Bello avere dei vicini, la verità. Per chi come me non era abituato a vivere in condominio può risultare un piacevole diversivo: puoi scambiarci quattro chicchere sul balcone mentre fumi una sigaretta o ritiri robbi stinnuti, puoi farci affidamento quando ti serve qualcosa all’ultimo minuto e nessuno dei tuoi coinquilini ce l’ha, e cose varie.
Come ormai saprete, data la mia variegata frequentazione di case palermitane in formato studentesco, una certa dimestichezza con i vicini di casa l’ho acquisita, e sicuramente avrò occasione di rinfoltirla negli anni futuri. Certo, essendo studente, mi sono evitato tutto il siddìo delle famigerate “riunioni di condominio”, che sanno tanto di film di Benigni e Fantozzi, ma comunque una bel pò di tipi, diciamo “originali”, li ho conosciuti, e proverò qui, in via non del tutto esaustiva, di analizzarli… Eccone alcuni.
LA SIGNORA DELLO STESSO PIANEROTTOLO
Che arriva con la figlia e un quaderno di matematica in mano. E che ne so io di matematica? Ho fatto il classico! La signora inizia tutta una pappardella sul fatto che lei paga un sacco di soldi per mandare sua figlia ad una scuola privata, e quindi è giusto chiedere agli insegnanti quando non ha capito qualcosa, e io, dopo la malafiura di aver balbettato quattro scuse e non esser riuscito a capirci nulla dell’esercizio, la appoggio in questa sua battaglia. Anche l’altro mio coinquilino ha fatto il classico e manco ci prova. Un altro ha fatto ragioneria ma non si ricorda niente. La signora dello stesso pianerottolo deve essersene andata schifiata dando ragione al più vecchio dei luoghi comuni sugli studenti: sparte sturìano! Continua »
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