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venerdì 22 nov
  • Giornalisti spezzate le vostre catene invece di prendervela con Pif

    Pif giornalista
    (foto di Andrea Tuttoilmondo)

    Qualche giorno fa l’ordine dei templari giornalisti ha assegnato il premio Francese a Pif per La mafia uccide solo d’estate. Pif non era un giornalista ma salomonicamente l’Ordine dei giornalisti di Sicilia gli ha assegnato il tesserino. L’assegnazione ha suscitato chiacchiericcio e ha generato critiche da parte di alcuni giornalisti che si sono indignati principalmente per due motivi:

    • Pif non meriterebbe il premio dedicato al giornalismo d’inchiesta;
    • Pif (straccio delle vesti) non meriterebbe il tesserino che viene assegnato ordinariamente dopo fatiche degne di quelle di Ercole e Asterix messe assieme.

    Ad esempio si legge:

    «lo danno proprio a tutti….» (il tesserino);

    «cosa non si inventano all’odg Sicilia pur di avere una quota annuale in più!»;

    «comunque se posso dire, sta cosa che pif paf è diventato giornalista onorario è una delle tante inutilità di un ordine specchio di una categoria sempre più in caduta libera»;

    «Peccato che Pif sia residente a Milano e la quota andrebbe all’Ordine della Lombardia….»;

    «Ci mancava solo lui….ora siamo al completo»;

    «Mentre il presidente dell Ordine, dona il tesserino ad honorem a Pif. Giovani amanti della professione, scrivono senza sosta per anni, con paghe indecenti. Sborsando di tasca propria cifre onerose (tasse di iscrizione etc.) per raggiungere «l’obiettivo. Cose che capitano. Vorrei Rivolgere un appello a Pif: “Sei ricco e famoso. Almeno mi paghi la retta annuale?”.»;

    «pensavo la stessa cosa. Credo di aver sbagliato tutto. Potevo fare un film sulla mafia…»;

    «Con tutto il rispetto, ATTENZIONE, EFFICACIA E SCRUPOLO, E’ (si “è”, perché era in un’unica soluzione) quello che metteva Mario Francese nelle sue inchieste e che lo ha fatto ammazzare. Ed è quello che tantissimi altri giornalisti (molti dei quali precari e non tutelati), fanno ogni giorno. Il film di Pif, è stato piacevole, una bella storia fatta di cose comunque già note e non è un ‘offesa, ma un dato di fatto, un dato oggettivo. Se proprio si voleva assegnargli un riconoscimento di questo tipo, potevano fare “il premio speciale”, che lascia tutti contenti. La giuria del premio Francese è composta da giornalisti che quegli anni, quelli di piombo, li hanno vissuti e a maggior ragione mi chiedo come abbiano potuto fare questa scelta, a fronte, ripeto, di tantissimi colleghi che ogni giorno fanno emergere verità e rischiando in prima persona per questo. Provo imbarazzo, non trovo altra parola. Davvero si è perso il senso profondo di questa professione a tal punto? Non ci capisco più niente.».

    La cosa mi ha fatto riflettere. Devo premettere che sono sempre stato un fiero oppositore di ciò che reputo un’associazione obsoleta che ricorda una corporazione medioevale e di cui non si capisce l’utilità nel 2014 (tanto che esiste in pochi paesi nel mondo).

    Cari amici giornalisti, invece di prendervela con Pif dovreste piuttosto spezzare le catene, quelle che legano gli aspiranti pubblicisti ai desk di progetti editoriali discutibili o secolari per 3 euro al pezzo (quando non si chiede loro di autopagarsi e lo sappiamo tutti come funziona) ma anche quelle che in nome di una solidarietà di casta vi portano a premiarmi tra voi (quindi dico che stavolta Riccardo Arena è stato coraggioso ad avallare un premio a un regista fuori dai giri del giornalismo “che conta”, bisogna capire quanto, in Sicilia), a carezzarvi reciprocamente (per non dire di peggio), a fare interviste in ginocchio ai potenti e a continuare ad abdicare al ruolo che chi fa informazione non può dimenticare: quello di spiegare la realtà, non soltanto di raccontarne gli aspetti più palesi ma spesso incomprensibili se non messi a sistema in un quadro più ampio (anche questo è fare inchiesta, no?).

