“Palermo Cycling”
C’era una volta un papà che amava la bicicletta. L’amava tanto ma non la usava perché nessuno la usava. Non era stravagante e non voleva sembrarlo. Il papà sapeva, però, di essere sempre in ritardo. Come fare per arrivare in tempo al lavoro e a prendere le sue bambine, senza farle aspettare davanti al portone della scuola accanto alle maestre impazienti?
Decise di usare l’autobus. Le cose andarono di male in peggio. I minuti passavano invano ad aspettare alla fermata il fantomatico mezzo pubblico di cui “voci” asserivano che avesse saltato una corsa per i più svariati motivi.
Sarebbe dovuto arrivare in tre posti diversi e non riusciva a raggiungerne nemmeno uno. Una cosa c’era che poteva fare solo lui e nessun altro: andare a lavoro. Delegò l’accompagnamento delle figliole alla nonna e si rassegnò a riprendere l’odiata automobile. Ma ogni giorno non riusciva a guardare gli occhietti belli delle bimbe deluse. Una mattina la sua macchina non volle saperne di mettersi in moto. Prendere l’autobus? C’era pure sciopero. Risalì di corsa a casa e prese la vecchia bicicletta di quand’era ragazzino e pedalava per la città senza sentirsi ridicolo. Nonostante avesse perso del tempo, quel giorno, arrivò al lavoro prima dei colleghi e quando fu costretto a recarsi all’altro capo della città, non solo arrivò in tempo ma non era nemmeno nervoso. Le bambine insistevano a voler andare con lui. Come fare? Era pericoloso, prendevano freddo, ma era così divertente. Tentò. Andò bene. Pedalando senza fretta, e non solo la domenica mattina come cantava uno negli anni’80, era guarito dalla “tecnologite”! Loro tre passavano e le automobili andavano indietro, e velocemente, per fare largo a quel papà con le sue bambine.
E un bel giorno così tutti guarirono e andarono in bici.
Io sono guarito anni fa. Quando ho capito che in bici arrivavo moooolto prima in ufficio e senza spendere un euro. Vedo che tanti cominciano lentamente a capirlo e che un po’ dell’atavica e insuperabile lagnusia del palermitano sta iniziando a scrostarsi vedendo che non sono il solo ad aver fatto lo “switch”. Bel filmato, complimenti!
Scusate ma dove abitate tanto da far prima con la bici? io abito zona stazione centrale e lavoro in viale lazio. Con lo scooter letteralmente “volo” e la bicicletta neanche la vedo; quando decido di prendere l’auto anzichè lo scooter impiego 6/7 minuti in più (circa 15 anzichè 8/9). Una bici potrebbe arrivare prima di me (quando prendo l’auto, perchè quando uso lo scooter non ci sono nemmeno paragoni) solo se l’intero tragitto fosse da percorrere a passo d’uomo o quasi, ma non è così. Posso trovare rallentamenti davanti il porto e poi in via marchese di villabianca…non vedo come una bici possa arrivare prima di me anche in auto.
Ma tu accompagni anche bambini a scuola e li vai a riprendere? E in che orari ti muovi? Ti assicuro che con la bici si fa molto prima, non hai problemi di posteggio e non inquini. E’ un mezzo democratico, alla portata di tutti, non richiede il pagamento di benzina,bollo e assicurazione. Ti garantisco che mantiene anche in forma (senza pagare palestre) e studi scientifici hanno dimostrato che fa bene alla salute da un punto di vista sia fisico che mentale. Ho condiviso e sostengo questo video non solo per il risparmio di tempo e denaro e per la riduzione dell’inquinamento atmosferico/acustico, il motivo in realtà è anche un altro. Penso che se iniziamo ad educare i nostri figli ad un’alternativa all’auto (in questo caso la bici, ma potrebbe anche trattarsi dei mezzi pubblici )diamo loro la possibilità di crescere con un nuovo modo, più sostenibile, di intendere la mobilità.
