Nasce la casa editrice Edizioni LEIMA
Come capita spesso in Sicilia, le migliori idee nascono a tavola. Così è stato anche per noi. Eravamo seduti a mangiare (lo ammetto: in un fast food!), tutti con una situazione occupazionale che aveva appena subito profondi stravolgimenti, sia per base volontaria che per l’esatto contrario.
Si parlava di possibili colloqui, di curricula, con le dita unte d’olio e una gran voglia di fare qualcosa. Poi, un pensiero si è trasformato in parole, franando dalla testa alla lingua senza trovare ostacoli, anzi, accelerando lungo la discesa: «Ma perché non la fondiamo noi una casa editrice?».
Dopo un primo momento di silenzio sembrava quasi che ci fossimo dati appuntamento per discutere solamente i dettagli. L’attimo successivo stavamo già scegliendo il nome. Ma anche quello è stato semplice: Edizioni LEIMA, dalla legatoria industriale di mio padre che da più di 20 anni opera in Sicilia.
Coinvolgere le persone è stata la parte più divertente: prima le facce erano perplesse, poi curiose, infine entusiaste. Per questo, non posso smettere di dire grazie.
Pensando come siamo nati, tutte le parole che mi vengono in mente per quel giorno valgono ancora adesso: coraggio, incoscienza, intraprendenza, pazzia e fame. Fame intesa come voglia di fare, di arrivare, di crescere, di migliorare. Abbiamo fame di cultura, di novità, di bellezza, di curiosità, di onestà e di meraviglia. E abbiamo voglia di saziarci in una città o forse uno Stato che, invece, sembra solo voler privarci.
Così siamo nati e fra poco saranno in libreria i nostri primi due libri, Certe strade semideserte e Il vurricatore. Se vi è rimasto ancora un languorino, ci trovate sugli scaffali.
immagino
Vorrei essere informato delle vostre pubblicazioni per recensirle su quotidiani e siti a cui collaboro
prof. Nicola Tranfaglia Università di Torino