    Siamo nell’era di Internet, quel percorso che giustificava la certificazione delle vostre competenze finalizzata all’ingresso in un grande giornale non esiste più. Per scrivere non è più indispensabile iscriversi e se certo non potrete fregiarvi del titolo di giornalisti potrete comunque fare giornalismo.

    A volte vi fate sfruttare selvaggiamente per un tesserino marrone come cose non proprio onorevoli su questa terra e sognate un articolo uno ma forse è arrivato il momento di svegliarvi da quel sogno e di spezzare appunto le catene. Costituitevi in imprese editoriali dal basso, non necessariamente testate registrate (nel rispetto della legge e online), aprite un sito e, se ve la sentite, stracciate il vostro tesserino. Non ne avete bisogno, sia il lettore il vostro punto di riferimento.

    A Pif invece dico che il premio più grande per lui sono i quasi settecentomila che hanno visto il film che ha incassato finora quattro milioni di euro e che io il tesserino l’avrei rifiutato, soprattutto se è stato inteso come un “premio”. Continuo ad ambire a premi più importanti, ad esempio il mitico Mongolino d’oro delle nostre memorie di bambini negli anni ’70 e ’80. 🙂

    Palermo, Sicilia
  • 19 commenti a “Giornalisti spezzate le vostre catene invece di prendervela con Pif”

    1. Come si fa a considerare giornalisti con tanto di tesserino gli addetti stampa dei politici? Penso che la categoria dovrebbe fare chiarezza al proprio interno sul proprio ruolo senza cercare di brillare di luce altrui, quella di chi, senza tesserini, in trasmissioni TV o in rete fa informazione d’inchiesta vera e senza spocchia.

    2. 🙂 prevedo una tempesta di commenti…

    3. Osvaldo magari anonimi. Metti che poi li chiamano i probi viri e gli tolgono le stellette? 😀

    4. ‘Mi Piace’

    5. Questa gente che critica Pif deve solo imparare da lui. Pif ha dimostrato negli di meritare questo e altro, non sono suo amico non lo conosco ma lo seguo sempre su MTV per cui il mio non è commento di parte. Gironalisti fate la vostra parte come ha fatto il grande Francese, dimostrate qualcosa dato che avete in mano un potere mediatico non indifferente

    6. Caro Tony. Condivido pienamente e sono contento che Pif faccia parte dell’ordine al quale appartengo ma alcune cose che scrivi mi lasciano perplesso. Dire che per essere giornalisti basta scrivere e’ poco e svilisce la stessa legge istitutiva dell’ordine che ne fissa principi e regole morali. Non tutti e’ vero le rispettano e non tutti sono bravi, ma non per questo tutti possono essere giornalisti. Fare giornalismo e’ o almeno dovrebbe essere una cosa un po’ piu’ seria, che ci sia un ordine che vigili su questo e’ una garanzia per i cittadini e per i lettori, anche se ovviamente non basta un tesserino (che comunque non e’ marrone) perche’ l’informazione possa essere migliore.

    7. Il premio intitolato a Mario Francese è così importante, perché dedicato ad uno che di giornalismo d’inchiesta è vissuto e di giornalismo d’inchiesta è morto. Ho visto che nell’articolo, hai inserito tra i vari, anche una parte del commento che ho pubblicato un paio di giorni fa su fb, su questa storia. Solo che ciò che scrivo io, non ha nulla a che vedere con la tua riflessione che è rivolta ai “giornalisti incatenati”, a quelli che si fanno sfruttare, di solidarietà di casta, tutti discorsi giustissime e battaglie che, sai bene, porto avanti e le porto avanti sulla mia pelle… tu trovi coraggioso che il presidente dell’ordine (o la giuria, non so chi abbia deciso, forse insieme) lo abbia assegnato a Pif, “un regista fuori dal giornalismo “che conta”. Un “che conta” che scrivi ironicamente e che dunque condivido, ma io ti assicuro che di giornalismo che conta davvero ce n’è assai. In Sicilia e fuori la Sicilia. Forse se chi assegna questi premi, tornasse tra i comuni mortali e si spulciasse blog e siti di informazione, troverebbe nomi sconosciuti che fanno scoop e inchieste. Giornalisti a cui poter dare il premio Francese. Pif per me è fuori la polemica.

