Vicini, condomini e passanti
Bello avere dei vicini, la verità. Per chi come me non era abituato a vivere in condominio può risultare un piacevole diversivo: puoi scambiarci quattro chicchere sul balcone mentre fumi una sigaretta o ritiri robbi stinnuti, puoi farci affidamento quando ti serve qualcosa all’ultimo minuto e nessuno dei tuoi coinquilini ce l’ha, e cose varie.
Come ormai saprete, data la mia variegata frequentazione di case palermitane in formato studentesco, una certa dimestichezza con i vicini di casa l’ho acquisita, e sicuramente avrò occasione di rinfoltirla negli anni futuri. Certo, essendo studente, mi sono evitato tutto il siddìo delle famigerate “riunioni di condominio”, che sanno tanto di film di Benigni e Fantozzi, ma comunque una bel pò di tipi, diciamo “originali”, li ho conosciuti, e proverò qui, in via non del tutto esaustiva, di analizzarli… Eccone alcuni.
LA SIGNORA DELLO STESSO PIANEROTTOLO
Che arriva con la figlia e un quaderno di matematica in mano. E che ne so io di matematica? Ho fatto il classico! La signora inizia tutta una pappardella sul fatto che lei paga un sacco di soldi per mandare sua figlia ad una scuola privata, e quindi è giusto chiedere agli insegnanti quando non ha capito qualcosa, e io, dopo la malafiura di aver balbettato quattro scuse e non esser riuscito a capirci nulla dell’esercizio, la appoggio in questa sua battaglia. Anche l’altro mio coinquilino ha fatto il classico e manco ci prova. Un altro ha fatto ragioneria ma non si ricorda niente. La signora dello stesso pianerottolo deve essersene andata schifiata dando ragione al più vecchio dei luoghi comuni sugli studenti: sparte sturìano!
GLI AMANTI FOCOSI
Li hanno tutti…volete negare? e stanno proprio sopra di voi. Proprio sopra la vostra camera, perché gli appartamenti dello stesso condominio sono tutti uguali, stanza più stanza meno. Danno vita a tutto un vocabolario specifico fatto di esclamazioni, affermazioni, negazioni e imperativi. Quando a casa si è soli è l’ideale per prendere sonno. Non vi dico.
I GIURISTI
Quelli che sanno tutto in merito a leggi, regole, norme e regolamenti del condominio. E non perdono occasione per farvi notare una mancanza, un’omissione o un “abuso”. Alcuni vi fanno recapitare le segnalazioni tramite il portiere, altri appena vi incocciano vi fanno lo scalpo. Una volta uno si è risentito perché con i miei coinquilini avevamo adottato un gattino randagio. Gli davamo da mangiare sul balcone (che era al piano terra) e questo ci ha fatto sapere che non dovevamo più sfamarlo perché quel piatto di cibo sul balcone rovinava il decoro del giardino. Eh? Ma comunque…il tono del portinaio era talmente serio che sembrava più una minaccia, quindi abbiamo lasciato perdere. Lo stesso condomino ci ha fatto presente del fatto che era caduto un secchio semivuoto di acqua dal balcone ed era scivolato un rigagnolo sul marciapiede del cortile. Della serie, “la mia vita è spensierata e felice, quindi non mi attacco alle sciocchezze”.
GLI SCIARRERI
Non fanno altro tutto il giorno. Ma con chi e per che cosa litigano? Mai che riuscissi a decifrare un discorso. Solo sintagmi del tipo «bastaaa» o «finiscilaaa». Questo quando non si scende nel linguaggio crudo-violento del tipo «ti rumpo ‘i cuorna!», di solito rivolto ai figli. Una volta sono stato tentato di salire al piano di sopra, suonare e dire: «signora, se c’è qualcuno che deve dire basta e finiscila quello sono io». Ma mi è mancato sempre il coraggio per paura di finire in una scena apocalittica stile Celentano e Ornella Muti e pigliarmi un vaso finto cinese in testa.
LE MANAGER
Le indico così, consapevole che non sono le sole che indossano i tacchi alle sei di mattina prima di uscire di casa. Un appello: «Donne, siete creature adorabili, ma mettetevi le scarpe quando state DAVVERO per uscire da casa». Non se ne può più, camera-bagno, bagno-camera, camera-cucina, solo esclusivamente con i tacchi.
I PAZZI
Purtroppo, ci sono anche loro. Dico purtroppo perché avrebbero bisogno di affetto e cure, e non di esser lasciati soli a marcire in un appartamento, senza mia vedere la luce del sole. Nel condominio della mia ragazza ce n’era una che imprecava continuamente, giorno e notte, contro nemici immaginari. Parolacce non finire, buttanazza di qua e buttanazza di là. Una volta è uscita in cortile brandendo un coltello, non so che fine abbia fatto.
I NEOMELODICI
Ma non siamo a Palermo? Com’è che a tutte le ore c’è qualcuno, o passando in macchina o da casa propria, che mette a palla musica napoletana? Sbarrachìano la serranda per far sapere a tutto il vicinato quanto buon gusto abbiano, simili a questo a quelli che passano in strada con il finestrino abbassato. Ai concertini di quartiere mi sono abituato fin dal mio primo giorno a Palermo, ma la musica di Tony Colombo a tutto volume d’a matina fino a’ sira…no!
IL PORTIERE
Una categoria che si inserisce perfettamente nella selva condominiale è il portinaio, che racchiude in sé mille classificazioni: c’è lo strafottente, il polemico, il complice, il cascittuni, l’antipatico o il simpatico. Posso dire di averli conosciuti tutti, tra le case mie, dei miei amici o della mia ragazza. Consiglio per la fauna studentesca: attenti perché il portinaio, quasi sempre, è lo scagnozzo del padrone di casa! Non pensiate di riporre ciecamente in lui la vostra fiducia..quando meno ve lo aspettate…v’a cummina!
