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lunedì 23 dic
  • “Shadows Of The Plague”, la puntata pilota

    Shadows Of The Plague è la prima web-serie siciliana nonché la prima di genere horror in Italia, è stata realizzata senza finanziamenti, quindi a zero budget ed interamente auto prodotta dalle figure professionali che vi hanno partecipato.
    La sceneggiatura è stata scritta interamente da i due co-registi della serie, Rosalia Le Calze ed Alessio Messina, una lavorazione di stesura e revisione iniziata nel gennaio 2013 e conclusa nel mese di aprile.
    Successivamente, i ragazzi, hanno messo su un cast tecnico, coinvolgendo studenti dell’Università Degli Studi di Palermo e l’Accademia di Belle Arti. I casting per gli attori sono iniziati il 12 maggio. Numerosi sono stati i partecipanti, che motivati da un soggetto fresco e curioso hanno partecipato consapevoli della situazione low-budget.
    Tra il cast troviamo attori del calibro di Lorenzo Randazzo (I cento passi, Alla luce del sole, Eravamo solo in mille ecc.), Ferdinando Gattuccio (Squadra Antimafia 6) Julio Lope (Squadra Antimafia 5, I sette peccati) e lo scrittore siciliano Vito Benicio Zingales.
    Protagonista della serie è Vincent (interpretato dall’attore Vincenzo Favet, formatosi dalla scuola di recitazione di M.Pupella) con co-protagonista Andrew (Luigi Fabozzi, insegnante di recitazione).

    L’episodio pilota, uscito il 2 novembre 2013, ci mostra il prologo della storia di Vincent, e ci fa assaggiare quello che ha intenzione di offrirci. Presentandoci un vero e proprio delirio tra sogno e realtà, in cui entrambe si mescolano al punto che non riusciamo più a distinguerle. Quella che inizialmente sembra una situazione normale viene brutalmente trasformata da un evento inaspettato che farà partire una escalation di orrore tra sangue e visioni, il tutto in una dimensione onirica.

    Palermo diventa scenario dantesco configurandosi come vero e proprio inferno dal quale il nostro eroe non riesce più ad uscire.

    L’idea di entrambi i registi è nata da due semplici regole: fare a tutti i costi (in questo caso anche a zero costi) e cercare l’originalità.

    Saturi dei soliti argomenti che vengono trattati nei film riguardanti Palermo (ovvero la mafia) hanno lanciato questa sfida seguendo un modello prettamente straniero ed europeo ed hanno portato un fenomeno ben affermato nel resto del nord Italia ma ancora sconosciuto a sud, ovvero la web-serie.

    Anche la scelta del genere è stato un vero e proprio azzardo: l’horror. Ma anche questa è risultata essere strategica in quanto l’isola offre location dall’aspetto post bellico che potrebbero far invidia a qualsiasi set ricostruito dagli Universal.
    Ciò, però, ha reso la realizzazione della serie come una vera e propria guerrilla filmmaking, i ragazzi hanno girato le loro scene in posti rischiosi per le loro attrezzature e per loro sicurezza in primis, ci raccontano che lo spargimento di sangue non si è limitato soltanto a quello finto (consumato a litri, creato da loro con una ricetta) ma anche a quello vero. Tra le location troviamo paesini di provincia abbandonati: Borgo Schirò, Poggio Reale Antica, aree abbandonate di Carini e una chiesa distrutta ad Altofonte, dove i Beati Paoli compievano i loro riti.

    Per soppiantare i problemi economici hanno puntato molto sulla post produzione, sia con la color correction che con gli effetti speciali, in soli dieci minuti del primo episodio si possono contare ben tre effetti visivi (le pareti che diventano marce, il cielo cupo alla fine ed il taglio alla gola della ragazza) e se ne prevedono molti altri a seguire, come l’intera ricostruzione di una camera mortuaria per la seconda puntata.
    L’opera è stata girata con fotocamere e cavalletti, una sturdycam ed un crane costruito dai ragazzi stessi. Con pochi mezzi sono riusciti a tirar fuori qualcosa che ha destato interesse non soltanto locale ma anche nazionale.

    Eccovi la prima puntata, buona visione.

    Ospiti
  • 2 commenti a ““Shadows Of The Plague”, la puntata pilota”

    1. Il film è straordinario ricco di contenuto artistico per i luoghi in cui è ambientato ma anche dal punto di vista psichico in quanto rappresenta l’inferno dantesco che ci riporta alla realtà in cui viviamo . Complimenti ad maiora

    2. Il film non l’ho ancora visto, quando uscirà nelle sale? Immagino il film integrale vuole supportato da diverse prove, bello, girato a Palermo con colpi di scena immagino, c’è ne molto di ultra violence da cui si può prendere spunto, ma a voi i complimenti, non so che tipo di recitazione tratta, ma è un curioso film, spero esca al piu presto nelle sale, auguri Rosy al tuo lavoro e al tuo film, appena posso mi giro Palermo e spero di trovare altrettante locandine con questo film. A presto, e, mi atterrò informato. Salve 😀

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