Pur avendo decisamente altre priorità per la città rispetto e apprezzo un video di Pietro Falanga postato già da un po’ su YouTube sul Palermo. Forza Palermo!
in questo video si parla di passione. ma cosa è la passione?
si può avere passione per un hobby: costruire modellini di treni, far volare aquiloni, collezionare francobolli, e così via. un qualcosa la cui riuscita dipenda dalla dedizione che si applica, ed il godimento sia quindi proporzionale. si presume quindi un ruolo attivo nell’esercizio di questa passione.
oppure, potrebbero esistere passioni passive: preferire cinema di tarantino, assistere alle opere di wagner, ammirare i quadri di modigliani, e così via. il godimento deriverebbe dall’apprezzare il genio altrui.
ma il calcio può essere considerata una passione?
questi ‘palermitani’ di cosa hanno passione? del colore? quindi basta vestirsi di rosa e girare per la città per aver riconosciuta una patente di ammirazione?
hanno passione per una squadra? 11 persone (in campo) più vari panchinari che a rotazione nel giro di 2-3 anni saranno in squadre diverse, senza contare le cessioni a metà stagione, nuovi arrivi e partenze. gente pagata e quindi tenuta insieme solo per denaro. ha sicuramente più senso tifare la ‘squadra’ di architetti che disegna un palazzo, o la ‘squadra’ di ingegneri che progettano i prossimi computer apple: sempre gente tenuta insieme da soldi ma con un obiettivo comune. quale obiettivo hanno i giocatori di calcio se non quello di ottenere il miglior contratto possibile?
è una passione per il bel gioco? giocatori che cadono per terra senza dignità o vergogna di simulare, oppure altri arrecare seri infortuni agli avversari e poi alzare le braccia quasi a dire: “non ho fatto niente”. ci prendono per idioti? con 20 telecamere intorno al campo non pensi che vedremo il tuo intervento da dietro da kamikaze? una passione per la presa in giro quindi. senza contare gli arbitri corrotti o chiusi negli spogliatoi, o l’assenza della tecnologia nell’applicazione delle regole. come si fa ad avere passione per un ‘gioco’ palesemente non equo?
è una passione per il rito del tifo? ma secondo quale logica dei professionisti possono avere giovamento da 10.000 persone che urlano intorno? la mente di un vero atleta è sconnessa dalla realtà che noi percepiamo, sono allevati sin dall’età di 7 anni a fare una ed una sola cosa, non importa cosa esista intorno. il calciatore è così specializzato nel proprio ruolo che basta spostarlo di soli 4 metri dalla sua solita posizione che diventa incapace di giocare: sono ‘macchine’. 10.000 persone che urlano allo stadio hanno nella mente di un calciatore lo stesso effetto di un colpo di tosse in ultima fila di uno spettatore nei confronti del primo violino dell’orchestra. quindi il vostro tifo è inutile.
palermo è satura oltre ogni limite di questi tifosi per cui esiste solo il palermo, la cui mente è ottenebrata e plagiata.
lo spreco di tempo che dedicano a questa stronzata potrebbe essere impiegato ad andare con la fidanzata ad una mostra, a seguire un corso di fotografica, a fare vero sport, e così via. le intere giornate perse a leggere la pagina del calcio del giornale di sicilia e discutere a lavoro sulle probabili formazioni potrebbero essere impegnate invece a discutere su cosa avviene nel mondo, e sul perché il palermitano medio si senta di vivere al centro dell’universo mentre invece vive nel buco del culo della civiltà.
il palermo calcio DEVE andare in serie B, DEVE andare in serie C1 e scomparire da questa città. forse, allora, potrà scomparire anche dalla mente dei palermitani per far spazio a qualcosa di migliore.
