede adatta per tale approfondimento e mi riservo, essendone interessato, di farlo per mio conto sul suo blog.
      Non ho ben compreso inoltre a quali soggetti sarebbe attribuito, secondo la sua proposta, il potere discrezionale sull’individuazione dei criteri “meritocratici” e alla valutazione degli stessi, nonché se tale processo lei lo intende integrato in un progetto di partenariato con il settore pubblico nel cui alveo, in tal caso, dovrebbe essere ricondotta la necessaria attività di auditing.
      Ringrazio per l’attenzione e per l’eventuale riscontro.

    20. Invece le osservazioni andrebbero confutate,non tralasciate.
      Ma sarebbe un’altra storia…

    21. Il “merito di credito” sarà prerogativa esclusiva della banca anche perché la banca, di suo, rischierà molto di più.
      Ci dovrebbe invece essere un protocollo d’intesa con la banca per il quale le linee di credito sarebbero riservate a nuove imprese delle categorie citate nel post (giovani, donne, startup innovative, persone che hanno perso il lavoro e che vogliano trasformarsi in imprenditori).
      Chiederei invece a ordini professionali e club service (Rotary, Lions, ecc.) di regalare ore di consulenza gratuita nella fase di avvio di queste attività, guardando ad esse come ad un vivaio di futuri clienti: altrimenti saranno i professionisti ad emigrare una volta esaurite le risorse pubbliche e in un contesto imprenditoriale debole.
      Una volta tanto dei politici, con il personale esempio, avrebbero l’autorevolezza per chiedere ad altri gratuità e solidarietà.

    22. Non so se la proposta di Donato è una soluzione alla situazione “disastrata” della Sicilia, come scrive qualcuno, ma ha il sapore della ricerca di una strada possibile, la cui attuabilità nello specifico di questa proposta dipende tutto sommato da poche persone (i rappresentanti 5 stelle nella fattispecie). Dobbiamo sperimentare se vogliamo cambiare. Solo cercando nuovi sentieri potremo trovare nuove soluzioni. La proposta potrebbe comunque generare un modello declinabile.
      Penso che metterla ai voti in un contesto pubblico secondo la democrazia partecipata che anima il movimento sia una strada interessante che rafforza le caratteristiche di “diversità” del percorso politico dei 5 stelle.
      Io penso che la strada del microcredito e delle microimprese sia interessante sopratutto per costruire un tessuto imprenditoriale che in Sicilia notoriamente ed oggettivamente manca. Non investirei invece in medie e grandi imprese, come suggerito da qualcuno perché la storia delle grandi e medie imprese in Sicilia è morta a Termini dove si è provato ad innestarla senza idee e senza progetto una quarantina di anni fa.

    23. @gigi, la storia dell’anarchico che paga le tasse non la capisco… sei anarchico o paghi le tasse?

    24. 7 milioni di euro più’ esattamente vanno confrontati con i 40 miliardi di euro che ,tra debiti e crediti inesigibili,costituiscono il buco della Regione Sicilia.
      Qualche anno fa un governo aveva “scoperto” un tesoretto di circa 14 m.di.Non c’era la Merkel allora,per cui si poteva parlare di tesoretto ignorando i mille e passa miliardi del debito pubblico.
      Ora,ammesso che i grillini rinuncino veramente a diecimila euro al mese,e consentano questi 7 milioni di risparmio annuo,come si può’ pensare di reinvestirli ignorando che c ‘e’ un onere prioritario,che è’ la riduzione del debito?
      40 miliardi di euro!

    25. Nei dizionari gli Anarchici sono classificati degli Utopisti,che ben presto si resero conto che con le loro idee non si poteva attuare alcuna forma di governo,
      Ed infatti tali movimenti declinarono abbastanza rapidamente.Fino a scomparire.

    26. Tenere a digiuno una persona che passa il tempo a distribuire marmellate e’ rischioso.
      Prima o poi te lo ritrovi col dito dentro.

    27. Le micro imprese se la devono vedere con la capillarità’ del pizzo.
      Ecco spiegato perché’ mancano,in Sicilia.

    28. Sono disorientato…. Attribuire la scelta di criteri di merito su progetti “start-up” a un istituto di credito, “ethic-oriented” quanto si vuole ma per propria missione necessariamente volto a massimizzare i propri profitti nel breve periodo, mi sembra troppo coerente con l’idea di realizzare iniziative economiche di medio-lungo termine, giocoforza destinate a impiantarsi in un contesto politico-sociale che promuova crescita duratura e stabile.
      Le mie perplessità dunque rimangono, ma da stakeholder continuerò a non perdere di vista l’evolversi della proposta in altre sedi.

