Il sonno della Regione genera mostruosi sprechi
La mia impressione, da persona con un minimo di dimestichezza con il mondo degli affari, è che ciascuna compagine politico-burocratico-affaristica con le mani “pro-tempore” sulle leve dell’amministrazione regionale siciliana, abbia scelto un proprio campo d’azione per mettere finanziariamente al sicuro se stessa assieme a figli e nipoti. Si pensi alla spesa sanitaria, alle operazioni di mercato dei capitali della Regione Siciliana, alla costruzione dei termovalorizzatori, alla valorizzazione del patrimonio immobiliare ecc. Tutte operazioni sfiorate con ritardo e incredibile incapacità di comprensione dei meccanismi, sia dalle inchieste della magistratura contabile e penale che da quelle giornalistiche, con lo sconfortante risultato di assicurare impunità e di sprecare irrimediabilmente tanti soldi dei contribuenti a vantaggio di pochi spregiudicati. E, per dirla tutta, queste compagini non esitano a nascondersi neanche dietro i valori più sacri, quali quelli della lotta alla mafia o per la legalità: solo in Sicilia mi è capitato infatti di sentir parlare di “cordata di imprenditori anti racket”, conoscendone solo del settore o non, di capaci o incapaci. Continua »
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