Tony, fermo restando la libertà di ognuno di avere una scala di priorità, non sono d’accordo sul concetto, se si intende che l’evento sportivo, soprattutto il calcio com’è inteso e vissuto oggi, non è prioritario. Per gli aspetti sociali, d’immagine, economici, che veicola. Ovviamente anche la passione che eccita e produce belle energie, perché un uomo senza passioni è paragonabile a un “balatone”, anzi, il balatone è più utile. Musica, arte in genere, letteratura e studi in genere, Mozart, Vivaldi, Fellini, Renoir, il Palermo, il rosanero, la Favorita e tutte le emozioni colori suoni che contiene come un rito tribale, l’avvicinamento all’evento; unico denominatore: la passione, nessuna priorità. Per l’immagine, si tratta dell’evento positivo per la città in questi ultimi anni di decadenza, oltre ad essere una delle poche realtà economiche funzionanti nella città, e forse l’unico elemento di riconoscibilità identitaria, senso di appartenenza, elementi molto scarsi o totalmente assenti nel resto della vita sociale, in una città dall’identità sconvolta da millenni di storia avversa, fatta di dominazioni, imposizioni, truffe materiali e morali, identità compresa (da stranieri, ma anche, e recentemente soprattutto, dai locali, quando sono stati complici degli stranieri, ma anche di loro volontà perversa)
TRANNE PER I CRETINI… vigliacchi, dietro i computer, oltre che ignorantoni, che non capiscono un caz;zo di quello che leggono. Cafoni, sudditi. D’altronde è a Palermo che sono stati inventati “i corvi”, gli omertosi, gli spioni anonimi. Abbi almeno un po’ di coraggio, scemo.
Personalmente non posso definirmi una tifosa sfegatata del Palermo però non sono d’accordo con chi augura la serie B, addirittura la C 1 al Palermo. Obiettivamente parlando è vero, la città potrebbe poggiare su altri eventi culturali che non sono sfruttati a dovere, però non vedo perché privare i tifosi della loro squadra di calcio se è una passione così importante per loro. Il fatto che si dovrebbe dare più spazio al confronto civico sui problemi della città, alle mostre, al turismo è logico e legittimo ma una cosa non esclude necessariamente l ‘altra secondo me. Come ho detto non sono una tifosa sfegatata del Palermo, piuttosto una simpatizzante diciamo però l’ho osservato, ho ascoltato i pareri di amici e parenti tifosi ed ecco cosa ne penso: per risollevare le sorti del Palermo secondo me si dovrebbe adoperare la strategia di puntare su giovani talenti siciliani, magari presi da qualche squadra locale, dove ci sono sicuramente tanti ragazzi con la passione vera del pallone che hanno davvero voglia di giocare onestamente, invece di buttare miliardi sul calciatore famoso di turno che va via appena sente il fruscìo di banconote infischiandosene della squadra che poco prima diceva di adorare. Inoltre dovrebbero finirla di prendere allenatori che vanno cacciati dopo una sconfitta, non si può pensare di vincere sempre e la squadra deve poter instaurare un rapporto col mister, non può continuare a conoscere un allenatore a partita! In conclusione credo che il responsabile dell’attuale situazione del Palermo calcio sia uno e soltanto uno: Zamparini. Ecco, io lo esonererei solo per il piacere di fargli provare cosa si sente a venire esonerati…
Ma non sarebbe sufficiente dire: a me il calcio non interessa? Questi trattati di sociologia non li capisco proprio; lo sappiamo benissimo che affoghiamo nei nostri problemi, io ad esempio non lavoro da sei mesi, ma che volete fare? ci volete togliere pure quelle due ore di illusione, di provare una piccola gioia estemporanea? di poter essere orgogliosi di avere Miccoli in squadra?
Gestire una squadra e’ una questione psicologica.
Quando la squadra perde ripetutamente si rompe l’incantesimo tra allenatore e giocatori ,tra allenatore e presidente.
