Palermo apre le porte – La scuola adotta un monumento è stato sicuramente uno degli eventi cittadini più indovinati ed educativi, tramandato miracolosamente da tutte le ultime amministrazioni. Domenica scorsa ho assistito alla visita guidata di una delle ville settecentesche della piana dei Colli adottata dalla scuola di mia figlia. Tutto molto ben organizzato con un’appassionata partecipazione delle scolaresche, del corpo insegnante e anche delle famiglie. La maestra di mia figlia mi ha raccontato un particolare che mi ha colpito. Quando i ragazzini sono entrati per la prima volta nel piano nobile della villa che versa in uno stato di gravissimo degrado sono rimasti molto impressionati dal contrasto tra ciò che resta del fasto di un tempo e le condizioni di abbandono attuali. Uno dei ragazzini ha rivolto alla maestra una proposta: «Maestra, ma se raccogliamo un euro l’uno possiamo salvarla?». I bambini non si fermano alla constatazione di un male, ma pensano subito alla soluzione.
Quanti milioni di euro di nostre tasse sono passati dalle casse pubbliche – comunali, regionali – senza che generazioni di maggiorenni per tanti decenni percepissero, di fronte allo stato di abbandono del nostro patrimonio storico, un desiderio personale e concreto di trovare una soluzione così come avvertito da questi scolaretti di dieci anni? Questa è la vecchiaia dello spirito.
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