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  • A Villagrazia terreno preda dei rifiuti: “Rap e istituzioni intervengano”

    A Villagrazia terreno preda dei rifiuti: “Rap e istituzioni intervengano”

    Un’immensa distesa di rifiuti costituisce, da settimane, l’arredamento di un ampio terreno sito in via Giuseppe Vaiana, a pochi passi dal quartiere Villagrazia. Cumuli di immondizia, rifiuti di vario genere, sterpaglie ed escrementi fanno bella mostra senza che nessuno se ne curi. Non si tratta, però, solo di rifiuti solidi urbani. Ecco spuntare, dietro cassonetti stracolmi ed erbacce, un vero e proprio “salotto” dell’incuria: elettrodomestici e divani in disuso, porte divelte, scarti dell’edilizia.

    Di decoro urbano, dunque, neppure a parlarne. E intanto esplode la rabbia dei residenti della zona che lamentano l’estremo degrado in cui versa la città e chiedono a gran voce un intervento risolutivo della nuova azienda che dovrebbe gestire e mantenere il servizio di igiene nel capoluogo siciliano: «La situazione è insopportabile. Non si può neppure scendere a comprare il pane o passeggiare col proprio cane che l’odore sgradevole si insinua dentro e non va via per tutto il giorno», tuonano in coro alcuni residenti particolarmente indispettiti dal perdurare della situazione.

    E ancora: «Il quartiere è ormai preda di cumuli di rifiuti ed escrementi di animali. Orlando cosa hai risolto in questi mesi? Sarei curioso di sentire una risposta appropriata. Prima Amia poi Rap ma la situazione rimane invariata. Non crediamo più alle frottole e alle barzellette del sindaco – continua un passante -. È vergognoso che nessuno intervenga per risolvere il problema. Ma si sa i cittadini della periferia sono da sempre considerati di serie B. Eppure la tassa sui rifiuti la paghiamo tutti».

    Una domanda però sorge spontanea. Quel pezzo di terra, un tempo luogo di gioco per i giovani del quartiere che trascorrevano qualche ora tra calci al pallone e allegria, è diventato ora terra di nessuno. Ma a chi appartiene la potestà sull’area? Qualcuno dei residenti, dichiara con certezza che l’appezzamento faccia parte del demanio pubblico. «Un terreno così ampio potrebbe essere utilizzato dal Comune in vario modo – sentenzia una residente appena uscita dal supermercato vicino -. Potrebbe essere utilizzato per costruire una scuola, un nido, un luogo ricreativo per i giovani del quartiere. E invece, come spesso accade, tutto va avanti nell’indifferenza più totale delle istituzioni».

    La rabbia dei residenti, infine, si scaglia anche contro l’inciviltà di coloro che, noncuranti dell’estremo degrado in cui versa la zona, continuano a scaricare nell’area: «Sarebbe il caso che chi di competenza prendesse provvedimenti – concludono – per individuare e sanzionare chi scarica indiscriminatamente rifiuti in questa zona della città rendendola una vera e propria discarica a cielo aperto».

    A Villagrazia terreno preda dei rifiuti: “Rap e istituzioni intervengano”

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  • 8 commenti a “A Villagrazia terreno preda dei rifiuti: “Rap e istituzioni intervengano””

    1. La pulizia di queste aree sarebbe un’attività auto finanziabile attraverso l’identificazione dei trasgressori e il fermo amministrativo degli automezzi a garanzia del pagamento delle multe. Chi non fosse automunito potrebbe spalare come pena alternativa all’ammenda. I vigili sono già pagati per vigilare.

    2. Un’altra osservazione estremamente dimenticabile del sig. Didonna: se ci fossero dei vigili a sorvegliare, gli individui che depositano i rifiuti lo farebbero immediatamente altrove, non pensa? O forse secondo lei continuerebbero dinanzi la polizia e poi, quando colti in flagrante, esclamerebbero “Oh, che bravi siete stati! Ci avete scoperto! Quanto dobbiamo pagar di multa, per favore?”. Senza parole.

    3. Più che senza parole sembra senza fantasia: sentito mai parlare di auto civetta?

    4. A parte il fatto che in certe zone di Palermo c’e’ cosi’ tanta fame che le civette se le mangerebbero al posto del pollo, se lei pensa che gli incivili siano anche stupidi si sbaglia di grosso. Molte delle persone che si comportano in tal modo hanno purtroppo avuto la strada come insegnante principale, e quindi hanno l’occhio molto lungo. Si fidi.

    5. Ma perché non usa l’intelligenza per migliorare un’idea invece che per affermare che un determinato status quo non si può modificare che é la causa culturale della cronicità dei problemi di Palermo?

    6. Nulla e’ immutabile, e quindi anche situazioni incresciose come questa finiranno. Se si volesse aiutarle a finir piu’ presto, si potrebbe forse, almeno per i rifiuti piu’ ingombranti, istituire un paio di punti di raccolta e fissare un tariffario. Per esempio, consegnare un piccolo elettrodomestico o una poltrona ti farebbe guadagnare 5 euro, un elettrodomestico piu’ grosso 10, etc. In tal modo, quelle persone, che sicuramente non nuotano nell’oro, vedrebbero gli oggetti di cui disfarsi come una fonte, ancorche’ piccola, di guadagno, e quindi si recherebbero volontariamente a depositare gli oggetti e a riscuotere il meritato guadagno. Il comune, poi, potrebbe rivendere a quintali o tonnellate il materiale raccolto a societa’ specializzate nel recupero dei metalli o, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe limitarsi a portarli in discarica. Se non altro certi spettacoli diverrebbero meno frequenti.

    7. Senza dimenticare che l’abbandono di rifiuti e’ da un po’ di tempo reato e spesso i presupposti per una condanna penale ci sarebbero.

    8. I punti sono 2: o auto di vigili urbani in borghese o telecamere fisse.
      In 1 settimana si potrebbero sicuramente multare ed arrestare non pochi trasgressori

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