Non rimane che l’esonero,
succede in tutte le squadre.
in questo video si parla di passione. ma cosa è la passione?
si può avere passione per un hobby: costruire modellini di treni, far volare aquiloni, collezionare francobolli, e così via. un qualcosa la cui riuscita dipenda dalla dedizione che si applica, ed il godimento sia quindi proporzionale. si presume quindi un ruolo attivo nell’esercizio di questa passione.
oppure, potrebbero esistere passioni passive: preferire cinema di tarantino, assistere alle opere di wagner, ammirare i quadri di modigliani, e così via. il godimento deriverebbe dall’apprezzare il genio altrui.
ma il calcio può essere considerata una passione?
questi ‘palermitani’ di cosa hanno passione? del colore? quindi basta vestirsi di rosa e girare per la città per aver riconosciuta una patente di ammirazione?
hanno passione per una squadra? 11 persone (in campo) più vari panchinari che a rotazione nel giro di 2-3 anni saranno in squadre diverse, senza contare le cessioni a metà stagione, nuovi arrivi e partenze. gente pagata e quindi tenuta insieme solo per denaro. ha sicuramente più senso tifare la ‘squadra’ di architetti che disegna un palazzo, o la ‘squadra’ di ingegneri che progettano i prossimi computer apple: sempre gente tenuta insieme da soldi ma con un obiettivo comune. quale obiettivo hanno i giocatori di calcio se non quello di ottenere il miglior contratto possibile?
è una passione per il bel gioco? giocatori che cadono per terra senza dignità o vergogna di simulare, oppure altri arrecare seri infortuni agli avversari e poi alzare le braccia quasi a dire: “non ho fatto niente”. ci prendono per idioti? con 20 telecamere intorno al campo non pensi che vedremo il tuo intervento da dietro da kamikaze? una passione per la presa in giro quindi. senza contare gli arbitri corrotti o chiusi negli spogliatoi, o l’assenza della tecnologia nell’applicazione delle regole. come si fa ad avere passione per un ‘gioco’ palesemente non equo?
è una passione per il rito del tifo? ma secondo quale logica dei professionisti possono avere giovamento da 10.000 persone che urlano intorno? la mente di un vero atleta è sconnessa dalla realtà che noi percepiamo, sono allevati sin dall’età di 7 anni a fare una ed una sola cosa, non importa cosa esista intorno. il calciatore è così specializzato nel proprio ruolo che basta spostarlo di soli 4 metri dalla sua solita posizione che diventa incapace di giocare: sono ‘macchine’. 10.000 persone che urlano allo stadio hanno nella mente di un calciatore lo stesso effetto di un colpo di tosse in ultima fila di uno spettatore nei confronti del primo violino dell’orchestra. quindi il vostro tifo è inutile.
palermo è satura oltre ogni limite di questi tifosi per cui esiste solo il palermo, la cui mente è ottenebrata e plagiata.
lo spreco di tempo che dedicano a questa stronzata potrebbe essere impiegato ad andare con la fidanzata ad una mostra, a seguire un corso di fotografica, a fare vero sport, e così via. le intere giornate perse a leggere la pagina del calcio del giornale di sicilia e discutere a lavoro sulle probabili formazioni potrebbero essere impegnate invece a discutere su cosa avviene nel mondo, e sul perché il palermitano medio si senta di vivere al centro dell’universo mentre invece vive nel buco del culo della civiltà.
il palermo calcio DEVE andare in serie B, DEVE andare in serie C1 e scomparire da questa città. forse, allora, potrà scomparire anche dalla mente dei palermitani per far spazio a qualcosa di migliore.
Tony, fermo restando la libertà di ognuno di avere una scala di priorità, non sono d’accordo sul concetto, se si intende che l’evento sportivo, soprattutto il calcio com’è inteso e vissuto oggi, non è prioritario. Per gli aspetti sociali, d’immagine, economici, che veicola. Ovviamente anche la passione che eccita e produce belle energie, perché un uomo senza passioni è paragonabile a un “balatone”, anzi, il balatone è più utile. Musica, arte in genere, letteratura e studi in genere, Mozart, Vivaldi, Fellini, Renoir, il Palermo, il rosanero, la Favorita e tutte le emozioni colori suoni che contiene come un rito tribale, l’avvicinamento all’evento; unico denominatore: la passione, nessuna priorità. Per l’immagine, si tratta dell’evento positivo per la città in questi ultimi anni di decadenza, oltre ad essere una delle poche realtà economiche funzionanti nella città, e forse l’unico elemento di riconoscibilità identitaria, senso di appartenenza, elementi molto scarsi o totalmente assenti nel resto della vita sociale, in una città dall’identità sconvolta da millenni di storia avversa, fatta di dominazioni, imposizioni, truffe materiali e morali, identità compresa (da stranieri, ma anche, e recentemente soprattutto, dai locali, quando sono stati complici degli stranieri, ma anche di loro volontà perversa)
“forse l’unico elemento di riconoscibilità identitaria”
Non era la stigghiualaaaa?
