Scrivere sull’acqua
(foto di Gero Guagliardo)
Noi scriviamo sull’acqua. Così raccontava il mio e suo mestiere uno di coloro con cui ho condiviso un pezzo di percorso professionale. Era un po’ compiaciuto ed un po’ consapevole dell’effimero che si cela nell’arte di creare e rappresentare storie, illusioni, sogni. Ma la capacità di rappresentare mondi possibili è anche il primo passo che ci porta nella direzione di realizzarli, avviando un processo di trasformazione prima di tutto in noi stessi, poi negli altri, ed infine nello spazio attorno a noi. In questi termini scrivere sull’acqua non è più un gesto inutile e dispendioso, ma diventa l’affresco di uno dei possibili mondi che possiamo contribuire a costruire ed abitare.
Questo è un po’ il tessuto narrativo di questo 389° Festino, l’esigenza, in un momento di crisi, di provare a raffigurare una città possibile e diversa, probabilmente un futuro diverso. Nasce sotto questa spinta e con queste intenzioni l’arredo verde di piazza San Domenico. Una piazza che solo poche ore prima era un parcheggio si mostra in una inaspettata bellezza, popolata di panchine, un prato, piante e, soprattutto, persone. Continua »
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