Come avevo anticipato precedentemente, adesso che sto per lasciare definitivamente Palermo, mentre cammino per l’ennesima volta lungo le sue strade, il mio sguardo cerca di ritenere nella sua memoria tutto quello che in questi anni ha appreso sulla città. Come se dentro i miei occhi ci fosse un caleidoscopio di immagini accatastate che si riflettessero a vicenda e non mi lasciassero intravedere con chiarezza tutto il loro ventaglio, così il ricordo che porterò via con me e che cercherò di non perdere nonostante l’inevitabile patina del tempo sbiadisca la vivacità e innanzitutto l’intensità del loro battito. Ma non è il caso di fornire ora un elenco dei luoghi più o meno comuni che tutti conosciamo e nei quali ci possiamo riconoscere o meno (si può pensare alle endemiche montagne di munnizza che come una piaga s’abbattono sulla città da una stagione all’altra, o agli splendidi fiori viola degli iacaranda di piazza Castelnuovo, i quali sorprendono piacevolmente i viandanti ogni mese di maggio, così come al maestoso ed emblematico Teatro Massimo, orgoglio di tutti i palermitani). Comunque sia, in questo momento la mia mente si rivolge forse all’angolo più significativo e battuto del tracciato di quest’urbe, voglio dire ai Quattro Canti. Nonostante si tratti del luogo verosimilmente più ricorrente quando si parla della capitale siciliana, non è meno vero che questa piazza ottagonale rappresenta come nessun altro edificio la metafora stratificata di tutto quello a cui potrebbe aspirare Palermo. Nessuno dei suoi abitanti non è ignorante del fatto che i tre livelli sovrapposti che configurano il caratteristico monumento raffigurano, al primo livello il potere della natura, al secondo il potere politico e al terzo quello sacro. Ovviamente quest’ultimo livello si trova più in alto poiché più vicino al cielo, il quale rappresenta le quattro patrone palermitane prima dell’avvento pochi anni dopo la costruzione della piazza, dell’attuale patrona per antonomasia della città, la venerata, l’adorata, l’eccelsa Rosalia Sinibaldi, Santa Rosalia. Continua »
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