Ma va a spolpare una susina… vai.
TRANNE PER I CRETINI… vigliacchi, dietro i computer, oltre che ignorantoni, che non capiscono un caz;zo di quello che leggono. Cafoni, sudditi. D’altronde è a Palermo che sono stati inventati “i corvi”, gli omertosi, gli spioni anonimi. Abbi almeno un po’ di coraggio, scemo.
Ok mi hai convinto, vada per la pesca.
Va, spolpa una pesca e poi torna
Solo su Rosalio, possiedi un tuo momento 😎
Personalmente non posso definirmi una tifosa sfegatata del Palermo però non sono d’accordo con chi augura la serie B, addirittura la C 1 al Palermo. Obiettivamente parlando è vero, la città potrebbe poggiare su altri eventi culturali che non sono sfruttati a dovere, però non vedo perché privare i tifosi della loro squadra di calcio se è una passione così importante per loro. Il fatto che si dovrebbe dare più spazio al confronto civico sui problemi della città, alle mostre, al turismo è logico e legittimo ma una cosa non esclude necessariamente l ‘altra secondo me. Come ho detto non sono una tifosa sfegatata del Palermo, piuttosto una simpatizzante diciamo però l’ho osservato, ho ascoltato i pareri di amici e parenti tifosi ed ecco cosa ne penso: per risollevare le sorti del Palermo secondo me si dovrebbe adoperare la strategia di puntare su giovani talenti siciliani, magari presi da qualche squadra locale, dove ci sono sicuramente tanti ragazzi con la passione vera del pallone che hanno davvero voglia di giocare onestamente, invece di buttare miliardi sul calciatore famoso di turno che va via appena sente il fruscìo di banconote infischiandosene della squadra che poco prima diceva di adorare. Inoltre dovrebbero finirla di prendere allenatori che vanno cacciati dopo una sconfitta, non si può pensare di vincere sempre e la squadra deve poter instaurare un rapporto col mister, non può continuare a conoscere un allenatore a partita! In conclusione credo che il responsabile dell’attuale situazione del Palermo calcio sia uno e soltanto uno: Zamparini. Ecco, io lo esonererei solo per il piacere di fargli provare cosa si sente a venire esonerati…
Ma non sarebbe sufficiente dire: a me il calcio non interessa? Questi trattati di sociologia non li capisco proprio; lo sappiamo benissimo che affoghiamo nei nostri problemi, io ad esempio non lavoro da sei mesi, ma che volete fare? ci volete togliere pure quelle due ore di illusione, di provare una piccola gioia estemporanea? di poter essere orgogliosi di avere Miccoli in squadra?
Per me il Palermo non sarà tutto… Però… cavolo .. .Però è il PALERMO.
Ci salveremo!!!peggio di così non si poteva fare…adesso stiamo uniti alla squadra e teniamoci la tanto sudata serie A!!!
Gestire una squadra e’ una questione psicologica.
Quando la squadra perde ripetutamente si rompe l’incantesimo tra allenatore e giocatori ,tra allenatore e presidente.
Non rimane che l’esonero,
succede in tutte le squadre.
Liberamente parafrasando Franceso Guccini.
…ovvio il medico dice sei depresso, nemmeno alla tastiera, possiedi un tuo momento…
Ok ok ti piacciono i caki. Vai, trova un cako e spolpalo. Ma decidi, stiamo esaurendo il range di frutta esistente a queste latitudini. 😎
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori e vi ricordo che questa non è una chat né la scuola elementare. Grazie.