Ma sei di paese?!?
Settembre in città. Città che si ripopolano di famiglie, di lavoratori, e di studenti… Pendolari e non.
La mia esperienza di studentessa è di quelle appartenenti al tipico studente fuori sede. Dover fare i conti con mezzi pubblici, ritardi, partenze all’alba prima ancora del canto del gallo, e così via. Inutile elencare qui i disagi e le disavventure…
Quando sei una provinciale, o per dirla alla palermitana “di paese”, (la pronuncia della “e” deve necessariamente essere aperta) è inevitabile che tu faccia i conti non solo con i disagi, ma anche con i giudizi / pregiudizi del giovane palermitano collega all’università, il quale ti giudica un montanaro solo perchè il 13 gennaio arrivi a lezione con quattro maglioni, due sciarpe e un passamontagna; così tu devi stare li a spiegargli che hai preso l’autobus alle 6 del mattino e hai fatto colazione alle 5:30 per arrivare a lezione alle 8:00, mentre lui, che si è svegliato alle 7:50 è arrivato a lezione in ritardo, in pigiama, assonnato e lamentandosi. Continua »
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