La “pasticciona” delle torte
Cari amici di Rosalio, rientro dalla vostra bella città con un dolore al cuore per la calda accoglienza ricevuta ma anche un po’ amareggiata nello scoprire quanto tra poco mi permetterò di raccontarvi.
Sono una grande appassionata di cake design, abitando a Roma mi trovo spesso alle varie fiere dislocate su tutto il territorio nazionale, sono anche stata contattata per fare parte della giuria tecnica non professionista allo scorso Sigep tenutosi a Rimini.
Non appena giunta a Palermo sono stata travolta da tutti i vostri buonissimi dolci, cannoli, cassate, setteveli ma in modo particolare sono andata a cercare una famosa cake designer nota in città come “La pasticciona delle torte” perché spesso su Facebook ho letto dei suoi lavori e visto le sue opere diventate famose perché facente parte del gruppo di pasticcerie di Renato Bar a Mondello.
Così, prima di prendere l’aereo, sono andata a Mondello per poterla conoscere di persona e con mio sommo stupore ho trovato la signora Valeria Pagano, cake designer per l’appunto, intenta alla creazione di decori in pasta di zucchero in mezzo alla gente, non in un laboratorio a norma con tanto di divieti di accesso ai non addetti, ma in mezzo a persone comuni che le passavano accanto starnutendo, tossendo o soltanto parlando ed inquinando il cibo che in teoria qualcuno avrebbe dovuto mangiare.
Allego delle foto che possono testimoniare tale incresciosa situazione.
Cara Giorgia, prima ti ringrazio per i complimenti poi ti devo dire che sono mortificata per la brutta figura che abbiamo fatto a causa di quanto tu hai raccontato e dimostrato con foto.
Ti posso però rassicurare che proprio qualche settimana fa il Comune ha intensificato i controlli anche sulle attività di ristorazione e in genere dove si produce/consuma cibo di vario tipo.
Della serie non è tutto oro quello che luccica!
E come si diceva in quella famosa barzelletta: “e non ha visto come facciamo i cannoli…”
Ma che cake design è!!!!!!
ma scusate che sta facendo di male? io non riesco ad ingrandire le foto ma vedo una di spalle che sta facendo qualcosa…cosa? boh! e poi….la signora vi ha forse detto che non si lava le mani da tre giorni e che quello che sta preparando lo venderà a caro prezzo e verrà mangiato da qualche bambino che poi si beccherà qualche infezione??per me dietro questo post c’è solo invidia e cattiveria.
A Palermo per molti l’igiene è secondario…ma la signora non essendo del luogo non lo sa.
@Clara m. Non penso sia un fatto di lavarsi le mani, né tanto meno di invidia.
In ogni ristorante, bar, pasticceria (ma anche casa) che si rispetti, i cuochi hanno uno spazio apposito per cucinare, pulito (si spera) e riparato dal “passìo” di chiunque non sia addetto ai lavori. Si devono seguire determinate norme igieniche per assicurare ai clienti un prodotto “incontaminato” e privo quanto possibile di polvere, peli, batteri, o altro.
La suddetta pasticciona, invece, come si evince dalle foto, si trova in un luogo pubblico e per nulla al riparo da curiosi. Accanto a lei, poi, siedono persone con cappotto (indi provenienti da un ambiente esterno) che, immagino con mani poco pulite, toccano la pasta di zucchero in lavorazione. Non sarà stato un bel vedere.
A Palermo le norme igieniche sono spesso un optional, mentre altrove sono prassi. E la cosa peggiore è che per molti palermitani è talmente normale che non sembra importante, mentre per chi viene da fuori, abituato a far le cose come andrebbero fatte, è motivo di amarezza e disgusto.
Questo è solo un episodio, ma personalmente mi imbarazza pensare che ogni giorno se ne possano verificare di continuo e che sia questa l’immagine che diamo.
ci scandalizziamo per quello che ci viene a dire la signora venuta “da fuori”, ma la signora continentale ha chiesto alla pasicciona? Io invece di fare fotografie e alle spalle criticare ho chiesto e gentilmente la pasticcera mi ha risposto che quello che creavano nella hall del bar è solamente a scopo decorativo e promozionale. Quindi cara signora Giorgia prima di fare lo scoop si documenti bene, grazie.
