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mercoledì 20 nov
  • European voluntary service a Tallinn (Estonia)

    Mattino soleggiato, ma neve su Kadriorg park, mentre prendo un caffè e sbircio fuori dalla finestra.

    Mi trovo in Estonia dallo scorso settembre e sto partecipando ad un progetto di European voluntary service (EVS). In particolare, sto prestando volontariato presso un kindergarten della capitale estone.

    Cos’è l’Evs? L’Evs è l’opportunità di vivere un’esperienza semi-professionale, e soprattutto umana, straordinaria, all’estero, per un periodo che va da un mese ad un anno, a seconda del progetto. Si può scegliere di partecipare ad un progetto sull’ambiente o sull’anti-razzismo o sulla disabilità o altro ancora. Si può svolgere in Europa, ma talvolta anche in qualche paese extra-europeo.

    Perché in un kindergarten? Dopo alcune esperienze formative e lavorative nel sociale, volevo ampliare le mie competenze svolgendo un’esperienza con bambini disabili. Grazie al Cesie di Palermo venni a conoscenza di questo progetto, per il quale cercavano un volontario che si potesse occupare di bambini disabili, appunto. Alcuni di loro hanno problemi ortopedici, altri logopedici.

    Perché in Estonia? Per quanto riguarda il paese di destinazione, non c’è una motivazione specifica, mi candidai a progetti simili in tutto il nord Europa, volevo trasferirmi per un lungo periodo in un paese che non avesse niente in comune con l’Italia e con la Sicilia. Un cambiamento radicale, insomma. Ricevetti risposte positive dalla Finlandia e dalla Germania, ma erano progetti a medio termine, di quattro o sei mesi, mentre io ne stavo cercando uno a lungo termine. Successivamente ebbi risposta positiva da questo kindergarten di Tallinn per un progetto di dodici mesi e accettai subito. Per fortuna. Dopo sette mesi d’Estonia, posso dire che è una scelta che rifarei senza pensarci su.

    Città a misura d’uomo e vasti paesaggi verdi ed incontaminati, a differenza di quanto ci si può immaginare e come può suggerire il nome, l’Estonia non è un paese dell’est, ma tipicamente nordico, per cultura e per tradizione. Certo, aver fatto parte dell’ex Unione sovietica ha fatto sì che venisse collocato in quel blocco di paesi dell’est sotto il potere dei russi, ma facendo un giro da queste parti, potreste notare che in realtà gli estoni siano molto più simili, come mentalità, a finlandesi e svedesi che non a lituani o lettoni. Quel che mi piace più di loro è che hanno uno spiccato senso civico.

    Il progetto finirà fra cinque mesi circa, ma sono così tanto affascinato da questi paesaggi e dallo stile di vita nordico che sto valutando seriamente di rimanere in questa parte di mondo ancora per tanti anni.

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