Perché Palermo non riesce a fare tesoro dei suoi tesori?
Recentemente, per ricordare i mille anni dalla fondazione del Regno di Granada (la città si costituì come regno indipendente nel 1013, con l’arrivo della dinastia Zirí), la televisione spagnola ha dedicato un bel servizio all’Alhambra.
Come è noto, si tratta di un complesso di palazzi (vera città dentro la città) che è il simbolo non solo di Granada (ultimo regno islamico della penisola iberica) ma dell’intera Andalusia.
Mi ha colpito un dato, sul quale forse sarebbe opportuno si riflettesse, quello relativo al numero dei visitatori di quest’incantevole esempio di architettura ispano-moresca: a visitare l’Alhambra, che nel 1984 è stata dichiarata Patrimonio culturale dell’Umanità, sono, ogni anno, milioni di persone.
L’Alhambra di Granada rappresenta un esempio, ben conservato, di cittadella del mondo islamico.
Di cittadelle simili ne sorsero altre, sia in quel periodo (l’Alhambra è stata costruita tra il XIII e il XV secolo) che in età precedenti.
Penso, per esempio, alla Halqah palermitana, situata nella zona dov’era il nucleo principale dell’antica città punica. Continua »
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