Era d’estate,ed ero andato a pranzare in mensa,dello studente.Mi ero avvicinato al banco dove si prelevavano i piatti,e,ricordo un pentolone pieno d’olio che veniva aggiunto alle pietanze,su richiesta.Il tizio con tanto di camice bianco e copricapo,era intento a pescare con un retino le mosche che erano finite nel pentolone dell’olio,
con estrema naturalezza,ma,eravamo a Milano ed a Milano l’olio d’oliva e’ roba preziosa…
.
Altrove in Italia ti serve il gelato la stessa persona che maneggia i soldi. Prendo sempre la coppetta e mai il cono.
gli argomenti postati da Ale sono quelli che mi sono venuti subito in mente! preparazioni per intrigare il pubblico …strano che Giorgia non si sia informata …
Se avessero pubblicato tutte le foto che ho mandato alla redazione avreste trovato anche quella dove si evince che le stelline maneggiate sia dalla Signora che dalla bambina sono finite su una torta che ha pubblicato sul suo profilo Facebook mettendo la ovviamente tra quelle vendute ai clienti…
Io, come qualcuno suggerisce, forse ho sbagliato a non chiedere se fosse solo un modo x attirare il pubblico ma penso che se anche l’avessi fatto mi sarebbe stato risposto che erano solo a scopo dimostrativo.
Pensate che colta in flagrante avrebbe ammesso un tale fattaccio.
Ma se anche avessi un minimo di ragione voi del luogo continuereste a mangiare le sue torte con tutta questa serenità…
Scusatemi tanto, IO NO!
ribadisco per me è solo invidia e cattiveria…perchè dovrei credere alla signora Giorgia venuta da fuori? io vedo semplicemente una signora seduta (di spalle) che sta maneggiando qualcosa con una bambina accanto non vedo nè torte nè dolci…a questo punto mi riservo di andare personalmente al bar Renato chissà magari la incontro e mi siedo accanto a lei per farmi spiegare qualche trucchetto sulla pasta di zucchero che tanto va di moda per ora!!
Adesso mi pare che fate troppo gli schifilzinosi.Un corpo umano contiene miliardi di batteri e virus,Si racconta che nei lager ci furono persone che mangiavano perfino escrementi umani.E pare che siano sopravvissuti…
Cara Giorgia il condizionale l’avrebbe dovuto usare anche nell’ articolo accompagnato dalle foto, ma poi lei che si intende di pasticceria ad alti livelli e si accorge di una situazione così incresciosa( come da lei definita) cosa fa? Fa delle foto e dopo quache giorno la sputtana su un blog? Da una persona così attenta alle regole mi sarei aspettato che avesse avvertit immediatamnte le autorità competenti. Ribadisco prima di fare lo scoop si informi, come ho fatto io, altrimenti sembrerbbe solo invidia e cattiveria.
Queste foto sono state scattate i primi giorni di Gennaio quindi fate un pò voi i conti…
Le autorità sono state allertate ancor prima che l’articolo venisse pubblicato ma come tutte le cose di questa bella Italia se non fai lo scoop non si muove niente (Striscia la notizia docet)!
Per tornare poi al discorso pulizia o no, dubbio o no, siete voi, utenti finali che avete il sacrosanto diritto ad esigere un prodotto di ottima qualità!
A me cose me ne può fregare visto che non ci metterò più piede.
Continuando con questa mentalità chiusa e bigotta dove pensate di andare, come pensate di migliorare… mai accontentarsi, mai gettare la spugna, MAI!!!
Riporto un msg anonimo che ho ricevuto in mail ieri dopo che è uscito l’articolo:
io non so se si parla dello stesso posto. una domencia mattina di periodo di pasqua andavo con mio figlio e mio marito a mondello e ci fermiamo a fare colazione al bar il primo a sinistra della piazza di mondello se non sbaglio è renato cazzo li ocnfondo sempre comunque è quello piu vicino al mare. una signora davanti al banco del caffe con a sinistra la cassa preparava una torta di compleanno di pasta di zucchero. ovviamente passando tuti da li x andare anche al cesso che si trova dopo il bancone del caffe, ho pensato che dei capelli e peli li lasciavano sicuro. mio figlio si è anche avvicinato e ha toccato il tavolino ma io l ho subito richiamato. ho commentato con mio marito “minkia che schifo” immagina cosa c’è in cucina. non vorrei dire di piu ma al bacone della pasticceria facevano colazione i vigili urbani….che cazzo vuoi denunciare in questa terra dove ci sono i figli e figliastri?
“Così, prima di prendere l’aereo, sono andata a Mondello per poterla conoscere di persona…” (cit.)