    29. NON mi sembra troppo coerente con l’idea etc etc. Scusino il refuso

    30. @Donato comprendo il tuo pensiero ma resto dell’idea antica e vecchia che gli elettori scelgono la loro classe dirigente, n democrazia si contano i voti e chi non partecipa per protesta si tiene quello che gli altri hanno scelto. Io non vedo all’orizzonte checche di nuovo, e vorrei dirti che in realtà e’ una visone provinciale tutta italica in Inghilterra i tories ed il labour o in America i democratici o i repubblicani hanno centinaia d’anni. So qui c’e’ sempre qualcuno che vuole cambiare e che per cambiare forma un nuovo partito. Anche tu cadi in questo giudizio quando dici che come una fenice per rinnovarsi i partiti devono morire e rinascere. Ma non dici su quali basi e con quali intenzioni e sopratutto quali ideali. Che poi sono tutte cose che non si inventano e si sedimentano nei secoli. Detto questo d’accordo che la polica cosi come si e espressa in questi uomo 20 anni non va’ e c’e’ la necessita di fare qualcosa e che la societa’ civile debba scendere in campo con movimenti di opinione, associazioni e quant’altro possa servire per proporre idee e rinnovare gruppi dirigenti. Ma si può ben fare dentro la polica e non futureggiando nuovi partiti di cui francamente non sentiamo bisogno. Saranno gli elettori sempre e cmq a scegliere la morte o la rinascita di quest’ultimi. Solo per farti un esempio. Ti sara’ forse sfuggito la novita’ di questo nuova Ars dove dopo decenni siederanno ben 7 deputati del PSI Chi l’avrebbe mai detto eppure succede.

    31. Chi non partecipa al voto x protesta
      OGGI
      non si tiene quello che gli altri hanno scelto,ma,
      seguendo gli eventi con intelligenza,e
      SCRIVENDO
      Può’ incidere sulla gestione della cosa pubblica,
      Che poi anche questo e’ un modo di fare politica.
      Nei Blog e’ emerso disgusto e disprezzo per i politicanti.
      Nei Blog si sono evidenziate le anomalie elettorali,come quella di ritrovarsi un parlamento di “nominati” (altro che democrazia. !)
      Nei blog e nelle Tv si possono seguire interessanti dibattiti sempre più’ spesso tra
      Esponenti della società’ civile,mentre i politicanti se ne stanno nell’ombra e si guardano bene dall’intervenire.
      Poco alla volta i nodi stanno venendo al pettine.
      Ancora qualche anno e dei personaggi che ci sono oggi in giro non resterà’ più’ NULLA.

    32. Allora, cosa ho voluto documentare? Innanzitutto è infantile – fin dal titolo del post – credere di rivoluzionare la Sicilia con un “investimento” di 9 milioni di euro (sui 36 scriverò in seguito i miei dubbi); dimostro pure – conti a supporto, documentati non da me ma da banca etica – che il tramite, bancario, incessantemente citato, ogni volta che ne ha l’occasione, da Didonna, non è quel paradiso su terra né un moltiplicatore magico che lo stesso Didonna pubblicizza.
      Banca etica raccoglie 753 milioni, dai quali trae benefici per tenuta conti, interessi (carissimi) sui prestiti cosiddetti tradizionali, altri ricavi tramite i soldi investiti da sgr etica (in titoli di stato, e altri supporti) ma che rendono misere somme agli investitori cioè da 0,7% a 2% (se vincolati per tanti anni) massimo. Ovvero tra raccolta e ricavi dall’attività bancaria, banca etica incassa piu’ o meno quanto presta, come scritto sopra in questi anni ha prestato 813 milioni. Ora qualcuno di voi ci spieghi come mai non ha prestato il capitale raccolto piu’ quello introitato dall’attività bancaria moltiplicato per quattro. Ve l’ho già detto: la quasi totalità dei soldi è destinata a una normale attività bancaria, che nel loro caso vuol dire pochissimi rischi, costi cari per il cliente, benefici per loro in proporzione superiori alle altre banche, benefici di molto inferiori per i clienti, scientificamente è destinato al microcredito (ammesso che Didonna ci dimostri con atti veri e concreti il moltiplicatore per quattro) solo lo 0,14% l’anno che limita i rischi comunque largamente compensati dai costi maggiori (tra l’altro alcuni di coloro che sottoscrivono ai fondi sgr devolvono, se lo desiderano, una quota destinata al microcredito), perciò, visti i conti e le strategie, destinare 36 milioni al microcredito, quindi un esborso di 27 milioni da parte di banca etica tutto in una volta, quando ne eroga, invece, 1 milione l’anno, vorrebbe dire fallimento della banca stessa, che non risulta applichi, o possa applicare, la moltiplicazione del credito – grazie al meccanismo della riserva frazionaria – come fanno le altre banche tradizionali.

