Nasce l’albo delle botteghe storiche
L’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco ha emanato un atto di indirizzo per la tutela e salvaguardia delle botteghe storiche di Palermo e l’istituzione di un apposito albo.
L’albo, con l’elenco delle imprese aderenti, è pubblico: potranno chiedere di farne parte gli esercizi commerciali, artigiani, alberghieri e i pubblici esercizi che svolgono l’attività nel Comune di Palermo, che esercitano da almeno 50 anni nella stessa sede o in una analoga per posizione e significato storico-ambientale e che svolgono attività di rilevante interesse per il mantenimento e il consolidamento delle tradizioni economiche, culturali e dell’immagine della città. È ammessa, altresì, la presentazione della domanda da parte delle imprese che, seppur operanti da meno di 50 anni, esercitino un’attività d’interesse rilevante per il mantenimento o consolidamento delle tradizioni economiche e culturali e dell’immagine della città.
Le imprese inserite nell’elenco saranno, inoltre, classificate in tre diverse categorie, ciascuna delle quali risulterà ripartita in quattro classi con riferimento alla natura dell’attività (commerciale, artigianale, alberghiera e pubblici esercizi).
– Categoria A (esercizi di rilevante valore storico, artistico e tipologico): rientrano in questa classe gli esercizi che, oltre a risultare storici in quanto esercitano la medesima attività da almeno 50 anni nella stessa sede, risultano di notevole interesse artistico per quanto attiene le strutture architettoniche, gli arredi fissi e mobili.
– Categoria B (esercizi di rilevante interesse storico e tipologico): rientrano in questa classe le imprese di notevole interesse per la tradizione di esercizio al pubblico, di vendita del medesimo genere merceologico o di rilevante attività artigianale, in quanto operanti nella stessa sede (o in locali analoghi) da almeno 50 anni, sebbene gli arredi risultino modificati o di non particolare pregio.
– Categoria C (esercizi di rilevante interesse per l’immagine della città): rientrano in questa classe le imprese che, seppur operanti da meno di 50 anni, sono meritevoli di tutela e promozione in quanto operano nel rispetto delle tradizioni economiche e culturali o dell’immagine della città, ivi comprese quelle legate alla peculiare localizzazione dell’attività esercitata o quelle che presentano arredi considerati di particolare pregio. Tali esercizi dovranno comunque essere presenti nel tessuto economico palermitano da un periodo di tempo sufficientemente lungo da poter costituire esercizio di riferimento per la città.
Il provvedimento rientra nell’ambito del programma di marketing territoriale già avviato nei mesi scorsi con la nascita del brand PanormVs.
E i lapini che vendono sfincione (“Chi ciauru chi ffa”) non sono storici? Ah no, quelli sono eterni.
esiste a Palermo ancora operativa la più antica rilegatoria della città (e non solo) la “Rilegatoria Barone “( via P.pe di Palagonia) con testimonianze cartacee già del 1924,con macchinari più che centenari.
tenetela in viva considerazione.
Un altro passo di questa amministrazione in aiuto delle eccellenze e delle peculiarità della nostra città, da valorizzare e da sfruttare positivamente per fare girare l’economia e per il benessere sociale in generale.