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sabato 16 nov
  • La febbre dei numeri e della pubblicità online

    Nelle ultime settimane c’è un gran fermento in città. È tutto un nascere di siti web (tra gli ultimi arrivati Si24.it e NEW-S.it) e di progettazione di nuovi portali di informazione ma anche di corteggiamenti serrati agli esistenti per associarsi a concessionarie di nuova comunicazione (spesso con offerte che vanno dal piatto di lenticchie alle collanine di conchiglie e c’è pure chi abbocca). Oltre agli innovatori anche i dinosauri stanno scoprendo Internet e il fatto che la pubblicità online sia l’unica che sta crescendo in un contesto dove gli altri media declinano e provano a buttarsi.

    Dopo anni di snobismo è il momento di mostrare i muscoli, forse ciò spiega il proliferare di iniziative di comunicazione in cui ci sono i numeri. E io divento perplesso.

    Live Sicilia, che è di fatto il sito leader tra i nativi online e ha beneficiato di recente (oltre che della nascita nel momento giusto, di una grande professionalità e di competenze tecniche di prim’ordine) anche della neo vicinanza agli imprenditori della pubblicità Alessi e Mirri, è uscito da poco con una campagna per lanciare le pagine di Palermo e di Catania e ha dichiarato due milioni di lettori da maggio a ottobre. Mi risulta che il dato sia corretto e gli vanno fatti i complimenti.

    A ruota, forse presi da uno spirito competitivo più o meno olimpico, sono usciti i numeri di BlogSicilia (mah) e quelli di Repubblica Palermo (un pezzo un tantino forzato che sembra prendere spunto dalle mie tanto discusse pubblicazioni di stime dei mesi scorsi, ora non più possibili per ragioni di completezza), mentre prima DiPalermo aveva dichiarato 250 mila visite medie mensili (quasi quanto Live Sicilia quindi…un numero che mi sembra “un tantino arrotondato per eccesso” considerato che oggi Google Display Network ad planner gli attribuisce una stima di meno di diecimila visitatori unici al mese; sarebbe interessante capire perché non pubblicano più i loro dati come facevano, inoltre).

    Ma non è tutto: di recente sono stato contattato da un soggetto istituzionale che mi ha chiesto delucidazioni per inserire in un bando un criterio di valutazione delle visite e ho dato qualche consiglio.

    Insomma si può dire che la febbre dei numeri ha preso tutti e nei prossimi mesi ne leggeremo delle belle, almeno finché non ci saranno nuovamente strumenti di verifica completi. In assenza di questi la verità può soltanto essere supposta. E in effetti se è supposta potrebbe curare persino questa febbre, si spera non a discapito degli inserzionisti. Ma io preferisco la compressa effervescente. 😉

    Palermo
  • Un commento a “La febbre dei numeri e della pubblicità online”

    1. Già sapere che Mirri ed Alessi gestiscono la pubblicità di Livesicilia mi fa diminuire la stima che ho per quella testata.

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