“Che succede a Palermo? Perchè tutti questi Rifiuti?”
Riceviamo e pubblichiamo un video sui rifiuti a Palermo.
«A Palermo ogni giorno si producono 615 milioni di chilogrammi di rifiuti indifferenziati. Ogni giorno vengono buttati a circa un milione di bottiglie di plastica, 137 mila bottiglie di vetro, 47 mila cassette. E ancora due milioni di giornali, 500 mila lattine, 450 mila tappi. Inoltre, seimila chili tra vestiti e scarti tessili, finiscono giornalmente in discarica. Ma perché altre città non sono sommerse dai rifiuti? Perché, invece, Palermo ne è sommersa, ne è soffocata fino all’ultimo respiro? Siamo sicuri che la colpa sia da attribuire soltanto ad una malsana gestione di chi è addetto alla raccolta dei rifiuti?».
Vedere ancora questi problemi a Palermo mi fa piangere il cuore. Vedere che ancora tantissimi, la maggior parte purtroppo, non fanno raccolta differenziata altre pugnalate. Ma purtroppo io stessa, promotrice dei benefici della raccolta differenziata, ormai trovo delle difficoltà a parlarne per fare opere di convinzione, visto lo stato delle campane di raccolta, la loro difficile dislocazione, il loro essere sempre stracolme 🙁
E’ stato ampiamente documentato (basta cercare con google) che l’Amia delle campane della differenziata ne fa un unico grande mucchio, annullando di fatto lo sforzo fatto dalle persone per la differenziata.
Di certo, la colpa è di chi deve occuparsi dei rifiuti urbani, ma molto è legato anche ai palermitani che fanno “comparire” discariche nei punti più assurdi. Queste discariche a volte vengono ripulite, salvo poi “riapparire” come per magia. A sferracavallo una volta ho addirittura visto i resti di uno scooter gettati tra gli scogli, dovrei avere la foto da qualche parte…
Ecco l’ho trovata:
https://dl.dropboxusercontent.com/u/781691/IMAG0108.jpg
La foto è stata scattata di sera col cellulare, ma si vede chiaramente lo scooterone gettato a un metro dal mare…
Cosa vuoi insegnare a un popolo capace di simili orrori?
Quozca concordo con quanto dici. Purtroppo il non svuotamento delle campane, o i timori (fondati perché mai smentiti ufficialmente con dati e fatti sul ciclo finale dei rifiuti) dello smaltimento comune di riciclabili e non, hanno un forte impatto negativo soprattutto nei confronti di chi non è molto propenso a fare la differenziata.
Inoltre come affermi tu, si possono rimuovere le discariche abusive ogni volta che si presentano, ma senza serie azioni contrastanti è tutto inutile.
Tagliare le teste?
ne sento parlare spesso ma secondo me è una giustificazione del cav-olo, non una soluzione.
Qualcuno spieghi con logica, semplicità e raziocinio, in cosa la differenziata faciliterebbe e diminuirebbe i tempi di raccolta, o se piuttosto non moltiplicherebbe i punti di raccolta e aumenterebbe i tempi, in una città come Palermo, tra inciviltà e lagnusia. Questa è la sintesi di quello che vedo ora in questa città.
Favorevole alla differenziata nelle città civilizzate dove i cittadini sono “normali” e il servizio funziona.
…prima della discarica, prima della raccolta differenziata, prima di diventare “munnizza” è quando dobbiamo agire.
il video rimanda ad una pagina di suggerimenti su come diminuire la quantità di rifiuti: http://www.educazioneambientale.com/id.php?tid=227
compriamo troppi rifiuti!!
Se per ogni quintale di vetro, alluminio, plastica o carta raccolta venisse corrisposto un bonus (una detrazione dalla propria tares? Un buono acquisto di qualche tipo?) in poco tempo avremmo la città immacolata, con, al posto dei posteggiatori abusivi, uno stuolo di questuanti che ti seguono se ti vedono con una lattina in mano stile “che fa, signora, ha finito di bere, che ce la butto io, la lattina?”
Ma la verità è che differenziare i rifiuti serve a poco, a Palermo, perché gli stessi continuano ad essere trattati, dopo la raccolta, come rifiuti.
Mentre invece andrebbero considerati come materie seconde, da poter riciclare o riutilizzare.
Ma qui non avverrà mai, come al solito.
E continueremo con il bluff delle campane di raccolta, giusto per fare vedere che siamo al 14% (finto) invece che allo zero totale (vero) di raccolta differenziata.
Secondo me, prima di poter attuare una vera differenziata, occorrerebbe imparare a raccogliere e smaltire quella indifferenziata. Si dice spesso che i Palermitani siano molto sporchi, ma a mio parere non e’ vero. Non eccellono certo, ma qualunque citta’ di dimensioni medio/grandi, se fondamentalmente lasciata a se stessa, affogherebbe nei rifiuti. Posso citare un esempio: quand’ero bambino vedevo ogni giorno, nella strada dove abitavo, uno spazzino che, sempre alla stessa ora, ripuliva tutto e toglieva pure qualche erbaccia che poteva crescere. Alla fine, la strada era sempre in condizioni piu’ che accettabili. Adesso, quella stessa strada, dove piu’ o meno vivono le stesse persone, che non penso siano divenute nel frattempo degli sporcaccioni, e frequentata piu’ o meno dallo stesso traffico, e’ in condizioni ben peggiori e incontrare uno spazzino e’ divenuta un’impresa. Forse anni fa si sapeva amministrare meglio la cosa pubblica, almeno igienicamente. Ahime’.
In effetti dalle foto storiche, mirabilmente collezionate nella pagina facebook di Palermo di una volta, si può ammirare una Palermo sempre pulita, senza rifiuti e cartacce per strada, con le aiuole perfettamente curate.