Renurban, un social network per la partecipazione
Vorrei parlarvi di Renurban, il social network per la partecipazione dei cittadini, che ho appena lanciato.
La piattaforma nasce da un’intuizione avvenuta circa quattro anni fa e poi diventata il tema centrale della mia tesi di laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica ed Ambientale.
Essendo un appassionato di informatica, osservavo le evoluzioni del mondo del software open source, e così, iniziando a studiare meglio i meccanismi che regolano lo sviluppo di questi sistemi informatici, ho pensato che si potessero traslare alcune logiche anche allo sviluppo dei sistemi urbani. A dare forza a questa idea, mi spingeva anche l’osservazione di altri fenomeni che andavano emergendo in rete, come il blog Mobilita Palermo, l’utilizzo di Facebook e Twitter come motore di aggregazione per molte battaglie civili, e la nascita di alcune piattaforme di segnalazione come ePart o Decoro Urbano.
Dalla fusione di questi due mondi è nato Renurban, che punta ad unire i temi della partecipazione civica, con le strutture di sviluppo dell’open source, aggregando su un unico social network moltissime attività che attualmente sono separate.
Su Renurban è possibile inserire principalmente problemi, proposte, discussioni, ed eventi. Inoltre per ogni problema o proposta si possono inserire diverse soluzioni, allegando immagini, disegni, testi e video. Questo permette di scendere, in maniera ordinata, ad un livello tecnico più profondo, cosa che attualmente non è possibile su nessun altra piattaforma.
In questo modo, oltre a permettere ai cittadini di manifestare i loro desideri o i loro bisogni, è possibile liberare dai cassetti tantissime idee o spunti di discussione che vengono partorite all’interno dei laboratori universitari, o anche negli studi tecnici. Chi vuole può anche richiedere l’apertura di un blog dedicato e di una pagina profilo dove riassumere e rendere pubblica tutta l’attività svolta su Renurban.
Attualmente la piattaforma, che è già predisposta per funzionare su tutto il territorio nazionale, è in una fase di sperimentazione.
Gli unici contenuti inseriti fin ora, grazie soprattutto alla partnership con le associazioni che si stanno occupando degli Electronic Town Meeting (Next, Clac e Easy), si trovano nella sezione dedicata al comune di Palermo.
Spero che la piattaforma così come è stata pensata possa avere una reale utilità, in questa fase è molto importante avere numerosi feedback.
Se volete tenervi aggiornati su cosa avviene su Renurban, potete farlo anche utilizzando la pagina Facebook dedicata al comune di Palermo.
Naturalmente sulle cose belle e propositive non comemnta quasi nessuno; invece per buttare giù questa città e per essere sempre negativi ci sono valanghe di post. Complimenti per l’iniziativa e in bocca a lupo sperando che siano in tanti a partecipare in modo PROPOSITIVO, i negativi meglio che emigrino da Palermo, vadano pure a portare continui pianti in altre città.
Perché e’ stato scelto un nome “ostico”. ?
Comunque bisogna attendere che alle segnalazioni
seguano interventi concreti,
o,
quanto meno,
risposte.
Mi scuso se rispondo solo ora.
Ringrazio Antonio per i complimenti, e spero anch’io che siano in tanti a voler partecipare in modo propositivo anche solo segnalando e documentando i tanti luoghi degradati presenti in questa città.
Per quanto riguarda il nome, questo deriva dal latino “Renovatio urbe” a cui è stata aggiunta la desinenza “-an” per creare la parola inglese “urban” e dare un aspetto più internazionale.
La speranza è che la pubblica amministrazione si serva di questi dati forniti spontaneamente dai cittadini per indirizzare meglio la sua azione e che al contempo i cittadini possano coalizzarsi su temi specifici pretendendo che siano date risposte.
Vi ringrazio per i commenti