Io vorrei tanto usare la bici per andare al lavoro (anche se molto lontano da casa), o perché no anche quando devo andare in centro per un caffe e un giro con le amiche. Però mi ha sempre frenato il problema dell’eventuale sudorazione…poi arrivare con le chiazze di sudore non è il massimo 🙁
Se parliamo di risparmio economico va benissimo la bici. Per quanto riguarda la salute preferisco continuare a fare nuoto. Per quanto riguarda il risparmio di tempo non c’è proprio paragone con uno scooter. Possiamo fare casomai il paragone tra bici ed auto…ma per il percorso che faccio io(stazione centrale viale lazio) si fa molto prima in auto.
Va bene lo scooter, che è il mezzo più veloce, ma qui si sta parlando di automobile. Per percorsi fino a 5-6 km la bici è molto più veloce. Senza contare che lo scooter ha i suoi costi di benzina, assicurazione, bollo, tagliandi e compagnia bella e che c’è tanta gente a Palermo che prima si lamenta che non c’è lavoro e che c’è crisi, poi però ha sia auto che moto e spende due stipendi solo per mantenerli.
Stazione Centrale – Viale Lazio = circa 5 km, il caso ideale.
Dobbiamo considerare la velocità MEDIA, non la velocità massima. Io in bici sto a circa 20 km/h di media, quindi 5 km li faccio in 15 minuti e non perdo tempo a cercare parcheggio. Parliamo di strade trafficate, non di ponti sospesi e strade deserte come fanno vedere nelle pubblicità. In auto nel traffico non vai a più di 7 o 8 km/h di media. Basta fare un conto, spazio/tempo, troverai molte sorprese!
Riguardo al sudore, io in ufficio porto un cambio di maglietta, un sapone e una tovaglia in microfibra: vado in bagno, mi sciacquo, cambio la maglietta intima, un po’ di deodorante e sono fresco e profumato. E ho risparmiato almeno 2000 euro di benzina in quasi 4 anni.
Ma che volete, ancora c’è gente che prende l’auto per andare a lavoro a 2 km di distanza…
Sono pienamente d’accordo con te Quozca. Per chi fa spostamenti sotto i 2km consiglierei anche di andare a piedi, pure camminare fa bene, o quantomeno se la macchina è proprio necessaria cercate di riempirla o di organizzarvi con i passaggi: fateci caso, c’è una media di 1/2 passeggeri dentro ogni auto auto. Il discorso comunque è volto più che ad un benessere puramente personale anche ad un benessere “collettivo”.
Il sudore puzza.
Col deodorante puzza di piu.
ah certo se non ti lavi prima, sudore + deodorante = aiutooooo che puzza
Il punto e’ che il sudore contiene sostanze che rapidamente diventano nauseabonde
e non ci sono deodoranti che tengono.
Il sudore asciutto e’ fetido.
Ma poi questa storia della bici e’ già costata ai palermitani tanti soldi per spezzoni di piste ciclabili scarsamente utilizzati.
I ciclisti che si vedono in giro sono quanto le mosche bianche.
Eppure ti dirò che, forse per la crisi economica, se ne vedono molti di più, in tutte le strade, non solo dove ci sono le piste loro dedicate.
Alberto non so se viviamo nella stessa città, comunque di bici se ne vedono tante di più, anche con in sella persone non più in giovane età. Per le piste ciclabili è vero che fanno pena e che l’amministrazione ha letteralmente “buttato” i soldi, potevano farle più sensate in effetti. Però se le piste ciclabili disastrate (o del tutto assenti) devono indurre a non usare la bici ben venga che allora le condizioni pietose delle nostre strade inibiscano pure all’uso delle auto e dei motorini. Per quanto riguarda il problema sudore mi dispiace Alberto ma viviamo in una città dove si suda, e parecchio. I rimedi più semplici sono la maggior parte delle volte i più efficaci: una sana alimentazione e lavaggi con acqua e bicarbonato.
Strade malamente rattoppate e marciapiedi divelti.
Chi ha energie da spendere,vada pure in bici.
è chiaro che la bici non può essere sempre il mezzo da usare per i proprio spostamenti: che ne so, quando si devono fare particolari acquisti o la spesa, o quando piove etc.