    33. In realtà Didonna auspica una serie di microcrediti, che non pesano niente nell’economia locale, non ne parliamo nemmeno per quello globalizzata, ma servono nel migliore dei casi, viste le somme esigue, visti i progetti dalle prospettive limitate ad ambito domestico, definibili bricolage o lavoretti… insomma viste le cifre, le prospettive, si tratta di distribuire un’infima parte del denaro GIÀ circolante, da destinare a soggetti disoccupati per occuparli per un periodo piu’ o meno limitato, ma senza creare sviluppo reale, è come fare ulteriore assistenzialismo – camuffato – servendosi di un “tramite” che ne trarrebbe benefici e clienti (banca etica); la chiamerei intelligente(?) strategia marketing per banca etica, ma lascerebbe lo status quo, in quanto si tratterebbe semplicemente di distribuire un po’ di soldi a qualche “disperato”, ma zero valore aggiunto, e aggravante SI PERPETUA la società popolata da poveri e precari, INVECE DI ELEVARLA VERSO RICCHEZZA E SVILUPPO in assenza di programmi di sviluppo reale, come detto.
      Io invece propongo un’attività dimostrativa, esemplare, sperando che fosse emulata, destinando i fondi a un’attività che crea sviluppo e valorizzazione delle risorse, MA ATTIVITÀ CHE “PESA” PER FORZA ECONOMICA E NUMERI, si propone valore aggiunto (se si esporta), nei settori che ho citato nei post precedenti, che contrariamente a ciò che scrivono alcuni, che ne capiscono pochissimo di finanza, di economia, e di sviluppo, non hanno niente a che vedere con le attività (fiat) che erano qui trapiantate ma non valorizzavano il territorio né l’economia locale, perché i salari che lasciavano li riprendevano moltiplicati dalle vendite. Io parlo di valorizzazione locale (e da esportare per avere valore aggiunto) non è difficile da capire, tranne per qualche buontempone

    34. Infine. Premetto che considero Callea alla stregua di un fanciullo ingenuo, e che forse non dovrei nemmeno rispondergli.
      Mi ha provocato, o per masochismo, o perché è ancora piu’ ingenuo di quanto ha finora dimostrato.
      Ho detto in tutte le salse che non riconosco nessun ruolo politico a nessuno dei buontemponi italiani e siciliani che oggi stanno dentro questo sistema che spacciano per politica. In questo contesto non potrei definirmi apolitico né apartitico in quanto non esistono come detto per me né politica né partiti, la definizione piu’ logica o piu’ vicina è quindi anarchico, ma non ho mai scritto di essere “asociale” perché anche se volessi esserlo è quasi impossibile, perciò essendo un individuo “sociale” pago oneri e tasse, anche oneri non solo tasse, e, IN PIU’ come qualsiasi persona normalmente intelligente potrebbe capire, chi viene tre mesi l’anno a Palermo da un altro paese, da venti anni circa, porta soldi da un’economia estranea, IN PIU’ specialmente se ha interessi e cose e persone e animali sul posto, che costano, e mi girano fortemente sapere che una parte sono serviti pure per pagare il babbio inutile di Callea ed i servizi dei quali beneficia.

    35. Verissimo Gigi, quoto in pieno il secondo intervento.
      Turismo nelle sue varie sfaccettature, valorizzazione della produzione primaria locale (agricoltura, allevamento, pesca e relative industrie di trasformazione), sviluppo delle ICT: questi sono i settori suscettibili di favorire uno sviluppo stabile e sostenibile.
      Tutto il resto, come dice l’amico folklorista, sono chiacchiere da bar ( o riscursi ì varbiere, dipende dai punti di vista).

    36. CHIUDO IL MIO INTERVENTO IN QUESTO POST
      lasciando una sintetica definizione dell’anarchia
      che non vuol dire asocialità. D’altronde io sono un cane sciolto, ero pure un comunista sui generis, berlingueriano, una sorta di socialdemocrazia che non vedo in nessun gruppo oggi; non sono nemmeno certo di essere “contro” lo stato e la gerarchia, per il semplice fatto che l’umanità è a uno stato di “evoluzione”(?) dove ancora ci sono troppi individui che non sono all’altezza dell’anarchia, ci sono troppi individui cosiddetti “capre”, soprattutto troppi individui che è meglio tenere sotto controllo; altrimenti sarebbe perfetta, ma dovrebbe essere comunque “sociale”.
      “L’idea di Anarchia prevede, a livello sociale, che individui e collettività scelgano per relazionarsi fra loro un insieme di rapporti non-gerarchici e non-autoritari.
      Anarchia è anche la ricerca e sperimentazione di una organizzazione sociale orizzontale.
      Gli anarchici vogliono perciò l’abolizione dello Stato, che dev’essere sostituito dalle organizzazioni e dalle associazioni popolari; anche il potere economico è consegnato nelle mani del popolo, che controlla i mezzi di produzione (quasi tutte le correnti anarchiche, infatti, si dicono socialiste).
      Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessità dell’annullamento o dello Stato o in ogni caso delle più incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cioè concordi nel considerare l’abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell’evoluzione sociale. L’annullamento del potere dello Stato non implica l’annullamento dell’organizzazione sociale, implica l’evoluzione verso una società non gerarchica”.

