Brutti, sporchi e cattivi
Abito in un quartiere popolare, molto popolare. Anni fa, quando acquistai la casa ero tutta contenta, ci fu un’ondata di gente che comprò casa in zone considerate popolari all’epoca. C’era una sorta di compiacimento snobistico, la verità. «Io non ho pregiudizi, abito al Borgo (ma anche a Ballarò, alla Noce, alla Kalsa), siamo una grande famiglia, ci aiutiamo, se abbiamo bisogno». Io bisogno non ne ho avuto mai. Anche perché non c’ero mai a casa. Uscivo alle 7:30 e rientravo alle 21:30. Sarà che da un paio d’anni trascorro molto tempo a casa o sarà che stiamo peggiorando, fatto sta che soffro. Assai, faccio bile, anzi abbili, mi inturciunio le budella per cose che sembrano storte solo a me, perché quelli che le fanno sembrano perfettamente a loro agio e io paro una fuoddi. Mi pare di stare dentro un film. Vagamente neorealista, o post neorealista o non lo so. Così come non so se è il peggiore quartiere di Palermo o se queste cose succedono solo qua, ma ecco un breve elenco di cose che, quotidianamente accadono vicino, sotto e di fronte casa mia. Continua »
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