In caso di scontri,chi va in bici corre i rischi maggiori,non avendo alcuna protezione
vabbè allora per favore chiudiamoci tutti dentro casa, però attenzione, la maggior parte digli infortuni avviene proprio in ambiente domestico
BELGIO: qui le mamme accompagnano i figli a scuola/asilo con delle specie di seggiolino rimorchio, ecco cosa si vede alle stazioni del treno:
http://www.city-photos.org/_photo/3807446.jpg
Le vie di Palermo sono costellate di lapidi.Con tanto di ceri e mazzi di fiori e foto.
Oramai i palermitani non ci fanno nemmeno caso.Se per ogni morto ci fosse una lapide,le croci sarebbero almeno il doppio.Gli incidenti più’ numerosi riguardano moto e motorini.
@Colorina: Quando piove? E’ proprio QUELLO il momento di prendere la bici!!! A Palermo appena ci sono 2 goccioline di pioggia tutti a prendere la macchina invece che il motore (sono tanti che hanno entrambi i mezzi e poi si lamentano che la benzina costa cara) Ricordo un giorno di 2 anni fa in cui grandinava! Tutti fermi e io felice che camminavo tranquillo, ovviamente ero ben attrezzato e sono arrivato a casa asciutto.
@Alberto
Da quando ho abbandonato l’auto come mezzo per andare in ufficio ad oggi il numero di ciclisti è molto molto aumentato! Il sudore non è un problema se prima di mettere il deodorante ti lavi col sapone, ti deodori e poi ti metti la maglietta di ricambio, basta semplicemente organizzarsi un po’. Considera che io sono uno che mi basta pochissimo sforzo e comincio a sudare come un maiale, ma semplicemente mi sono organizzato. Parli di energie? Ti giuro che quando arrivi in ufficio ti senti un leone e hai molto meno sonno di quando ci arrivi avendo mosso solo un polso per arrivare!
In Belgio la bici e’ stata ed è un mezzo molto utilizzato ,forse perché le abitazioni sono disperse nella campagna ed e’ praticamente impossibile servirle con mezzi pubblici.
Ho visitato l’area parcheggio degli operai di una fabbrica ed ho visto almeno cinquemila bici.Pero’ i dirigenti arrivavano in Porsche.
Quando parlo di energie intendo quelle che servono a pedalare.Lo fai a venti,trenta o
Quarant’anni,ma ci sono un sacco di persone che non hanno il fisico adatto alla bici.
L’uso della bici in sé è qualcosa di positivo, raccomandabile in quanto permette un risparmio di tempo, soldi e inoltre fa pure bene all’ambiente. Non si può negare che però vi sono alcuni inconvenienti, come quello della pioggia, non si può arrivare bagnati e fare ogni giorno la doccia nel posto di lavoro non credo sia qualcosa di plausibile, punto due il rischio di furto, che nella nostra città è molto elevato, non lascerei mai la mia bella bici fuori con il rischio che se va bene ti rubano solo il sellino. È comunque vero che il numero di ciclisti(nonostante lo scempio delle”finte” piste ciclabili)é notevolmente aumentato in questi ultimi tempi.
Xavier, come dicevo è solo una questione di abitudini e buona attrezzatura. Io ci andavo anche con la grandine in ufficio in bici e arrivavo asciutto, basta un poncho, un copriscarpe e un copripantaloni come quelli della Tucano e un buon paio di guanti. Riguardo il furto beh, posso dirti che io lego la mia bici in modo maniacale, con un metodo studiato e ben noto che si chiama Sheldon Brown, nessuno me l’ha mai toccata finora ed è una buona bici la mia, basta usare dei buoni antifurti e soprattutto legarla in modo intelligente. Certo, un ladro superattrezzato se te la punta te la ruba lo stesso, ma di sicuro preferisce rubare una bici legata in modo più stupido (e ne vedo tante in giro). E comunque ora mi sono dotato anche di bici pieghevole, la pieghi e te la metti sotto la scrivania in ufficio, è favoloso! Riguardo al fisico, beh… Io non sono certo Marco Pantani, ma 5 o 6 km li fa chiunque non abbia problemi fisici o una lagnusia di livello stellare!
