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martedì 19 nov
  • Crocetta nella bufera, impugnati 33 articoli della Finanziaria

    Rosario Crocetta

    Il commissario dello stato Carmelo Aronica ha impugnato 33 norme sulle 50 che compongono la Finanziaria regionale.

    Tra gli articoli impugnati ci sono quelli sui benefici destinati alle coppie di fatto e la riduzione delle royalties per i petrolieri.

    Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha inviato una nota:

    «La giunta regionale, nell’incontro di oggi, ha effettuato una prima valutazione sulle conseguenze disastrose – al limite dell’assassinio della Sicilia – dell’impugnativa del Commissario dello Stato. Si tagliano norme di indirizzo culturale che non costano nulla come quelle sul diritto dei componenti di una coppia di fatto ad assistere il compagno malato in ospedale, contrapponendosi al diritto inviolabile della persona. Si tagliano i fondi per la scuola, per l’ERSU, le università, i consorzi e le accademie. In Sicilia non è più possibile studiare. Tutti i fondi per tutti i teatri siciliani sono tagliati. La Sicilia non ne ha più diritto. Sono tagliati i fondi per l’Arpa e non si possono fare controlli ambientali. Sono tagliati i fondi per i ricoveri dei minori; stiano pure in mezzo alla strada o adottino il modello delle favelas brasiliane o quelli dei bambini rumeni che vivono nelle fogne.

    Sono tagliati i fondi per i disabili e per il disagio sociale. Si trasferiscano a dormire nei giardini pubblici. Sono tagliati i fondi per le IPAB, anziani, malati, orfani e senza parenti troveranno asilo nelle sale di aspetto delle stazioni ferroviarie. Sono tagliati i fondi per i talassemici. Sono tagliati i fondi per le riserve naturali e per i parchi. Brucino. Sono tagliati i soldi per l’EAS ; il personale vada al macello. I consorzi di bonifica sono tagliati : niente più acqua nelle campagne. Naturalmente tutti questi tagli vengono giustificati in nome dei forestali assunti negli ultimi 30anni dai governi precedenti e mai dichiarati illegittimi da nessun Commissario dello Stato.

    Ci si rende conto (finalmente !?) che la Sicilia ha assunto troppi precari per cui al macello forestali, lavoratori resais, società nella quale, negli anni sono stati assunti lavoratori dipendenti di società private in fallimento, in contrasto con leggi e la costituzione. Tutto questo era costituzionale fino al 2012. Dal 2013, con 2 miliardi e mezzo di risparmio, e dal 2014 con 450milioni di risparmio, è diventato incostituzionale. Il popolo siciliano è diventato incostituzionale, quando si impongono a tale popolo tagli indiscriminati, dopo decenni di spese folli. Perchè lo Stato non fa lo stesso? Non taglia le partecipate statali? Le super consulenze? Gli stipendi altissimi dei dirigenti pubblici strapagati? Sono perfino stati tagliati i fondi di sostengo alle associazioni antiracket e antimafia; che chiudano pure, la solidarietà alle vittime della lotta alla mafia diventa superflua.

    I ciechi e i sordi non hanno diritto di studiare. Sono tagliati tutti i fondi per i musei siciliani. Chiuderanno. Come Presidente della Regione Siciliana chiedo di incontrare i rappresentati del Governo, per capire se la politica nazionale chieda oggi un vero massacro sociale, se chieda lo scoppio di una situazione eversiva incontrollabile. Se chiede al popolo siciliano di non fidarsi più della democrazia. Il governo siciliano non cede e fa la sua battaglia, ma, mai come adesso è necessaria una larga e unita convergenza che faccia uscire la Sicilia dal baratro in cui ci ha trascinato il passato.

    Si chiede responsabilità a tutte le parti politiche e sociali. Nessuno pensi di rovesciare sul Presidente della Regione e la sua Giunta la responsabilità di anni di mala gestione. Ho visto perfino cancellare le norme di sostegno alle imprese, o quelle destinate a contenere la rabbia dei poveri e delle categorie svantaggiate, come le misure sulla casa e il sostegno al reddito. Lo Stato rivela un volto cinico e crudele, pensando che il disastro della Sicilia sia solo responsabilità dei siciliani. Non è cosi: tanti hanno sbagliato in Sicilia, ma molti hanno condiviso a Roma. Il velo è caduto: ecco l’unica nota positiva. Ma a questo punto per il disastro paghi chi ha causato e permesso tutto ciò, chi non lo ha combattuto, chi ha fatto finta di non vedere».

    Sicilia
  • 11 commenti a “Crocetta nella bufera, impugnati 33 articoli della Finanziaria”

    1. Il volto cinico e crudele… bello.
      Però è rincuorante che ci sia qualcuno – il commissario dello stato – in grado di argomentare e mettere un punto fermo su certe decisioni prese senza tenere conto delle conseguenze economiche, senza coperture, totalmente incongruenti e/o in aperta violazione di norme.
      Viene poi da pensare, al pensiero che siano “sbagliate” più della metà delle norme.
      Che razza di incompetenti sono, quelli che le scrivono?
      Poi magari, se la norma sul fatto che i conviventi possano andare a visitare i cari in ospedale l’avessero scritta in modo diverso, sarebbe passata. Giusto per dire.
      Ma in generale, fa cadere le braccia il fatto che al comando ci sia gente in grado di farsi bocciare più di metà del proprio operato.

