Sicilia Futuro: da spreco a nuova opportunità?
Il tema dei fondi europei è, fortunatamente, tornato alla ribalta nazionale grazie a quello che è stato, a mio parere, il miglior ministro del governo Monti (e uno dei migliori ministri delle ultime decadi), il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca. Ho già avuto modo di scrivere dell’importanza dei fondi europei per la Sicilia e dello spreco che se ne è fatto negli ultimi 10/12 anni. Vorrei, oggi, condividere una piccola storia, che narra di spreco ma anche di una certa, nuova, attenzione e una (flebile) speranza.
Qualche settimana fa ho scritto dell’operazione Sicilia Futuro, una misura del dipartimento regionale alla Formazione che dovrebbe finanziare attività formative, stage, tirocini, periodi di ricerca per giovani siciliani fuori dalla Sicilia. La presenza di enormi criticità nel primo bando pubblicato, insieme al complessivo ritardo dell’operazione, stanno mettendo in serio pericolo la possibilità di un impegno totale ed efficace di circa 40 milioni di euro.
Sono stato contattato, pochi giorni dopo, da un collaboratore della nuova assessore alla Formazione, la giovane Nelli Scilabra, che aveva letto su twitter del mio pezzo. Mi è stato confermato che la nuova amministrazione ha forti dubbi sul modo in cui la operazione sta andando avanti, invitandomi a partecipare alla discussione per comprendere se sia possibile recuperare il tempo perduto. Ho subito sottolineato le criticità che avevo identificato e, in un nuovo post, ho invitato gli interessati e i competenti a contribuire con delle idee. Ho ricevuto un paio di contributi (nei commenti del post) e ho inoltrato, nuovamente via twitter, la conversazione all’assessore.
La collega e amica Licia Giacopelli – che ha già contribuito alla discussione – ha intercettato l’assessore qualche giorno fa in occasione di un incontro pubblico. La buona notizia è che le nostre indicazioni sono arrivate a destinazione e che si sta lavorando affinché, nel prossimo bando, le criticità siano superate.
Qualche considerazione.
- Chi avesse avuto la pazienza di andare a leggere i due post e i commenti, avrà un’idea più chiara di cosa si intenda quando si parla dello “spreco” di fondi europei che è stato fatto dai governi Cuffaro e Lombardo: parliamo di incompetenza e approssimazione senza timore di smentita; qui e lì i malpensanti intravvederebbero anche una “puzza” di interessi non esattamente trasparenti (ma a proposito ben più consistenti prove vengono dalle recenti notizie sui fondi di sviluppo territoriale affidati con il POR 2000-2006).
- La nuova amministrazione sembra avere un approccio differente, almeno. Nonostante io stesso sia parecchio critico sulla composizione di questa giunta (indirettamente, anche su questo blog), qualcosa sembra essere diverso. Se non nelle competenze, almeno nella capacità di ascolto. Almeno nelle intenzioni.
- Tocca, quindi, a noi tutti che ci diciamo interessati al futuro della nostra terra stare addosso ai nuovi arrivati. Interrogarli, pressarli, controllarli. In altre parole, questa odierna apertura deve divenire plauso se le promesse diverranno fatti (lo vedremo fra poche settimane alla pubblicazione dei nuovi bandi) o stroncatura se saranno disilluse.
- Gli strumenti che abbiamo, oggi, permettono a chiunque abbia un po’ di tempo e un accesso ad internet, di scoprire, di verificare, di comunicare. Anche a me che, da Lisbona, posso occuparmi di fondi europei in Sicilia. Credo che, oltre che un’opportunità, ci venga un dovere nuovo: proprio quello del controllo, della critica, della proposta. Era (almeno doveva essere) un diritto, diviene un “dovere”, civico se non altro.
Non avrei parlato di spreco prima, non parlerei di “nuova opportunità” adesso. Sono abbastanza scettico che l’amministrazione possa cambiare radicalmente le criticità vere del bando, ma staremo a vedere. Non voglio essere disfattista e prima di lamentarmi cercherò di mettere mano il prima possibile alla (corposa) relazione che ho in mente per l’assessore.
