A colazione con Sergio Marino (Rap)
Sin dall’otto dicembre la città di Palermo è evidentemente in uno stato di emergenza ma, secondo Sergio Marino, è necessaria una certa cautela quando si decide di parlare di complotti. Sono molti i cittadini che si domandano se non ci sia la precisa intenzione di rovinare Palermo, che si chiedono in che modo vengono utilizzati i soldi pubblici e che si trovano sbigottiti davanti una città che sembra abbandonata a se stessa, vittima di un circo dell’osceno, diventata uno spettacolo di squallore e morte culturale.
Chi non conosce determinati meccanismi non può far altro che puntare il dito verso il dipendente pubblico, soprattutto oggi, che non vede tornare i propri soldi sotto forma di servizio.
Il cittadino che nel periodo natalizio è stato abitante di una Palermo trasformata in discarica a cielo aperto si infuria, si rammarica e si danna ma, nell’esaminare le facce di questo disastro, tralascia moltissimi dettagli. Le dinamiche che hanno portato a questo punto di non ritorno sono legate tra loro in complesse matasse e restano da molti sconosciute. Criticate, ma sconosciute. Continua »
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