Ma allora perchè non l’ha fatto? 🙂
ahahahah
Non vedo il perchè di tanto accanimento… non capisco nulla di cake design ma apprezzo tutto ciò che è creativo e più volte mi sono soffermato li a chiedere informazioni.
Forse la nostra “amica forestiera” ignora che la Pasticciona delle torte ha anche un elegante punto vendita dove espone le sue tante creazioni e un po’ per attirare l’attenzione e farsi pubblicità, un po’ per necessità (dovendo sempre aggiornare la vetrina) lavora in pubblico alle sue torte finte e crea contatti e relazioni con la gente.
Mia figlia rimane sempre incantata.
La Sig.ra è gentilissima e adora i bambini.
Di qua a dimostrare poi che le stelline realizzate in pubblico siano quelle poste su una torta commestibile o una finta… beh spiegatemi voi come si fa, perchè io non saprei proprio riconoscerle.
@Ale’ credo tu abbia ragione “invidia e cattiveria” sono le parole chiave.
Fare foto alle spalle senza neanche informarsi è veramene un gesto meschino.
Per favore utilizziamo canali come Rosalio per parlare di cose serie, i resto postatelo su “uomini e donne” o Maria De Filippi.
la signora Giorgia è proprio agguerrita! non oso immaginare cosa avesse fatto se fosse andata dallo “spincionaro con la lapa” o dal “panellaro della cala”….keep calm e sii meno invidiosa che fa male!!
non capisco tanto accanimento. sia renato bar che la pasticciona delle torte sono noti a palermo per la serietà e la qualità del loro lavoro.perchè non prendersela invece con le tante signore che ,si sa,fanno i dolci in casa senza rispettare le normative igieniche e vendendole in nero,cioè non pagandoci le tasse?io non metto in dubbio che la pulizia delle cucine di suddette signore siano pulitissime,ma le leggi che regolano tali cose sono ben altre.e poi questo sito non è certo nato perchè la signora clara possa dare sfogo ai suoi problemi,questi vanno risolti in altre sedi!!! e sapete che vi dico? adesso esco,vedo da renato bar e vado a godere di una delle innumerevoli prelibatezze che vengono servite lì.quando ho ordinato torte alla pasticciona ho ricevuto ampi consensi dai miei ospiti e conosco e mi servo da anni da renato bar e adesso anche dalla sua gentile consorte.ma la signora che viene da roma,mi dispiace che quando viene a palermo viva male la sua divagazione…perchè non se ne va a godere del mare e del sole,o delle tante meraviglie che palermo offre,a seconda delle stagioni in cui viene?
stiamo veramente rasentando il ridicolo,ridicola la pseudo giorgia molino,che nn esiste. e ridicoli coloro che espromono giudizi inutili e vecchi come il cucco come per esempio il dire ancora sta cavolata che al sud è così,ecc ecc ecc. sarebbe meglio assumersi le proprie responsabilità con nome e cognome autentici e dire la propria per scambiarsi opinioni.Evidentemete ma molto evidentemente la signora (?) in questione è solo una che non fa nulla di importante nella sua vita se nn morire dall’ invidia e creare solo confusione! io ho già mandato un messaggio privato alle signora (?) al quale nn ha avuto lo stesso coraggio di rispondere. allora mi preme qui dire che LA SIGNORA VALERIA PAGANO E’ UNA GRANDE PROFESSIONISTA seria e delicata e soprattutto accorta,la conosciamo in molti e la stimiamo per quella che è,Inutile ribadire il fatto che quelle foto nn dicano nulla perchè se la signora (?) avesse fotograto tutto, questa oliviero toscani dei poveri avrebbe visto il cartello a scopo dimostrativo che staziona su quel tavolo da sempre.Ma è evidente che il motivo sia un altro, Con la serietà che mi contraddistingue vorrei dire e ricordare a tutti delle parole tipo privacy tipo diffamazione contemplate nella nostra giurisprudenza. E se la signora(?) avesse qualche vuoto di memoria penso io a rammentarle qualche cosa…..pasticcionando con affetto ROSI
Ed infatti, una recente sentenza del Tribunale di Monza, ovvero la sentenza n. 770 del 2 marzo 2010, afferma che: “ogni utente di social network (nel caso di specie di “facebook”) che sia destinatario di un messaggio lesivo della propria reputazione, dell’onore e del decoro, ha diritto al risarcimento del danno morale o non patrimoniale, ovviamente da porre a carico dell’autore del messaggio medesimo
Ebbene, cerchiamo di comprenderli insieme: la diffamazione è prevista dall’art. 595 del codice penale che afferma che chiunque comunicando con più persone offende l’altrui reputazione è punito con la reclusione fino ad un anno o con una multa. Ed in virtù del terzo comma dello stesso articolo la diffamazione “online” è una circostanza aggravante del reato poichè realizzato tramite lo strumento di internet, da sempre qualificato come “un mezzo pubblico” in quanto, per sua stessa natura, idoneo e sufficiente a trasmettere, a più soggetti, un determinato messaggio diffamatorio.