Quozca ma tu sei favoloso! Ne sai una più del diavolo!
Poi devo dire che chi va in bici avrà gambe e glutei…ben allenati e sodi ecco!
Tutti benefici con la bici, l’unico problema che riscontro è la mancanza di una regolamentazione condominiale che preveda uno spazio negli androni per le biciclette. E’ un incubo la mattina scendere in ascensore bici+seggiolini+passeggeri, ma con un poco di buona volontà si può fare tutto. Se però ci fossero degli spazi adibiti al posteggio delle biciclette in ogni condominio la vita sarebbe più facile e secondo me molte persone “lagnuse” che tengono i loro mezzi nei balconi sarebbero più stimolate alla pedalata! Per quanto riguarda il fisico diciamo che le nostre pendenze non sono così elevate da richiedere grandi sforzi, e poi ci sono le marce 🙂
Colorina è semplice esperienza e passione. I primi giorni è stato un po’ difficile abituarsi, ma poi fai tutto automaticamente e cominci a prenderci gusto, anzi ti diverti pure a cercare sempre di ottimizzare i tempi, i percorsi e l’attrezzatura. Figurati che ho pure realizzato una mia procedura personale per mettere la bici in ascensore in meno di 2 minuti, almeno quando non prendo la pieghevole.
Riguardo al fisico, ripeto non sono Pantani o Cancellara, ma cosce e glutei finora ci sono! E ho anche perso 5 kg di panza! Risparmio soldi, tempo e faccio anche sport (oltre alla palestra che faccio da una vita) senza spendere un euro! 😀
Al rispetto dell’ambiente sono pochi a pensarci; ambiente sano= maggiore salute!!! Non vivo a Palermo, ma quando mi trovo in centro c’è un inquinamento acustico che ne peggiora la vivibilità.
Riguardo al movimento ed allo stato di salute al Sud dell’Italia, i dati sono preoccupanti: lo scrive l’O.M.S.(Organizzazione Mondiale della sanità).
Quindi occorre far qualcosa. Non è che ambisco ad un modello stile Belgio o Danimarca ma ad un minimo di partecipazione, piccoli gesti che possono fare la differenza. Caro @alberto dopo i 40 non è che la vita finisce, non dico di fare il giro d’Italia ma spostamenti di qualche km in bici possono solo che far bene!
40!?!?! Io ho colleghi 50 enni che fanno le maratone! Mia madre ha un collega (dirigente tra l’altro) ultra 50 enne che scende da Altofonte con la bicicletta! Un mio amico 43 enne fa ogni giorno Villabate-Stazione Notarbartolo con la bici da corsa per andare in ufficio!
Ma quanto siamo lagnusi e generatori di scuse, quanto!?!?!
Una Mosca bianca non fa testo.Inutile portare qualche esempio in una città’ come Palermo.le proposte da fare devono essere realizzabili.
Non riuscirete mai a mettere su una bici i palermitani.Neanche con la benzina a 3 euro.
Piuttosto si levano il pane di bocca.
ma tu @alberto piuttosto che stare dietro uno schermo a lamentarti hai provato seriamente a fare qualcosa o quantomeno a provarci? Perchè sono sia le persone che descrivi che quelle come te che si lamentano con tanto di pregiudizi e di luoghi comuni che non danno spazio nemmeno ad un piccolo spiraglio per un cambiamento.
Purtroppo comunque Alberto ha ragione. Io cerco sempre di fare un po’ di propaganda, ma non ci è riuscita nemmeno la benzina a 2 euro a scollare il sedere dei palermitani dal sedile dell’auto… Un aumento dei ciclisti però c’è stato e anche sensibile, ma è sempre troppo poco per una città che sarebbe perfetta per la ciclabilità, dato il clima e la quasi totale assenza di salite significative. Ma poi viene il latte alle ginocchia a vedere gente che prende l’auto per fare 800 metri e che, nel contempo, si lamenta che non ci sono parcheggi, che c’è traffico e che la benzina costa assai… Siamo il trionfo del nonsense…
Io non mi lamento.
Io osservo e descrivo quella che è la situazione.
Che e’ sotto gli occhi di tutti.