    37. Non nelle sue varie sfaccettature,ma Turismo di Elite,per gente danarosa,
      Che non bada a spese.

    38. Non solo pmi,
      Abbiamo decine di migliaia di disoccupati,
      Idem di precari,
      Idem di occupati scontenti.
      Con la rinuncia dei grillini,se mai avverrà’,
      Posso pagare 150 stipendi da 1000 euro.
      Praticamente zero.

    39. gli anarchici dovrebbero riflettere su un fatto.
      Il loro modello,che mi risulti,non e` attuato in alcuna parte del mondo.
      Mentre in tutto il mondo sono osteggiati,se non perseguitati.

    40. che l’anarchismo sia “osteggiato” da milioni di antony non mi sorprende. un mondo troppo vasto per le sue “riflessioni”.
      a donato. alla fine sempre su banca etica va a parare, e sempre per le banche fa passare le sue perle, come se di banche (banchieri, bancari e professori) non ne avessimo abbastanza e non avessimo già dato.
      questo è il mondo vecchio che si ricicla, che salta sulla barca del nuovo putrefatto.

    41. ps sull’anarchismo e sugli anarchici si va avanti per luoghi comuni. c’è una vasta letteratura al riguardo. riassumendo, nè gli anarco-socialisti, nè gli anarco-individualisti hanno mai fatto loro il pensiero “faccio come (….) mi pare”, questi son concetto moderni, leggi gli odierni batman, penati, lusi….solo per rimanere alla stretta attualità. l’elenco è lungo e se andiamo a ritroso i nomi sono troppi.

    42. Un anarchico che si vanta di pagare le tasse è come un veterinario con la paura degli animali: un controsenso.

    43. L’anarchia, gentile Callea ,sottende e ha diverse ” posizioni ” di fondo.
      COntrariamente a quanto in genere si crede e si sente dire ,poiche’ la storiografia “interessata” di parte avversa ha voluto far vedere e ha insegnato solo alcuni aspetti e non tutti, gli anarchici, come gli atei, non sono dei distruttori dell’esistente ,ma dei costruttori di un mondo dove hanno particolare importanza e preminenza sulle istituzioni oggettive valori come il rispetto degli altri e la coscienza e la responsabilita’ individuale , secondo loro sufficienti ove si determini quel tipo di s ensibilita’a fondare la convivenza civile.. Cio’ contro i fautori delal teoria dello stato comne ente naturale sovraordinato e assoluto e invadente considerato a loro volta necessario alla realizzazione del progetto convivenza civile

    44. ..i grillini, sotto molti aspetti, sono degli anarchici.
      Nonostante Grillo….

    45. TROPPO IGNORANTE callea, nonostante l’immagine che vorrebbe darsi.
      NONOSTANTE avergli spiegato cos’è, perché e in rapporto a cosa, com’è interpretato… è tempo perso, non capisce, non sa leggere, e penso pure che è in malafede, nel senso che non sapendo rispondere – perché non possiede mezzi e conoscenze in materia – deforma, roba da fanciullo ingenuo, maturità di un ragazzino. Non mi sono vantato, ma ho detto che mi infastidisce sapere che pago anche per il babbio degli spettacolini inutili di callea, per i suoi salari (protratti negli anni), per i servizi dei quali gode, pertanto è chiaro, basta saper leggere con onestà.

