Brucia il motorino in viale Regione per non farlo sequestrare
Un uomo di 66 anni e il figlio ventunenne sono stati denunciati per avere dato fuoco al proprio motorino per evitare il sequestro del mezzo a un posto di blocco dei Carabinieri in viale Regione Siciliana e per guida senza patente. L’uomo era sprovvisto della patente di guida, revocata, e dell’assicurazione.
I Carabinieri avevano chiamato il carro attrezzi per la custodia del motociclo poiché sottoposto a sequestro penale. Il figlio del trasgressore alla vista del carro attrezzi ha staccato il tubicino della benzina e ha appiccato il fuoco con un accendino.
L’accusa è di incendio aggravato e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro. L’interessato si è avvalso del patteggiamento, pertanto condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, rimesso in libertà.
Quindi si può fare. Puoi dare fuoco alla moto davanti ai carabinieri e, nei fatti, non ti succede niente. Te ne vai a casa sereno, con una storia divertente da raccontare agli amici. Che figata…
Insomma, l’articolo parla chiaro: ognuno può fare quello che vuole in questa terra bruciata.
Giuseppe purtroppo è la triste verità. Ma di cosa ci meravigliamo? Viviamo in un paese in cui i politici si preoccupano delle condizioni di chi deve pagare e stare in galera, di fare indulto e amnistia, invece di garantire la sicurezza dei cittadini onesti e la legalità.
mi ripeto come in un altro post: napalm a pioggia!
certo se finisse questa assurda mafia dei prezzi da parte delle assicurazioni , forse qualche motorino in piu’ coperto da assicurazione circolerebbe !
delfy, hai ragione. Tu dici che “forse qualche motorino in piu’ coperto da assicurazione circolerebbe”, io aggiungo che qualche motorino IN PIU’, in generale, circolerebbe. Se infatti a Palermo, visto il problema del traffico e degli spostamenti in auto impossibili, i motorini sono sempre presenti sulle strade in grande numero, nei centri più piccoli i “cinquantini” sono praticamente scomparsi. Questo grazie all’assicurazione e alla targa obbligatoria che costano più del motorino stesso. Ricordo che negli anni ’90 davanti le scuole superiori anche delle città piccole c’erano un mare di motorini, e ora….scomparsi!