Una piccola gioia privata, nella mia esperienza di fuorisede a Palermo, è stato l’assistere, da passante, ad una lite tra condomini. Uomo e donna, direttamente sul pianerottolo, perché l’una non ha lasciato mettere piede in casa all’altro. Al culmine della pregevole conversazione, lui, sicuro di sé, disinvolto e convinto di dare il colpo di spada finale, ha esclamato: «Abbiamo capito signora, lei NON FRAINTENDE l’italiano!». E se ne è andato. Chissà se alla fine l’avrà spuntata…continuate voi?
ma anche no!
Ciao Vito.
Bravo e simpatico come sempre nel raccontare scene di vita quotidiana di noi studenti.
Stavolta non mi identifico appieno in nessuno dei casi anzi devo confessare che ho, per la maggior parte, avuto a che fare con condomini e vicini di cui conservo bellissimi ricordi e spensierati episodi.
…e non “FRAINTENDERE” l’ italiano!!! ahahahahah
troppo divertente!e assolutamente vero.
ahahahahhahah, fantastico…ho le lacrime!!!! Mi hai fatto ripensare ai bei tempi dell’Università. Effettivamente anch’io l’avissi quattro cose ri cuntare…ma quando la stessa, precisa, identica cosa accade in un luogo qualsiasi della Sicilia ha sempre un altro sapore, un altro colore…e spesso la colonna sonora in sottofondo esce dall’autoradio di qualche tascio o dallo stereo a palla di qualcuno che sta a 100 mt da casa…e tutti suonano, quasi all’unisono…Gianni Celeste!
Fantasticoooooo….soprattutto quel “non fraintende l’italiano!” ahahahahah …però, forse non hai conosciuto la categoria dei condomini dall’atteggiamento mafioso…ricordo il mio (capo)condomino del piano di sotto al quale, dopo mesi di inspiegabile cessione delle quote per le spese condominiali, chiesi: ma…questi soldi che ogni mese le diamo per cosa (quali spese) servono?!? e lui con tanta disinvoltura rispose: “pi mia servuono” salvo poi tentare una veloce rampicata sugli specchi! -.-‘ ma una cosa di positivo su qst categoria c’è! …diventano tuoi complici!!! a tal punto che se prima ti rimproverano ricordandoti che vivi sempre in un condominio e che quindi non puoi darti al barbecue sul balcone (anche se stando al 2°piano, sei già all’ultimo del palazzo) subito dopo ne prendono spunto annebbiandoti l’intero appartamento!!!
@giovanni:barbecue sul balcone?! non sono mai arrivato a tanto..però quasi quasi
I vecchietti. Nel mio condominio ce n’è per tutti i gusti, dall’insonne che sposta mobili e sbatte la scopa contro la ringhiera provocando un inquietante effetto campana alle 4 del mattino (Signorina, u sapi picchì? Un pozzu dormiri!), alla generosa (Quando vi serve qualcosa, un poco di zucchero, di prezzemolo…), al fumatore di pipa perennemente intento a scrivere sul suo taccuino nel cortile del palazzo. E poi la sentinella, una sorta di alter ego del portiere, l’attempato latin lover, il vedovo triste e la vedova allegra.
Grande Vito 😀
io la manager ( sorella) u pazzu ( padre) ce li ho anche a casa 😀
ahhaha bedda matri
@valentina: la sentinella! è vero..una volta uno mi ha riconosciuto x le scarpe che indossavo, segno che sta tutto u jorno a taliari..
Una lite condominiale che ricorderò a vita tra due signore: al culmine del litigio dovuto a non so cosa una delle due, quella più “acculturata” dice all’altra “stia zitta lei, che non ha mai avuto un coito…” alludendo allo stato civile di nubile (o meglio schetta grande…anche un po’ arraggiata) dell’altra. Questa che si sente colpita nell’orgoglio ma che non ha proprio idea di cosa le sia stato detto risponde: “stassi accura a comu parra ca na me famigghia unn’ avemu INCOITATO mai a nuddu!!!” Ancora rido!
….hahahahahahha 😀 troppo simpatico!!nn riesco a fermarmi…ho riso quasi ad ogni passo e nn ho potuto evitare di dire spesso : ma verooooooo!!!!ahhahaah!!bravo come sempre!!!!sei riuscito a far riemergere un sacco di ricordi e di scenette teatrali che nn ricordavo più!!!sei un ottimo osservatore!!!!!
Come non lasciare per te Vito uno dei miei commenti?!? Non dubitando mai della tua capacità di sintesi e bravura nella scrittura;questo tuo post vorrei proprio stamparlo e accuratamente conservarlo per il futuro…chissà se….con il passar del tempo…i miei figli…magari anche loro a Palermo per gli studi….faranno esperienza del tuo racconto o…con il tempo cambierà qualcosa?!?
…
(piccolo momento di riflessione per cercare di darmi una risposta)
…
naaaaaaaaaaaaa!!!!Di generazione in generazione la storia si ripeterà, ne sono sicura! 😉
MERAVIGLIOSO!
@manuela: ahahahahah..da oggi dirò a tutti “un mi INCOITARE!”
Caro Vito,
I tuoi post sono sempre così veritieri…la vita da studente fuori sede APPALERMO ti rimane dentro ahaha
un abbraccio
alba!ma sei “alba alba”?è un pò che non c si sente!grazie cmq..se sei tu non puoi che confermare 😉