Condominio Italia
Siamo nell’immediato dopoguerra, tra macerie e tanta voglia di fare, quando si costruisce con tanto entusiasmo un palazzone di nuova concezione che occupa un pezzo di un grande e irregolare isolato (una penisola?) tra viale Adriatico, via Jonio e corso Tirreno, distribuito su ben venti scale. Negli scantinati e al piano terra prendono posto attività produttive, nei due ammezzati gli uffici e quindi, a seguire, parecchi piani di civili abitazioni di famiglie di tutte le generazioni.
Per organizzare al meglio la vita di questo condominio è stato redatto un documento fondamentale, il regolamento, che disciplina alcune funzioni essenziali: sicurezza, educazione e decoro, igiene, energia e servizi comuni, equa suddivisione delle spese e modalità di composizione delle liti. Per assicurare queste funzioni comuni, i condomini nominano in assemblea due figure che rispondono loro: l’amministratore di condominio e il portiere.
L’arredo degli spazi condominiali è piuttosto austero, ma decoro e pulizia vengono assicurati quotidianamente grazie alla riconoscibilità del responsabile. Alcune infrastrutture di servizio come gli ascensori funzionano solo con la monetina: per risparmiarla, nel caso, si fanno le scale a piedi anche se qualche furbo la recupera attaccandola ad un filo. Le altre spese comuni sono ripartite in base a precisi criteri: il portiere avvisa e l’amministratore passa a raccogliere mensilmente le quote. In caso di controversie tra i condomini, l’amministratore fa da paciere ovvero decide d’autorità e impone pure sanzioni per morosità o altri comportamenti contrari alla convivenza nel condominio. Continua »
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