Come che sia, quando uno si sposta alternativamente in città o in paesi diversi con lo scopo di soggiornare per un tempo indefinito, nel momento della partenza dall’ultimo luogo ormai concluso, si porta necessariamente qualcosa con sé, nonostante i dubbi iniziali che di solito lo assalgono quando si mette a pensare a quello che ha potuto “prendere” nel corso degli anni. Da una parte, uno riflette sul rapporto spaziale istaurato con il luogo vissuto, dall’altro su quello che deriva dalle persone che lo abitano e con le quali ha dovuto condividerlo e delle volte anche salvaguardarsene. Sì, adesso tocca abbandonare questo intreccio fitto di strati fermi e saldi che è la città di Palermo, così come dai suoi abitanti pure loro carichi di una venatura che serpeggia sulla pelle della loro memoria.
In questa vita uno si muove per vari motivi, e risulta che un giorno arriva su una sponda del mondo spinto da qualcosa. E io, mi chiedo, perché sono sbarcato su questa riva del Mediterraneo? Continua »
Ultimi commenti (172.530)