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giovedì 26 dic
  • Venditori e agenti immobiliari a Palermo

    Oggi sono stato contattato da un venditore.

    Sicuramente anche voi negli ultimi giorni sarete stati contattati da qualcuno per un affare: un nuovo piano tariffario per il telefonino, per la corrente elettrica, per un sacco di patate ecc…

    Io sono stato contattato da un agente immobiliare di una nota, anzi notissima agenzia.

    Come si comporta un bravo venditore? Si accosta al cliente proponendo il suo prodotto? O, aspetta che il cliente si avvicini per dichiarare le sue esigenze? In ogni caso la vostra risposta è sbagliata.

    Il bravo venditore si comporta esattamente come il cliente desidera che si comporti.

    Quasi il caso vuole che posseggo un piccolo appartamentino a Palermo e che lo stesso è attualmente in vendita.

    L’annuncio si trova nei principali siti di annunci nei quali specifico esplicitamente che non desidero essere contattato da nessuna agenzia immobiliare non avendo bisogno di nessuna intermediazione.

    Ovviamente l’80% delle chiamate che ho ricevuto sono di agenti.

    Tutti esordiscono allo stesso modo: «Sig. Scuzzarella, la contattiamo per l’appartamento in vendita. So benissimo che non desidera collaborare con le agenzie immobiliari ma la nostra è un’offerta particolare. Se accetta non vogliamo l’esclusiva, bla bla bla ecc…,ecc…». Puntualmente declino l’offerta. Non hanno ancora capito che ormai dicono tutti le stesse cose? Tra loro non fanno nessuno studio? Non stipulano nessun tipo di accordo? Sicuramente sì, e per lo stesso motivo cercano di fregarsi a vicenda, rimettendoci tutti.

    Oggi però come accennavo ho ricevuto una chiamata particolare.

    Per l’appartamento non ha squillato il mio cellulare, ma quello della mia ragazza:

    «Pronto?».

    «Sì, buonasera, chiamiamo per l’appartamento».

    «Ah, si un attimo che le passo il mio ragazzo».

    Già non capivo come mai avessero chiamato lei e non me: la spiegazione mi ha fatto incazzare.

    «Sì, buongiorno, sig. Scuzzarella. Scusi il distubo. La chiamo per l’appartamento in via XXX e volevo sapere se era interessato a vendere ed a iniziare un’eventuale collaborazione con noi».

    «Mi scusi lei, ma non sa che le chiamate d’affari non si fanno dalle 2 alle 4? E poi dove ha trovato il numero della mia ragazza? E soprattutto quell’appartamento non è mio. Pensavo come al solito che mi chiamavate per il mio ma quello specifico non è ne mio ne è in vendita. Adesso vorrei quindi sapere perché avete chiamato a quel numero».

    «Ah si, guardì abbiamo saputo che l’appartamento è vuoto, abbiamo visto nel citofono il cognome ed abbiamo cercato il numero su internet».

    Adesso, a voi voglio spiegare cos’è successo con lui non l’ho fatto: facendomi incazzare mi sono limitato a rispondergli che mi avevano rotto i coglioni e che non lo denunciavo solo perché sono buono.

    Per la cronaca, l’appartamento è abitato ma la proprietaria, mia nonna, è morta la settimana scorsa.

    Succede semplicemente che a questi nuovi pseudo venditori venga insegnato che bisogna spingersi al massimo perché tanto il cliente al massimo dice: «NO». Non è così. Il potenziale cliente è perso per sempre anche per future eventuali collaborazioni.

    Adesso mi rivolgo ai titolari di queste agenzie: selezionate i vostri venditori, formateli e rispettateli. Non pensate: prendo tutti basta che siano educati, tanto durano due giorni. La reputazione che viene compromessa è vostra non la loro: non insegnategli a fare gli sciacalli o gli avvoltoi per prendere nuovi clienti a tutti i costi e prima degli altri.
    Perderete il cliente per sempre: cominciate a pensare agli affari a lungo termine, non tutto e subito se la pensate così, avete già perso.

