Quando ci spostiamo all’estero capita che noi palermitani commettiamo l’errore di portare con noi quelli che crediamo essere i pregiudizi più comuni riguardo la nostra città e la nostra storia.
È un atteggiamento strano e straniante: è come se volessimo confermare le maldicenze per ottenere un riconoscimento più immediato; come se non volessimo deludere delle aspettative negative che, nonostante i loro lati oscuri, crediamo essere quanto di più immediatamente spendibile per la nostra identificazione e, quindi, accettazione.
Fortunatamente, però, le eccezioni non sono solo molteplici, ma anche di grande rilievo.
E in questo caso, “eccezioni” non significa soltanto evitare di confermare gli altrui pregiudizi; significa soprattutto scagliarsi programmaticamente contro essi, sfidarli, cancellarli. Continua »
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