“E Vui durmiti ancora”, la musica che supera le barriere
Quella che mi appresto a raccontare è una di quelle storie con le quali, un tempo, i nonni amavano intrattenere i propri nipoti. Una di quelle che, inaspettatamente, sopravvivono agli anni e certe volte anche ai secoli, alla quale è legato un meraviglioso e struggente brano musicale, interpretato dalla “Melica Corale” di Palermo, che ho avuto l’onore e il piacere di registrare e che i più pazienti tra voi potranno ascoltare al termine di questo post. Ma andiamo con ordine! La nostra storia si svolge niente meno che durante la Prima Guerra Mondiale. Fu Tecla Scarano, nota cantante ed attrice della prima metà del ‘900, a raccontarla per la prima volta in pubblico, in occasione del suo concerto al Teatro Sangiorgi di Catania, utilizzandola per introdurre il brano che si apprestava ad eseguire, una “mattinata” siciliana scritta dal compositore Gaetano Calì, nostro conterraneo, sui versi di E Vui durmiti ancora del poeta Giovanni Formisano. Continua »
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