Emergenza rifiuti per il passaggio di consegne tra Amia e Rap
Per l’ennesima volta è emergenza a rifiuti a Palermo. Il passaggio di consegne tra l’Amia e la nuova Rap (Risorsa ambiente Palermo) è avvenuto tra le difficoltà per la manutenzione dei mezzi (i fornitori si sono in alcuni casi rifiutati di effettuare la manutenzione e di fornire il gasolio per i mezzi) e i rifiuti giacciono in strada, soprattutto nel Centro storico, fotografati dai turisti.
Il presidente della Rap Sergio Marino spera di riuscire entro questa settimana a far pulire la città.
Intanto si sono già verificati dei roghi di cassonetti in via Cadorna, in via Villagrazia, via Leotta, in viale Michelangelo, via Monfenera, allo Zen e nella zona di Bonagia.
La “nuova” Rap inizia la sua vita davvero male. Ma cosa possiamo aspettarci, da un’azienda che è praticamente quella di prima, stessi operai, stesso modus operandi.
Tuttavia, in questo clima di negatività e di delusione, si apprezzano le parole del Sindaco Orlando che ha chiesto ai fornitori di rispettare i contratti in quanto pagamenti e condizioni sono rispettati da parte della Rap, e che in caso contrario i loro contratti saranno recessi.
Difficile che un fornitore della vecchia Amia, fallita, e che avanzava pagamenti che non avrà mai più continui come se nulla fosse a fornire un nuovo soggetto che è nuovo solo sulla carta.
Almeno, io non fornirei un bel niente. Del resto, dubito proprio che i contratti siano transitati pure loro pari pari. Troppo comodo: il contratto resta valido per la parte in cui io devo fornirti materiale ma non è valido nella parte dei pagamenti perché i pagamenti dovuti erano a carico di un’azienda che ora è fallita?!?
Ma stiamo scherzando?!
Il Sindaco Orlando ha dichiarato ufficialmente che i contratti, e i relativi pagamenti, saranno onorati e rispettati. Tuttavia il loro rispetto deve avvenire anche da parte dei fornitori.
Ora io dico, se questi non vogliono collaborare e fare lo loro parte, nel bene della loro azienda e di tutta la città, perché non recidono il contratto? Perché forse non gli conviene perché la loro unica fonte di reddito?
Leoluca orlando sedicente sindaco come disse, palermo e da secoli in dissesto dai borboni alla tua amministrazione , forse vista l’eta’ e’ difficile avere quella vista necessaria per accorgersi che il dissesto non e’ solo far finta di salvare gesip ,amia ecc, e sottolineo di bravura sindaco orlando ne hai sotto zero visto che tu e la tua giunta di caratteristi non avete migliorato sicuramente nessuna condizione lavorativa e giuridica delle partecipate e dei lavoratori IVI compresi gli impiegati comunali SU cui regolarmente fuggi da ogni chiarimento richiestoti ma sicuramente le avete peggiorate e tantissimo ma ai lavoratori non lo avete spiegato perche’? per paura di far capire gli intrallazzi politico sindacali oppure per paura di perdere voti magari alle prossime elezioni anche europee? E non e’ finita sindaco orlando CAPO di una citta’ PALERMO dove regna l’incuria, il disordine, LO SPRECO E LO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO, dove regna indisturbato il detto palermitano a palermo cu si susi a matina cumanna, oppure fazzu chiddu chi vogghiu ca nuddu mi dici nenti, dove amia o rap la musica non cambia immondizia d’appertutto, e dove viene raccolta nessuno ha spiegato ai dipendenti che dopo la raccolta i marciapiedi peraltro dissestati in tutta la citta’ di palermo segnalaTI a TE SINDACO direttamente E MAI riparati, vanno puliti e non abbandonati con i residui di vetri e scolature da immondizia puzzolenti (altro che in questa citta’ la musica e’ cambiata parole del sindaco) ma vista l’eta’ ormai leoluca orlando ascolta solo i lenti ma molto lenti, e con le protesi acustiche dell’asl visto che non puo pagare momentaneamente neppure le tasse. Questo, sindaco orlando e’ un decimo del dissesto di palermo e la tua amministrazione non ha evitato nulla ma come mussolini fece con hitler durante la visita in italia dove fece girare su se stessi in continuo la irrisoria flotta aerea italiana facendo credere di avere un immenso esercito quindi vendendo fumo, ed e quello che sta accadendo adesso a palermo BRAVO LEOLUCA ORLANDO per finire, adesso aumenti pure la tares non hai tolto le zone blu illeggittime a palermo costringendo i palermitani a ricorsi regolarmente vinti ma piu’ costosi delle multe invitando i palermitani a non pagare i posteggiatori abusivi non dando alternative, CARO CAPO di palermo LA CAPORETTO E VICINA AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA come fu dai borboni a cammarata , per molti palermitani e forse per troppi in giro per le strade di palermo leoluca orlando IL SINDACO NON LO SA FARE E NEPPURE I SUOI ASSESSORI PRIVI DI IDEE E SPIRITO IMPRENDITORIALE LO SANNO FARE. SONO RAMMARICATO PER AVERMI “RUBATO” I VOTI
Proprio vero, sig. Carlo, che certi politici non capiscono o non vogliono capire quando e’ arrivato il momento di passar la mano. E cosi’ facendo non solo si rendono ridicoli, ma distruggono pure il ricordo positivo di alcuni decenni prima. Masochismo? No, probabilmente terrore della pensione e della conseguente perdita d’influenza. D’altronde non e’ un mistero che quando un politico non sfonda nazionalmente cerca di tornare nel suo feudo dove almeno qualche briciola di potere gli e’ rimasta, come il prode paladino ne e’ un fulgido esempio per questa martoriata citta’.
Non riesco a leggere tutto il prolisso commento del Sig. Carlo (che mi possa perdonare) ma uso quello di David cui fa riferimento per fare il mio appunto: a mio avviso personalità politiche del calibro di Leoluca Orlando o di Enzo Bianco hanno rappresentato una così valida e concreta trasformazione positiva della città di Palermo e Catania, che dopo il loro addio, dovuto esclusivamente al rispetto della legge che obbliga al massimo di 2 mandati consecutivi, che il loro ritorno in campo locale è dettato dalla necessità delle due città di ritornare a quelle che erano prima della gestione fallimentare di 10 anni di governo di cdx in entrambe le realtà civiche. E tutto questo è stato voluto dal popolo sovrano.
Esatto, quindi per allontanare il ricordo dei danni del centrodestra si e’ fatto ricorso all’usato sicuro, nel nostro caso al decrepito imbambolato, seppur chiomato (ma secondo voi si fa la tintura?). Mmmh.
magari con una tintura si potesse dare colore ad una città che ormai è diventata grigia e sbiadita a causa del mal governo.