    46. … non implica l’annullamento dell’organizzazione sociale
      … che dev’essere sostituito dalle organizzazioni e dalle associazioni popolari…
      … la ricerca e sperimentazione di una organizzazione sociale orizzontale…
      POICHÉ non si è contro la vita sociale (impossibile peraltro) è evidente che si deve pagare per la sua organizzazione.
      CHI è in malafede oppure non possiede le facoltà adeguate non capisce la semplicità dei concetti.
      CHIARITO QUESTO, io ho precisato di essere stato berlingueriano, comunista sui generis, di ritenere la socialdemocrazia il sistema migliore, ma che nessuno oggi può rappresentare, perciò non legittimo i sistemi perversi e falliti oggi in uso.
      Per quel che riguarda l’inapplicabilità dell’anarchia o del vero comunismo (non quello che hanno spacciato squallidi dittatori, e conseguenti antagonisti che ci hanno “abbagnato” il pane su una cosa che in realtà non è mai esistita, tranne qualche anno fa a livello locale in alcune regioni italiane) non c’è bisogno di antony per saperlo, ma se l’anarchia o il vero comunismo non sono applicabili è solo perché l’umanità non è sufficientemente evoluta, non perché non sono buoni e sono combattuti.

    47. L`ex Unione Sovietica,in nome di un comunismo vero o fasullo,ha provocato 60 milioni di morti e milioni e milioni di deportati in Siberia.
      Oggi l`URSS non esiste piu`.
      Il Potere e` una roba troppo importante per essere messa in mano al popolo bue.
      Troppe menzogne girano nella politica attiva.
      Pero`,tra tutti i mali possibili,e` piu` saggio sceglere il minore.
      Non mi schiererei mai a favore di una formula inapplicabile.
      .
      @ Folklorista.
      Come mai ci hai infilato il rispetto per l`individuo,tu che ne hai prese di santa ragione,di cotte e di crude?
      .
      Di Antony ci sara` sempre bisogno,finche` si leggono certe cose.

    48. Vi invito a rimanere in tema e a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori e vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.

    49. Non credo ai miei occhi. Ma come si fa? Surreale. Assurdo.
      Non solo non capisce quello che legge ma si crede pure indispensabile. Viene a “contestare”, usando parole diverse, per dire piu’ o meno quello che abbiamo scritto noi. Devo ripetere? Quelle idee, considerate utopie da coloro ai quali fa comodo chiamarle utopie, sono inapplicabili solo perché l’umanità non è sufficientemente evoluta. In quei casi nei quali l’idea comunista è stata “usata”, anzi il nome era usato, dietro c’erano dittatori che non c’entravano niente con l’idea, che nella realtà non è mai stata applicata, i morti li hanno fatti dei dittatori, non il comunismo.
      N.B. Chi sceglie il male minore è solo un mediocre destinato a essere per sempre mediocre.

      Tornando al tema del post, dopo riflessione:
      sto rileggendo il programma del m5s del quale ho accennato sopra; come detto in alcuni punti riconosco suggerimenti di Didonna e del suo socio in alcune attività (anche quella ingenua factotum), se ne trovo altri li scriverò qui, e fin da ora mi impegno a denunciare qui e altrove (anche nel blog di grillo), NEI MEDIA LOCALI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ogni tentativo di conflitto di interessi tramite i nostri soldi pubblici; a costo di tornare alla politica attiva, ma preferirei la denuncia pubblica, senza entrare in questi ambienti (la pseudo-politica attuale) che è meglio non frequentare. Spero che qualcuno si unisca alle eventuali denunce. Si badi bene: parlo solo di eventualità, per il momento non affermo nulla.
      Per esempio: se si privilegia la filiera del biologico, si deve trattare di sviluppo collettivo, aperto a tutti e con pari opportunità PER TUTTI.

    50. CAro Antony
      la scienza e’ … degli universali … e di essi tratta e ad essi si attiene

      🙂

    51. Gigi rimuoverò ulteriori commenti non rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Spero che questo tu lo legga e capisca visto che te l’ho scritto centinaia di volte. Saluti.

    52. Rosalio stavolta dissento, e dico perché.
      Non penso di offendere se dico a qualcuno che non ha capito un CONCETTO, certe volte non si capisce o perché fa comodo non capire, o perché si è distratti, o per tanti altri motivi, ecco perché non ritengo di avere offeso.
      INOLTRE: “Chi sceglie il male minore è solo un mediocre destinato a essere per sempre mediocre” è una massima

    53. Gigi se non ti dispiace la moderazione spetta a me e credo che tu abbia ormai una conoscenza così approfondita dei miei richiami per sapere esattamente dove sta il limite invalicabile di ciò che consento su questo sito e che ritengo educato e rispettoso. Non costringermi a rimuoverti ulteriormente e ti prego di non replicare nei commenti poiché non sarebbe in tema. Saluti.