    A voi cari concittadini: so quant’è dura riuscire a trovare un lavoro a Palermo; e so quant’è ancor più difficile farsi pagare dopo aver lavorato. So quant’è mortificante disturbare le persone, perché ci consola che prima o poi il contratto lo facciamo. Dobbiamo però capire, cosa significa avere rispetto di sé, delle proprie conoscenze e delle proprie competenze. Se per fare il nostro lavoro dobbiamo cadere così in basso significa che non è il nostro lavoro e che lo possono fare tutti. Se invece questo lavoro lo sappiamo fare bene non serve umiliarci, ci pagheranno e non ci lasceranno andare via.

    Prima di tutto dobbiamo capire che lavoro vogliamo fare, poi parleremo del resto.

    Ospiti
  • 7 commenti a “Venditori e agenti immobiliari a Palermo”

    1. Sì, vabbè, abbiamo capito. Ma quanto vuoi per l’appartamento della defunta? 😉

    2. Non ho capito una cosa: lui ha da vendere un appartamento abitato finora da sua nonna che è venuta a mancare. Qualcuno si reca lì, legge il nome sul citofono, cerca su internet e trova il cellulare della sua ragazza?!

      P.S: MAI mettere numeri di cellulare su internet, MAI.

    3. in ‘qualsiasi’ lavoro la prima regola è la buona educazione. purtroppo in determinate attività la mancanza di educazione è più evidente che in altre.

    4. Mah, sig. Scuzzarella, penso che il suo invito a comportarsi diversamente cadra’ nel vuoto. Se i titolari delle agenzie, e quindi immagino persone capaci e con esperienza, decidono di far lavorare I propri dipendenti in questo modo “aggressivo”, e’ solo perche’ sanno che alla fine e’ il metodo migliore per il loro business. Certamente metteranno nel conto che qualcuno come lei ne sara’ disgustato, ma se alla fine riescono a chiudere dei contratti, allora e’ valsa la pena, per loro, anche di rendersi talvolta odiosi. Se ci fosse un metodo migliore stia pur sicuro che lo avrebbero gia’ adottato. Anch’io, qui a Londra, per esempio, pur non mettendo in vendita il mio appartamento, ricevo quasi quotidianamente lettere di agenzie immobiliari che si offrono di venderlo per conto mio. Che poi, almeno qui, vendere e comprare attraverso agenzia e’ la regola, perche’ in cambio di una commissione dell’1/2%, pensa a tutto l’agenzia: pubblicizzare la casa, chiedere il prezzo piu’ alto possibile, selezionare I clienti e svolgere tutte le pratiche. Quando ho comprato il mio appartamento, hanno fatto tutto l’agenzia e il mio avvocato (qui non esiste il notaio) in pochissimi giorni, e non ho neanche mai parlato con il precedente proprietario. Quindi, a mio parere, se un’agenzia funziona, ti semplifica molto la vita. Anche se talvolta ti verrebbe di mandarle tutte a quel paese.

    5. E’ vero anche se non so perchè, ma fare i commerciali qui a Palermo per molti significa essere degli squali.
      Io mi sono trovata diverse volte nel ruolo di “venditrice” e quando per mia etica mi sono rifiutata di “vendere” in un certo modo che implicasse la mancanza di trasparenza o di rispetto per il cliente, sono stata messa alla porta.

    6. Gli anni d’oro delle agenzie immobiliari sono stati quelli a cavallo della conversione lira euro.Il motivo e’ ovvio.In quegli anni c’è’ stata una incredibile proliferazione di agenzie immobiliari.
      Oggi la musica e’ cambiata.Calate le compravendite,molti sono gli annunci che si vedono su Internet e lo spazio vitale per l’Agenzia si riduce.
      Per questo serve più’ tolleranza verso gli Agenti,che x molti cittadini restano un punto di riferimento valido.Sopratutto per gli incompetenti.

    7. Concordo pienamente oggi non c’è più educazione.

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