Ma, perchè il reato di “diffamazione on-line” si realizzi, è richiesta la presenza necessaria e contemporanea dei seguenti elementi:
1) l’offesa alla reputazione di un soggetto determinato o determinabile: Si parla di “reputazione” per indicare quella stima di cui ogni individuo gode, all’interno di una determinata società, per le caratteristiche che gli sono proprie. Perché si abbia “una lesione di questa stima” sono necessarie espressioni di fatto non vere, offensive, denigratorie o sarcasticamente dubitative se, per il modo con cui sono dette, fanno sorgere nel lettore un plausibile convincimento sulla effettiva corrispondenza a verità dei fatti (falsi) narrati.
La vittima oggetto della diffamazione deve, ovviamente, essere una persona determinata o facilmente determinabile in quanto l’individuazione dell’effettivo destinatario dell’offesa è condizione essenziale ed imprescindibile per attribuire, all’offesa, una rilevanza giuridico-penale.
2) la comunicazione di tale messaggio a più persone: La diffamazione è un reato istantaneo che si consuma con la comunicazione di un determinato messaggio a più persone. Trattandosi, di una tipologia di reato consumato via internet e, quindi, nella maggior parte dei casi, attraverso “un forum di discussione”, tale elemento si realizza con il “postare” il proprio messaggio trovando la sua consumazione nell’esatto momento in cui i terzi (che lo leggono) percepiscono l’espressione ingiuriosa o, nel caso in cui le frasi o le immagini lesive siano state immesse sul web, nell’esatto momento in cui il collegamento viene attivato
E’ facile ipotizzare, dunque, come la presenza simultanea di questi 3 elementi possano far indagare un utilizzatore di facebook per il reato di diffamazione aggravata, per il qual delitto, vi ricordo, sono previste dal codice penale pene che possono arrivare fino a tre anni di reclusione, con possibili risarcimenti dei danni, in sede civile, da migliaia di euro.
Giorgia Molino,
so cucinare bene ma non sono un esperto di decorazione di torte.
La verità, amarissima o dolcissima, come preferisci è una: noi del sud, se la torta è bella (e buona) ci curiamo poco del contesto asettico in cui viene preparata.
Sarà perchè abbiamo più anticorpi, sarà perchè siamo superficiali … io ad esempio ho un magnifico ricordo delle pizzette prodotte e consumate in una stamberga che avrebbe fatto venire i crampi allo stomaco a qualsiasi funzionario europeo, non parliamo proprio di ISO et similia… erano buonissime, nonostante la faccia e le mani di chi le faceva.
In molte altre occasioni ho invece mangiato cose insipide e malfatte, in ambienti che parevano cape canaveral. O sale della Intel.
Mio nonno, luminare medico, usava su di sè aspirine che un altro pò venivano dalle scorte della seconda guerra mondiale. E funzionavano… perchè non credeva alle scadenze di molti medicinali, se ben conservati…
Viviamo di troppe fole, almeno così la pensiamo in tanti al Sud… anzi, in Italia, spesso.
Pertanto non ritengo nè la cuoca diffamata nè la Molino diffamante… si tratta di scuole di pensiero diverse che trovano una convivenza agevole nell’acquistare o meno le torte della signora. E soprattutto nel mangiarle e gradirle, o meno.
Io le mangerei. E avessi un figlio, che non ho, le darei pure a lui.
Saluti illegali.
Grazie Sig. Abate… Accetto di buon grado il suo pensiero ma non lo condivido mi spiace!
Alla Sig.ra Rosi dico che non le ho risposto solo perché penso che lei sia una grande ignorante in materia, non é una specialista del settore e quindi la sue fandonie non hanno voce in capitolo.
Per quanto riguarda la denuncia che si proceda pure vediamo chi ha di più da perdere!