La cosa peraltro dimostra come il Cv non sia tutto. E se uno ha in testa il bene comune la media a giurisprudenza non conta…
Ringrazio Simone ancora una volta per avere portato avanti questa iniziativa che supera l’informazione/denuncia per diventare partecipazione. L’assessore Scilabra ci ha ricordato, come spesso dice anche lo stesso Presidente Crocetta, che questa giunta non vuole essere lasciata sola, chiedono che i cittadini sostengano, indirizzino e controllino il loro operato. Ed è da cittadini e non da potenziali beneficiari di quelle misure, che abbiamo deciso di aprire la questione Sicilia Futuro e portarla a conoscenza di un pubblico più vasto. Perchè di opportunità sprecate non ne possiamo più, di soldi che tornano indietro per incompetenza, pigrizia, disfunzioni, lentezze non ne possiamo più e non possiamo più permettercelo. Ma oltre la retorica, sempre troppo facile, io vorrei fare due domanda e spero che qualcuno mi risponda…
L’organismo Intermedio (O.I.) Sicilia Futuro ha stipulato un contratto con la Regione per la gestione di questi fondi. Sull’importo del contratto abbiamo già avuto modo di esprimerci.
La prima cosa che vorrei sapere e se il contratto prevede il raggiungimento di obbiettivi di spesa. E quali sono i provvedimenti per un O.I. che,ad oggi, sulla prima misura, ha speso… diciamo il 15%?
La seconda domanda è se l’illustre O.I. non è soggetto a valutazione e se questa non debba includere il grado di soddisfazione degli utenti/beneficiari in termini di assistenza ricevuta dall’help desk? e dal numero verde? Il servizio di front-office non è valutabile, perchè quello non è previsto!
E si potrebbe chiedere anche ai beneficiari il loro grado di soddisfazione complessiva sulla misura? Se gli ha permesso di accedere alla migliore delle opportunità formative? O, se per caso, i vincoli del bando li hanno costretti a ridurre le loro ambizioni e ripiegare su altro?
Un’ultima cosa che mi sta a cuore e non solo a me e si chiama OPEN DATA! Perchè non si rendono pubblici tutti i dati? Numero di domande presentate, settore disciplinare, importi richiesti, COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI DI VALUTAZIONE?
Sono perfettamente d’accordo con il commento di Licia ed anche io sono desideroso di sapere se l’O.I. non sia soggetto ad alcuna valutazione o controllo. Per capire come lavorano basterebbe che qualcuno dell’assessorato provasse a richiedere assistenza, sia attraverso il numero verde che mediante email fingendosi un utente o beneficiario. L’unica risposta che sono in grado di darti è quella di leggerti le FAQ del loro sito. Quanto all’help desk a me non mi hanno nemmeno risposto.
[…] dibattito su Sicilia Futuro continua. Ci ho messo un po’, ma alla fine ho scritto un pezzo su Rosalio, riassumendo quel che è successo ed integrando con le ultime novità […]
Grazie a tutti, innanzitutto.
Daniele, non mi sembra che vi sia dubbio sul fatto che la prima finestra abbia costituito uno spreco di tempo (e quindi, probabilmente di denaro) perché hanno impegnato nemmeno un terzo dei fondi previsti e la seconda non differirà, realisticamente. Sulla speranza, nel mio scetticismo costituente, ho riscontrato una attenzione nuova, e aspetto di vedere se ci sono le competenze per rimediare (e qui sta il mio dubbio che, ahimé, ha anche a che fare col CV).
Credo che l’unica soluzione sarebbe la rottura del contratto con l’O.I. in autotutela (e poi causa per recuperare l’anticipo dato) e l’affidamento dei prossimi fondi con bandi interni (perché le competenze che servono sono abbondantemente disponibili all’interno dell’assessorato). Altrimenti la vedo nera, ma aspettiamo e diremo.
[…] Mi giungono (cattive) nuove sulla operazione Sicilia Futuro (per chi non avesse seguito, ne ho scritto e se ne è parlato nei commenti qui, qui e qui). […]
[…] Detto questo, ho perso la speranza che l’assessore Scilabra dia una risposta a queste persone, a questi ragazzi siciliani cui è stata promessa una carta per il futuro e che stanno, invece, combattendo tra inefficienze, ritardi e salassi fiscali. Quanto sembrano lontani i tempi in cui l’assessore sembrava disposto ad ascoltare (e quanto fesso si sente il sottoscritto per averci creduto!). […]
[…] Non posso che aprire una nuova finestra di “credito” (o speranza) all’assessore, come facevo un anno fa. […]