    8. Sono contrario alle corporazioni e quindi all’ordine dei giornalisti, così come a quello degl’ingegneri, degli avvocati, dei notai, dei medici, dei commercialisti, ecc.
      Dietro a quelle che vengono presentate come nobili motivazioni si nascondono in realtà interessi molto concreti che nulla hanno a che vedere con i principi che vengono ipocritamente proclamati.
      Quello che fa di un giornalista un vero professionista dell’informazione non è certo un banale tesserino, ma la capacità d’informare chi legge in modo corretto, liberamente, semplicemente, senza condizionamenti, su ciò che accade, di essere un vero “cane da guardia” del potere, dal quale ovviamente deve essere indipendente.
      Purtroppo viviamo in una società chiusa, culturalmente arretrata, che anche se cerca di apparire “moderna”, pensando che possa per questo bastare esibire l’uso di tecnologie sofisticate, appare, a chi non si lascia ingannare dalle apparenze, per quella che è nel profondo: medievale, attaccata ai privilegi, alla continua ricerca di protezione, terrorizzata dalla libera concorrenza.

    9. Non mi sento di criticare per nulla al mondo l’operato di Pif, soprattutto quando attraverso programmi semplici e spensierati per i giovani (Il Testimone, MTV) ha parlato liberamente e senza paura di sicilia e mafia, esaltando tutti i vari personaggi che l’hanno combattuta e che ogni giorno la combattono. Tuttavia, se fossi stato in lui avrei ringraziato calorosamente e allo stesso tempo avrei rifiutato con molta dignità, in quanto credo proprio che lo scopo di Pif fosse tutto tranne che fare cose dal taglio giornalistico.

    10. Fabio grazie, mi dai la possibilità di spiegarmi meglio. Non credo che basti scrivere per essere giornalisti ma che chi scriva non essendo giornalista possa fare giornalismo (ma senza automatismi). D’altronde l’ordine in Sicilia la penserà come me se ha conferito un premio per il giornalismo d’inchiesta a un regista. 😉 Credo che per fissare principi e regole basti la legge ordinaria e che ormai non ci sia più bisogno di un ordine.

    11. Francesco attendiamo di leggere le tue teorie rivoluzionarie! 😉

    12. Seguo rosalio da alcuni anni e per la prima volta il ragionamento di Siino fila liscio come l’olio: complimenti.

    13. Sarà sempre tardi il giorno in cui lo aboliranno.

    14. ah vabbè non parliamo di abolizione generale degli ordini professionali!

    15. Caro Tony, peccato tu non mi conosca 🙂

    16. Non fa una piega.
      Invece di fare lotte tra poveri, condite di invidie e venticelli calunniosi anche per chi magari porta a casa più delle zero euro degli invidiosi-rabbiosi, tentiamo di essere umili e impariamo anche da chi è creativo e tenta di non essere narcotizzato dalla immoble realtà Palermitana.

    17. Pif è un giornalista, seguo le sue trasmissioni, mai banali e sempre interessanti. Vai avanti, decidiamo noi lettori chi sia degno di essere seguito

    18. Strameritato….!
      La verità è che a molti brucia di non aver avuto MAI le stesse brillanti idee di Pierfrancesco. Detto questo…paragonato a tutti i tesserati che ho conosciuto a Palermo…forse gli conveniva rifiutare 🙂

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