
Io, dal giorno in cui ho scoperto il rossetto rosso e con lui ho instaurato una storia d’amore che dura da sempre, con i cosmetici non scherzo. Poi, mi sono sempre truccata poco, pochissimo, mi scoccia, ho la faccia facciosa, mi sono sempre detta, si vede la faccia, bisogna pure sottolinearla? Ma al rossetto, no, non ho mai rinunciato. Roberto Ciasca, che Gil Cagné (sì, lui, il mito) battezzò Robin, ad esempio, sa che una donna, se è giù di umore si deve truccare, che la bellezza sarà pure spirituale, ma un velo di mascara e di cipria, saranno materiali, ma sono lì, a portata di mano e possono farci sentire coccolate. Io ci ho creduto e un pomeriggio, mi sono fatta truccare da Robin. Con le ciglia a mazzetti mi sono vista un occhio sornione che non credevo nemmeno di avere. Cioè il resto era fantastico, ma l’occhio, la miseria, era un altro mondo, potevo gareggiare con le presentatrici tivvù. Ora uno si chiede: insomma, persino un’irriducibile come me ha capito che tra una donna truccata e una donna non truccata passa una certa differenza, ohibò? Certo, se a farlo è un vero mago. Ho avuto persino l’ardire di pubblicare le foto addict make up Robin su Facebook ed è stato un plebiscito da parte delle amiche: «Anche noi!». Continua »
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