Comunque cara Elisa dovresti rivedere il verbo lamentarsi
rileggere i miei commenti e dirmi dove hai riscontrato
Lamentele..a forse solo nella tua testolina…
a
Un refuso,ovviamente
Perdonami ma non hai fatto altro che trovare solo il lato negativo di ogni cosa che si scriveva. A mio avviso le critiche dovrebbero essere (come si dice a scuola) “costruttive” altrimenti sfociano in mere lamentele: quando un mio alunno sbaglia non cerco di focalizzarmi su cosa non sa fare ma sul come aiutarlo a farlo diversamente in base alle sue potenzialità e fidati che anche i casi più disperati hanno risorse inaspettate, se non si agisce così non si può parlare di educazione. Sei comunque libero di esprimere il tuo pensiero, nessun rancore.
Quello che scrivo,non lo scrivo a caso.
Ogni tanto salta fuori questa storia delle piste ciclabili a Palermo,
e scrivono persone che non hanno mai visto una vera pista ciclabile.
La realizzazione di queste piste richiede uno spazio ampio,che a Palermo non esiste
se non in qualche breve tratto stradale.
Sotto la spinta di queste scritte,in passato qualche giunta ha dato corso a lavori di riadattamento a scapito di marciapiedi.Soldi sprecati e marciapiedi rovinati,per vedere qualche sporadica bici.
Sulla mancanza,in ambito condominiale, di parcheggi per la bici,altri hanno scritto.
Sull,invecchiamento della popolazione ,nessuno..
Sulla sudorazione e sui rischi di scontri,si è’ scritto
Come pure sulle intemperie.Ed anche sul rischio furto della bici.
Mettendo sul piatto i pro ed i contro,
secondome ci sono poche speranze a convincere certi palermitani a lasciare il Suv per la bici.Il Suv,in città!
Le mie sono osservazioni,e non critiche.
E sono sicuramente costruttive,il perché èpresto detto.
Servono ad evitare spreco di denaro pubblico.
La realizzazione delle piste richiede molto denaro.
..
Vedi i parcheggi Basile.
Tanti soldi spesi per parcheggi di fatto non utilizzati.
ma il messaggio non è “facciamo piste ciclabili” (ben venga comunque se queste saranno realizzate e con criterio), il video mostra come sia possibile usare la bici, cerca di spronare anche i più timorosi a farlo e ad avere un’alternativa ai mezzi più dispendiosi in denaro, in tempo e in inquinamento.
Siccome non riuscirai mai ad eliminare completamente le auto ed i pericolosissimi bus,
un minimo di sicurezza richiede la disponibilità di sedi di scorrimento riservate,e sono le piste ciclabili.
Posso apprezzare la tua buona volontà,
ma mi pare una causa persa a Palermo…
Io ci ho camminato a 40 all’ora in bici in mezzo al traffico, sono ancora vivo e vegeto. Basta stare un po’ attenti ma non è più pericoloso di un comune cinquantino.
che bello fare slalom tra le auto!
Se aumentassero i ciclisti in strada non dovremmo fare più slalom tra le auto caro alberto.
Alberto perché con i “motori” non si fa lo stesso? E poi fare lo slalom fra le auto è una delle più belle soddisfazioni con la bici, è una goduria vedere tutta sta gente sola, isterica, imprigionata nelle loro auto da 200 cv a 0 km/h (specialmente quando piove), a suonare il clacson disperatamente (come se il loro suonare il clacson potesse risolvere il problema) mentre io sfilo tranquillamente fra di loro e tra l’altro in sicurezza, dato che quando c’è traffico bloccato è la condizione più sicura per i ciclisti. Un piccolo aneddoto: ricordo un giorno di qualche anno fa in cui ci fu un acquazzone con grandinata colossale, naturalmente basta mezza goccia di pioggia e il palermitano, che mediamente ha sia auto e moto, prende l’auto e quindi tutto bloccato. Bloccato al punto che persino io in bici, alla rotonda del Motel Agip, non riuscivo a passare. Soluzione? Ho preso la bici, l’ho sollevata, ho attraversato la rotonda e ho ripreso a pedalare, sotto lo sguardo attonito degli imprigionati che sembrava avessero visto un alieno! 🙂
Continua così @quozca, l’esempio riuscirà a spronare qualcuno degli imprigionati nelle loro auto e nelle loro ottuse convinzioni!Noi in famiglia stiamo valutando l’idea di abbandonare definitivamente l’auto con l’acquisto di una cargobike: abbiamo due bambine piccole e portarle insieme in bici è difficoltoso e secondo me sta diventando pure pericoloso (non per la questione delle strade @alberto ma per questione di equilibrio).