    2. a Crocetta sfugge che qualcuno medita di abolire le regioni e lo spreco di spesa che ne deriva.
      Non parliamo poi della Sicilia dove c’è un organismo assolutamente inutile quale è
      L’ARS

    3. gli ignoranti ex bidelli del Comune di Palermo fanno gli assistenti tecnici ed i titolati emigrano

      Presidente Crocetta la nostra storia la sa bene il suo Assessore Scilabra ma dopo tanti incontri non ne sappiamo niente della fine che farà il nostro lavoro. Tutto ebbe inizio nel lontano anno 2000 e , in breve , molti lavoratori degli Enti Locali ebbero riconosciuto nel loro Ente di appartenenza il 4° livello retribuitivo , gestiva allora il Comune di Palermo( Sindaco) il Dr.Leoluca Orlando e gestiva allora l’Ufficio Scolastico Provinciale ( Provveditorato) il Dr.Guido Di Stefano . Col passare degli anni gli Enti Locali ebbero la felice idea di fare transitare i loro dipendenti verso lo Stato e più esattamente nel comparto Pubblica Istruzione , vi furono dei contatti anche con l’ARAN , furono presentati dei ricorsi che stranamente non furono presentati presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che , riteniamo , l’unico organo responsabile nei giudizi pendenti di natura statale , ma presso i Giudici del Lavoro del Tribunale di Palermo e successivamente presso la Corte d’Appello sempre presso il Tribunale di Palermo .
      Furono emesse delle sentenze inconcepibili perché i Giudici decretarono appunto il passaggio dal 4° livello Enti Locali al 4° livello Stato-Pubblica Istruzione ma in quest’ultimo il 4° livello B2 , essendo di natura diversa dal corrispettivo degli Enti Locali , inquadrava gli Assistenti Tecnici di Laboratorio . A nulla valse l’opzione richiesta dai dipendenti Enti Locali di restare nel proprio Ente e tali sentenze decretarono il passaggio di tale personale nominandolo contestualmente Assistenti Tecnici di Laboratorio . Si premette che tramite un concorso a titoli e per scorrimento di graduatoria si può accedere al ruolo di Assistente di laboratorio solo se si è in possesso dei relativi titoli di corso di studio quinquennale con relativa specializzazione ( corso esclusivamente di natura Statale ) ma tali sentenze , in evidente contrasto con le normative di legge , rendeva i dipendenti Enti Locali Assistenti Tecnici di Laboratorio nello Stato col possesso o della licenza elementare o della Licenza media inferiore . Morale della favola la maggior parte degli assistenti tecnici con titoli ed esperienza sono emigrati al Nord e gli ignorantoni bidelli del Comune di Palermo continuano a fare gli assistenti tecnici nelle nostre scuole superiori tenendo chiusi i laboratori e percependo uno stipendio maggiorato.

    4. Mi aspettavo molto di più dal Presidente Crocetta, forse sarà la crisi, i tagli del Governo centrale, boh. Tuttavia poi però vedo ottimi interventi come quelli proposti nell’articolo che vengono bloccati dal Commissario dello Stato.

    5. Brava Colorina tuttavia poi però sento anch’io ottimi interventi contro la mafia, quasi la mafia è eliminata. Quando faccio l’amore con la mia moglie lo sento sempre la voce della rivoluzione del Presidente Crocetta in testa.

    6. … secondo me quello che è successo è la solita manfrina fra Governo, Crocetta, ed il commissario dello Stato: tutto ciò che hanno fatto è un bel teatrino. Mi spiego: se si fa una norma senza copertura finanziaria è chiaro che questa non passerà mai, quindi il governo propone una cosa non fattibile o sperando che il commissario dello stato non se ne accorga, cosa improbabile, oppure sono messi tutti d’accordo. il commissario dello stato ha giustamente abolito la norma è per diminuire le tasse ai petrolieri perché le minori entrate non sarebbero state coperte da nessuno.

      il solito schifo

    7. @pister
      Non mi interessa la solita manfrina fra governo, il commissario dello stato e di Crocetta! Quando faccio l’amore con il mio fratello lo sento sempre la voce della rivoluzione del Presidente Crocetta in testa. Solo questo.

    8. @tt- com .. mi sembri un po’ troppo innamorato.. , io non ho fatto nessun discorso che allude a gusti sessuali… non capisco l’amore associato a incapacità politica…. quello che nessuno vuole dire è che questo governo è tenuto dalla paura di perdere i privilegi di parlamentare… il prossimo governo sarà costituito da 70 parlamentari e sicuramente molti non saranno più eletti, nella considerazione che 83 su 90 parlamentari sono indagati per sprechi e spese ingiustificate.

    9. @pister
      L’amore è la chiave della nostra sessualità e la sessualità è la chiave per le nostre spese ingiustificate.

    10. Vi invito a rimanere in tema. Grazie.

    11. @Rosalio
      Invitate anche a rimanere in tema il comunista presidente Crocetta

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