    54. Io modestamente la sapevo in maniera diversa… Proprio in tema di regimi totalitari, la grande filosofa tedesco-americana Hannah Arendt ebbe a dire: “Chi sceglie il male minore, dimentica troppo in fretta che sta scegliendo un male”, facendo (secondo me) velato accenno all’ottusità piuttosto che alla mediocrità.
      Tornando al topic, dopo una serie di riscontri ho definitivamente maturato il convincimento che, così come argomentata nel post e nelle risposte successive, la ricetta di tripla D mi pare fragile sotto ogni profilo. Non mi dilungo a contestare punto per punto l’idea postata (sarei noiosamente ripetitivo sviluppando in maniera più ampia e particolareggiata le perplessità dianzi manifestate) a maggior ragione che nonostante i 40 e più commenti l’autore sembra essersi eclissato, per cui scriverei “a matula” senza ottenere le risposte che cerco. Ma era solo un’idea, appunto.

    55. Pero’ quello che non hai pensato è che io non conosco (se non superficialmente) la filosofa che citi, e che la (mia) “massima” io l’ho coniata qui, seduta stante, nel momento in cui la scrivevo 😀

    56. ANZI, se leggi meglio il senso è molto diverso. Io parlo di irrimediabile, e di irredimibile.

    57. il popolo e` incolto ed ignorante.
      Spesso sporco,brutto e cattivo,insolente e presuntuoso.
      E dovremmo pure dargli potere?
      .
      Guardate cosa sta succedendo nei paesi nordafricani.
      Miriadi di persone in piazza tutti i giorni che se le danno di santa ragione.
      Caos e putiferio.
      Sangue,distruzione e morte.
      Ogni testa tribunale.
      Senza via di scampo.
      Altro che male minore!
      Comunque,se non vi va il male minore,optate per i mali peggiori,liti,fame e disgrazie.

    58. Si evince che pur di scrivere un post fa finta di non capire, questo antony. Perché noi abbiamo detto e ribadito che l’umanità non è sufficientemente evoluta per mettere in atto sistemi, che sono secondo noi i migliori, ma che altri per comodità chiamano utopie.
      Allora che ci “atturra” a scrivere col tono di colui che contesta la nostra affermazione, quando invece dice una cosa simile alla nostra opinione?
      Si vede di tutto!
      Piuttosto noto pure io la scomparsa del “divertente” duo didonna-callea, ma non sono sorpreso perché quando gli vengono “le scarpe strette” si appostano dietro l’albero… pero’ in attesa, non per tornare alla carica, buontemponi che non sono altro!
      Riformulo l’invito di andare a leggere il programma del m5s per la Sicilia, troverete forse con facilità i suggerimenti di didonna and co. sui quali si deve prestare l’attenzione della quale parlo in un precedente post.

    59. noi dobbiamo mettere in atto sistemi di governo adatti all’umanita’ in base a quella che e’,
      non in base a quella che vorremmo che fosse.
      Io faccio affermazioni ed espongo opinioni
      e penso che una persona ben educata puo` contestare le opinioni,evitando di dare continuamente valutazioni sulle persone che le hanno espresso.
      Anch’io sarei capace di dare giudizi sui miei interlocutori occasionali,
      ma non devo influenzare i lettori.

    60. espresse.

    61. Se si fosse applicata questa assurda pseudo-teoria saremmo ancora all’età della pietra…
      e perché no, si potrebbero chiudere tutte le scuole bruciare libri…
      le migliori scoperte umane… erano utopie, per gli uomini “ordinari” prima di concretizzarle.
      Dire di una persona che non ha capito un “fatto” (in particolar modo se è evidente che non ha capito), o che per comodità fa finta di non capire, vuol dire semplicemente che ci si riferisce al “fatto” in questione, solo a quello, non vuol dire che si sta giudicando la vita intera della persona, che peraltro non interessa a nessuno in questa sede.
      Anzi, certe volte fare notare a certe persone “l’errore” è solo un atto di generosità…

    62. la smetta di pontificare,scenda dalla cattedra che nessuno le ha dato, ed abbia rispetto del prossimo.Rilegga i suoi medesimi interventi e spieghi cosa vuol dimostrare con questa continua teatralita`.Ogni commentatore ,in disaccordo con le sue strane opinioni,viene da lei visto come un avversario da demolire.Nessuno le ha chiesto di farci la sua storia politica.Adesso sappiamo che e` stato simpatizzante o attivista comunista ed adesso anarchico.Ritiene che siano buone credenziali che le danno il diritto di irridere i frequentatori di questo blog?
      Ovvio che molti si sono dileguati.

    63. Precisazione: non era storia personale (politica), ma semplicemente un accenno pertinente, meglio, inevitabile nel contesto.
      Le parole sono importanti.