mi sto prestando al gioco di farvi dire quello che volete e potete dire sull’uso della bici.
Io purtroppo in ufficio ci devo andare in giacca e cravatta,e,anche se mi piace andare in bici,non posso che limitarne l’uso nel tempo libero.
Buona pedalata.
Oddio, la giacca e cravatta in effetti è un problema… Per fortuna ho sempre lavorato in ambienti informali, ma c’è chi si organizza anche per quello:
http://bicycles.stackexchange.com/questions/10785/commuting-how-to-carry-office-clothing-so-it-doesnt-get-crushed
e che mi dici della prostata?
Stai attento a certi tipi di sellino,
che riducono le prestazioni.
Coprisellino gel antiprostatite. E comunque in genere questi problemi si hanno sulle bici da corsa, dove c’è una posizione molto più inclinata che preme direttamente sui genitali. Sulle bici MTB o ibride la posizione è molto più comoda… Ma poi ripeto, parliamo di qualche km per andare in ufficio, non di una tappa del giro d’Italia! I danesi dovrebbero essere tutti impotenti allora! 😀
http://news.you-ng.it/2013/09/03/danimarca-650mila-bici-350-km-piste-ciclabili-autostrada-2-ruote/
Quindi tu dici che basta stare in erezione e non c’è problema.
Interessante.
La pressione della prostata (e non dei genitali, per fortuna dei maschietti direi) può provocare prostatite, ovvero l’ingrossamento della prostata, e non certo l’impotenza. Addirittura un simile effetto (secondo alcuni è un metodo per la decongestione della prostata, e per altri una pratica sessuale che aumenta il piacere) lo si provoca volutamente con il cosiddetto massaggio prostatico. Tuttavia, come già detto, basta usare sellini idonei ed evitare posizioni errate o traumi da buche e terreno o non idoneo.
allora Palermo non è la città adatta per andare in bici
date le condizioni dei manti stradali.
Troppe buche e ondulazioni.
http://www.bikeitalia.it/2014/01/13/i-ciclisti-sono-piu-intelligenti-e-fighi-della-media/
Inoltre c’è anche un interessante articolo che dimostra come l’uso della bici diminuisca la percentuale dell’insorgenza di malattie causate dalla sedentarietà come quelle del cuore e il diabete. Spending review con tagli alla domanda anzichè all’offerta.
Non a caso e’ nata la cyclette
Però se oggi fossi uscito in bici,che disastro!
Alle 11 tutto ok ed alle 13 un nubifragio.
Le strade un pantano.
Fischiava il vento ed urlava la bufera.
Incrociavo le macchine e gli schizzi mi offuscavano il parabrezza.
Pensa te, un nubifragio! Dalle 13 credo che in macchina si saranno potuti percorrere sì e no 50mt in mezzora. Che disastro.
mi spiace per te,ma ho percorso la corsia laterale della circonvallazione ad una andatura di 50 km ora.Senza intoppi.
Alberto guardacaso giusto oggi si è svolto un evento che ha avuto dei risultati molto interessanti… Guarda chi è arrivato prima:
http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2014/02/11/olimpiadi-della-mobilita-prove-tecniche-di-mobilita-sostenibile/
Però quei furboni di mobilitapalermo escludono dalla gara le moto…asserendo inoltre che il loro vantaggio deriverebbe esclusivamente dal non rispetto del codice della strada…a questo punto voglio ricordare il dilagante mal costume di molti utilizzatori di bici che camminano in parallelo (quasi a voler dire ehi siamo birilli fate strike), non rispettano i sendi di marcia e i semafori etc