“I sistemi a concentrazione solare poligenerativi” a Ingegneria
Si svolgerà dalle 9:00 alle 18:00 presso la sala del Consiglio della Facoltà di Ingegneria (viale delle Scienze), il workshop regionale dal titolo I sistemi a concentrazione solare poligenerativi, che si inserisce nell’ambito delle attività del progetto STS-Med (Small scale thermal solar district units for Mediterranean communities) organizzato dall’Enea in collaborazione con il Consorzio ARCA e l’Assessorato regionale delle attività produttive. Il progetto, di cui il Consorzio ARCA è capofila, è finanziato dal programma ENPI CBCMED e vede la partecipazione di 14 organizzazioni operanti in Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Italia e Giordania.
Il workshop sarà l’occasione per portare a conoscenza di un pubblico più vasto quelli che sono gli obiettivi a medio e lungo termine del progetto, nonché gli interventi messi finora in atto e quelli in cantiere. E naturalmente si parlerà di energia solare, in particolare della tecnologia “a concentrazione”, delle sue applicazioni pratiche e dei vantaggi che il suo utilizzo comporta, con un particolare occhio di riguardo alle sue ricadute sul territorio e le comunità locali, per le quali il modello energetico integrato può costituire una grande opportunità di sviluppo.
L’agenda della giornata prevede due distinte sessioni di lavoro.
Nella sessione mattutina, dopo i saluti e la presentazione del programma della giornata da parte di Alberto Giaconia, Ricercatore ENEA – Unità Fonti Rinnovabili, toccherà a Fabio Maria Montagnino, Direttore del Consorzio Arca, illustrare gli obiettivi, le finalità e i primi risultati sin qui raggiunti dal progetto STS-Med.
Seguiranno numerosi interventi e una tavola rotonda sul modello energetico integrato e una sessione tecnica sulle componenti del CSP, che si concluderà intorno alle 18.
Nel leggere questa notizia ho provato un misto di nostalgia e di rabbia. Nostalgia perché sono tornato indietro di quasi quarant’anni, ai tempi della mia tesi di laurea, quando scelsi come tema un argomento che ritenevo di primaria importanza, quello di un uso razionale delle fonti energetiche (la mia tesi s’intitola “I collettori solari a concentrazione”), rabbia perché mi rendo sempre più conto di quanto questo nel quale viviamo sia un Paese alla rovescia. Come definire altrimenti un Paese in cui la provincia che meglio e più utilizza l’energia solare per il proprio fabbisogno energetico è quella di Bolzano, il cui clima non è certamente paragonabile a quello della terra dove pascolavano le vacche e le pecore del Sole?