    64. @antony
      “noi dobbiamo mettere in atto sistemi di governo adatti all’umanita’ in base a quella che e’,
      non in base a quella che vorremmo che fosse.”
      quindi dobbiamo continuare a turarci il naso e volgere lo sguardo altrove?
      di questo passo è un baratro di involuzione, che tra un po’ (ci/vi) farà rimpiangere craxi, andreotti, leone….
      e intanto viene fuori il “nuovo”, dal nulla, ma già vecchio.
      questo post ne è un esempio: didonna vuole già appendere il cappello al “nuovo”, ritornando sul suo chiodo fisso, banca etica e le prebende agli amici degli amici.
      sarà, ma io in ogni post di didonna ci vedo sempre un conflitto di interessi, una pubblicità occulta, un gradino che cerca di scalare, un punto da portare in cassa, per sè o per qualche amico che “sale”.

    65. “…noi abbiamo detto e ribadito che l’umanità non è sufficientemente evoluta per mettere in atto sistemi, che sono secondo noi i migliori…”
      .
      e quindi?

    66. Callea e Didonna
      devono essere loro a spiegare cosa scrivono e perche` non replicano quando i loro concetti vengono contestati.

    67. e poi finitela con le citazioni.
      Le citazioni servono a farsi ragione col cervello di altri,che
      chissa` in quale contesto le hanno esternate.
      Per altro inutile citare gente sconosciuta ai piu`.
      Che vorrebbe essere,una manifestazione di cultura?
      La cultura emerge quando si scrivono concetti chiari e sintetici,ed appropriati.

    68. Ancora una volta sono esterrefatto nel constatare come interpreti male ciò che è scritto.
      Innanzitutto, l’ho pure scritto, io cito solo me stesso. Modestamente.
      La mia frase che citi (e pure il resto) vuol dire che non è vero che l’idea è utopia, ma che è gran parte dell’umanità inadeguata, ma si deve operare affinché lo diventi adeguata.
      Per esempio, secondo la tua assurdità, senza avere realizzato un’utopia (allora era utopia) ora tu andresti da Palermo a Firenze con lo scecco, ammesso che lo scecco non ti “poserebbe” perché “tu u facissi nuaciri”

    69. “… in tema di regimi totalitari, la grande filosofa tedesco-americana Hannah Arendt ebbe a dire: “Chi sceglie il male minore, dimentica troppo in fretta che sta scegliendo un male”,
      …”
      leggo bene ed interpreto meglio.
      .
      Ma a questo punto vorrei chiederle:
      in quale universita` ha studiato?
      In che facolta`?

    70. questa non e` una chat,e` un blog,dove si scrive in tanti,e bisogna avere la capacita` di seguire il filo di tutti,ma non e` da tutti…

    71. @anthony (pardon, senza h): quanto indirettamente mi chiedi non è rilevante ai fini del tema.
      Sbaglio o eri tu che in commenti ad altri post sei andato contro tutti coloro che dissentivano dalla tua opinione, sottoponendo i relativi nickname ad una feroce esegesi? Ti faccio un’altra citazione, meno dotta ma altrettanto significativa “i pirita ru mastru fetu unni fannu”.
      Stiamo a scannarci per minkyate quando il post ha esaurito le sue argomentazioni.
      Punto e basta, da parte mia.

    72. sbagli,ed anche di grosso.Non ero io.
      Non ho mai criticato i Nickname di chicchessia.
      Hai sprecato un`occasione ,tacere,
      per scrivere un commento a dir poco indecente.

    73. Ammetto pubblicamente di essermi sbagliato, il buon antony non era lo stesso che nel post (sempre di Didonna) su Grillo ce l’aveva con Ivan e altri… Dal nome anglofono scritto senza h e dallo stile naïf di scrittura mi sembrava proprio lui.
      Colgo l’occasione per ribadire che il post appare aver esaurito le proprie argomentazioni, precisando che la causa va ricercata nel fatto che le richieste di mettere a fuoco certe questioni opache lasciate dal Didonna non sono state dallo stesso raccolte.
      Per cui, ora come ora stiamo commentando il nulla.

    74. l’ultima e poi ti poso, perché sento arrivare la compassione, e non è bello…
      Hai scritto “finitela di citare” ed io ho ribadito che cito solo me stesso; e ti ho spiegato cosa vuol dire una mia frase che citi, poiché non la capisci.
      A QUESTE COSE MI RIFERIVO.
      La filosofa non c’entra niente con i miei post.
      ORA BASTA.
      Sei entrato a caricare, a inquinare direi, lo spazio di elementi superflui, ai quali si è costretti a replicare perché le spari troppo gravi. MA ORA BASTA.
      Siamo in attesa delle risposte di Didonna sulle nostre contestazioni, e solo su quelle, per quel che mi riguarda, continuerò, in particolare sui conflitti di interesse eventuali.

    75. in quale universita` ha studiato?
      In che facolta`?