Con questo vi lascio cari amici Palermitani… Tutte queste polemiche mi hanno scocciato.
Questo mio articolo era nato solo per portarvi a conoscenza di una realtà che in altre città sarebbe stata subito condannata con una bella multa! Niente di più ed invece voi ne state già facendo un caso penale, per fortuna non è morto ancora nessuno!
È proprio vero quello che si dice su di voi… Tanti cari saluti!
Si. E’ tutto vero. Pur non essendo io palermitano. E nemmeno nativo siciliano.
Da arabo normanno di schiatta millenaria devo però farle presente che mi vergogno ben di più della frequente inaccessibilità della Cappella Palatina, stupor mundi… e della perenne chiusura della chiesa del santo Cataldo, voluta dal grande Giorgio Antiocheno.
Piuttosto che dalle ridotte condizioni igieniche in cui si approntano le torte.
Ringrazi il cielo che qui non si facciano multe per quisquilie simili. Abbiamo altro a che pensare.
Io, poi, di multe “belle” non ne conosco. Solo brutte, anzi bruttissime.
Sulle denunce non abbia tema, è una nostra passione quella dei tribunali… lo facciamo per sport, per socializzare e risparmiare sugli psicanalisti.
Temo peraltro che, come avrà letto nel post dedicato al cane, dal suo punto di vista le aule di Palermo saranno ancora meno igieniche delle torte.
Le suggerisco di fermarsi nei suoi viaggi al massimo a Pescara.
Anzi, salga su verso l’Austria. Lì se c’è un capello in cucina disinfettano l’isolato. E multano tutti i presenti, pure il postino che passasse lì per caso…
Ma si accontenti della sacher, dello strudel e delle mucche… e non cerchi più sfinciuni, cassate e mar mediterroneo … pardon mediterraneo.
Bacio le mani a vossia.
Rosi, anche lei… non ecceda su… è vero che è la nostra passione, il diritto (e soprattutto il rovescio), è vero che nei tribunali tutti si sentono a casa, pure i cani 🙂 … ma arrivare alla Cassazione e ad Ulpiano per na’ torta da esibizione, all’uso nostro, magari un pò pasticcione (nomen omen) …
Lasciamo che la Molino eserciti la sua sanzione sociale, mentre noi ci mangiamo le torte, da veri cannaruti…
Meno cassazioni, più cassate!!!
Dolci saluti .)
Io spero solo che ‘sta Giorgia Molino sia signorina. In caso contrario, esprimo profondo rispetto e sentita vicinanza al marito: forza e coraggio, non mollare (o anche sì)!
signora(?) molino sarò ignorante in materia di torte,ma abbastanza istruita sull uso improprio delle parole o pseudo tali. anzi le dirò che lei è un fantasma e che se veramente doveva aprire gli occhi su questa “ENORME TRAGEDIA” che si è inventata l avrebbe dovuto fare mettendoci la faccia e il sue vere generalità. e le dico inoltre che l ‘unica ignorante in materia giuridica è lei,in quanto ha diffamato una persona,si è inventata una storiella, ma soprattutto ha pubblicato una foto di una minore senza alcun consenso.ed ancora con queste velate frasi mi dica anzi CI DICA CARA SIGNORA(?) molinetto cosa si dice su di noi?????
mi dispiace Abate di Theleme ma nn sarà lasciato nulla al caso in quanto la signora(?) ha approfittato di una persona per bene per esternare a questo punto credo le sue repressioni. nn è leale e neanche serio fare ciò che credeva la signora (?). in maniera premeditata e subdola è entrata al RENATO BAR DI MONDELLO e con la sua scarsa macchinetta o iphone di seconda mano scattava foto omettendo il cartello che esiste da sempre con la scritta a scopo dimostrativo. questa è pura mancanza di serietà.e siccome nessuno si può permettere di emettere sentenze su chi lavora onestamente e millantare fesserie credo sia giusto interpellare la competenza…….ha ragione Abate meno cazzate e più cassazioni…….ROSI
… e sia… si vada sino alle alte corti…
anzi propongo che Giorgia Molino, se trovata colpevole, sia rinchiusa nella casetta di pan di zucchero con Hansel e Gretel!
I commenti a questo post sono l’esempio di tutto ciò che c’è di sbagliato nella mentalità siciliana. Invece di ringraziare la Molino per avere evidenziato una situazione pericolosa e illegale ci si arrampica sugli specchi o si accusa di invidia e cattiveria. I peggiori sono quelli che dicono essenzialmente “siamo luridi e fieri di esserlo, semù i megghiu”. In qualunque altra città del mondo civile avrebbero ringraziato la Molino e multato la pasticcera.