    76. dall’autore del post non mi attendo alcuna risposta.
      Non mi pare etico che i quindici grillini rinuncino al loro emolumento,e gli altri no.
      In ogni caso il reimpiego suggerito e` stato dimostrato essere inutile.
      Non servirebbe a risolvere un bel niente,in una Regione Sicilia oberata dai debiti.
      Avrei evitato di citare quella banca.Ma io sono io e l’autore del post e’ un’altra persona.

    77. @antony, la ardant ha scritto un libro che fa riflettere e andrebbe letto e riletto: “la banalità del male”.
      se lo hai letto ti prego di rileggerlo, con più attenzione, se non l’ahi letto fallo, parla anche di te.

    78. E` anche una questione di stile.

    79. Stalker ,le pere cadono mature sulle labbra del contadino
      La Ardant ?
      La Ardant ?

      LA Ardant?
      e chi e’ l’attrice ?
      Fanny?
      Meno male che il folklorista e’ un signore ,ma se dovessi rispondere per le rime alle “ignoranze” emergenti contro le mie gallinate da tastiera
      🙂 🙂 🙂
      Fanny Ardant contro HAnnah Arendt.
      LA bellissima attrice contro l’Immensa (e anche bella ) filosofa del ‘900 maestra del pensiero conro i totalitarismi.
      Avanti, puoi dire che anche la tua tastiera ha problemi
      🙂 🙂 🙂
      E Gigi non la conosce
      🙂 🙂 🙂
      Anthony, inutilmente chiedi ..in quale universita’.
      LA strada fu loro maestra….
      🙂 🙂

      Senz’offesa
      🙂 🙂

    80. il chierichetto ha evidentemente avuto una grande eiaculazine al mio strafalcione (ardant-arendt), e si è sbrodolato a cascata in emoticon e urletti liberatori, come un bimbetto che finalmente vede il proprio sperma uscire da sè e pensa: però, sono un ometto!
      spero abbia almeno letto “la banalità del male”, e non si sia limitato a sgoogolare, cosa che credo probabile.

    81. Folklorista, te le cerchi? Per me conoscere non vuol dire citare tre frasi e un nome recuperati su wikipedia, ma VUOL DIRE CONOSCERE, ma la differenza è sconosciuta a un ignorantone come te. Dove sei andato a leggere che era immensa e bella? E’ tutto quello che ti ricordi? Questi sono stratagemmi da sf;ig;ati provinciali! E non fare il finto scherzo sulla tastiera perché è assenza di intelligenza, nemmeno imparare – dopo 5 anni di utilizzo incessante – a usare, per esempio, la punteggiatura, la tastiera non c’entra.
      L’unica cosa giusta che hai scritto su di me, è che la mia università è la vita, non solo la strada (che lo è stata, ma non piu’ ora), perché l’ultima volta (Sorbonne Paris 1) ero ancora appassionato, un po’ esagerato, della “scagghiuliata”, e il resto, lo studio, passava in secondo piano.
      Ma non posso mettermi a giocare a rispondere, tipo enfantillages, a uno che forse è stato dentro un’università ma ha non poche difficoltà per capire e interpretare le elementari evidenze, oltre che la formulazione di un pensiero logico.

    82. 🙂

    83. Ma non posso mettermi a giocare a rispondere, tipo enfantillages, a uno che forse è stato dentro un’università ma ha non poche difficoltà per capire e interpretare le elementari evidenze, oltre che la formulazione di un pensiero logico.
      Ovviamente questa è riferita a quello che mi ha fatto due volte la domanda, non a te, che a malapena sei entrato dentro le taverne; non posso dire i bor;d;elli perché i parrini con i quali sei cresciuto te lo impedivano e ti dicevano che le donne sono la personificazione del diavolo (una volta me l’ha detto un parrino della chiesa La Madeleine a Parigi, conoscendo la mia “fissazione” per la scagghiuliata… si auto-definiva persino teologo… frustrato!).

    84. ho letto quello che avete postato e avrei voluto rispondere, ma visto l’andazzo non ne vale la pena, quoto Gigi e mi trovo d’accordo con lui,tutte quelle battutine e commenti che nulla hanno a che fare con l’argomento iniziale di Didonna mi ficinu passari u priu!!!

    85. oh Liana !?..la fidanzata di Gigi ?
      piacere mio
      🙂 🙂

    86. ..nel senso di : commento MOOOOLTo di parte .Senza allusioni ad altre cose
      🙂
      Per i soliti malignatori.
      Il vostro Folk Santo Bevitore

    87. rispondo al folklorista e credo che mai nickname sia più appropriato!!non conosco Gigi , ma essere d’accordo con ciò che scrive significa essere di parte?
      P.S. malignare:hobby prediletto di chi non pensa.

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