Aspettate solo che qualcuno si becchi l’epatite o il morbo di Chron, poi ne riparlerete.
Questo articolo mi ha fatto venire in mente i lapini dei panellari…….
Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti e a rimanere in tema. Il blog è aperto ai contributi di tutti. Grazie.
“È proprio vero quello che si dice su di voi… “: credo Rosalio si riferisca a questa frase quando dice di essere rispettosi.
PS: Rosaliu’, ma runni ‘a isti a’ttruvari a chista?
epatite morbo di Chron!!!!!!!!!!!!!!!ahhhahhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa———————- non credo che “semui megghiu” ma c è di peggio e come si opera si giudica
Io invece multerei la Molino e ringrazierei la pasticcera, che ancora sta a fare le decorazioni delle torte a Palemmo e non se ne va ad Aosta… 🙂 Dove la nostra creatività se non altro la pagano salata. Anzi, dolce, stando all’argomento.
E’ evidente che io stia facendo ironia.
Di certo tutto questo scandalizzarsi per una torta confezionata a scopo dimostrativo, e magari poi mangiata perchè così è capitato, non si adatta all’elasticità mentale con cui si devono affrontano i viaggi, in specie nelle metropoli del mediterraneo.
Auspicare un miglioramento complessivo dell’igiene in tutta Italia, in specie nel sud, è cosa positiva.
Ma non si è mai visto uno standard elevatissimo in città dove si gira abitualmente in 3 e persino 4 sul “motore”, in cui i turisti si perdono per carenza di indicazioni, in cui tutti fanno quel che gli passa per la capa e i vigili guardano per aria…
Questo detto, la bellezza di Palermo è straordinaria, la maestosità del suo centro storico, pur se sfondato, unica al mondo…
Quindi una cosa è far notare, con garbo, che un fatto ci ha meravigliato e avrebbe potuto esser meglio… una cosa è il tono scandalizzato, il desiderio di multe… con le multe ci facciamo davvero poco, è problema sociale e di mentalità.
Nella mia città la migliore ristorazione sulla spiaggia la fa un capannino di malavita. E’ efficiente, ecocompatibile (fatto di pale e legna di risulta), dura tutto il giorno fino a sera, tutto è fresco e costa poco e sono gentili, nei loro limiti.
Se vai nelle spiagge VIP, dove ho anche abbonamento, sei immerso nel cemento, sono lenti, incapaci, presuntuosi, tutto è pessimo e costa caro.
Il sud è anche questo.
Speriamo che migliori, ma intanto proviamo almeno a non agitarci troppo per ciò che è risaputo, a non drammatizzare le piccole avversità (magari concentrandoci su quelle davvero grosse) e ad apprezzare quel che di buono possiamo trovare, senza stare a fingere di essere la Svezia.
Dove tutto è pulito ma i dolci, per tanti motivi, son pochi e fanno abbastanza pena.
Saluti.
(fatto di palme e legna etc…) – scusate
C’è del marcio in Danimarca o in Sicilia? penso che il nostro orgoglio del lurido dovrebbe essere un po’ ridimensionato, come dovrebbe essere ridimensionato l’uso dei cellulari come fotocam. Si possono prendere abbagli e non di flesh. Non so nulla sulla pasticciona e le condizioni igieniche, ma so che non possono essere pubblicate foto di minori.
Signora Molino comprendo bene il suo spirito e il suo messaggio, però a volta presi dalla voglia di denunciare si può ricadere nelle denuncie.
Insomma più cassate e meno cazzate!
Qua si ride, si scherza e si trolleggia, ma la situazione è grave. Ci ho lavorato in alcuni dei “laboratori” dove fanno il kebap, vi assicuro che il fighettume del locale non vi dice niente riguardo alle condizioni igenico sanitarie di cucina e laboratorio. E’solo questione di fortuna se non si è ancora verificata un’epidemia di quelle brutte.
PS: Qualunque cosa succeda, non mangiate MAI, MAI, MAI un’insalata o una macedonia. Solo cibo cotto, per carità.
Fabio G. mi riferisco a ogni commento di quel tipo, non credo di avere necessità di un interpretazione o di un interprete ufficiale.
Pablo riteniamo di non avere violato alcuna legge con la pubblicazione di questo post e della foto.
Saluti.