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  • Analisi delle risposte al sondaggio su Palermo Smart City

    Smart City

    Il sondaggio è stato reso disponibile online dal 10 al 24 febbraio 2014 a questo link.
    Il risultato del sondaggio con i relativi grafici è visionabile, in pdf, a questo link.

    Uomini e donne
    I dati analizzati provengono da un campione di 154 aderenti, con una maggiore partecipazione da parte degli uomini con il 77% rispetto al 23% delle donne.

    L’età
    Gli individui facenti parte del popolo del web palermitano che hanno aderito al sondaggio comprendono le seguenti fasce di età:
    15-25 anni, con un riscontro del 26%
    26-40 anni, con un riscontro del 40%
    41-60 anni, con un riscontro del 29%
    Oltre i 60 anni con un riscontro del 5%.
    Da questa prima raccolta di dati si rileva che la maggiore partecipazione al sondaggio è avvenuta da parte della fascia di età compresa tra i 26-40 anni.

    L’istruzione
    Per quanto riguarda il livello di istruzione, da un elaborazione dei dati, emerge che la maggior parte degli intervistati hanno un livello di istruzione superiore alla licenza media (1%) con il 55% dei laureati e il 44% diplomati.

    I servizi online del Comune
    Il nostro obiettivo vuole essere quello di testare come l’utente che usa internet, tra i 154 che hanno aderito, percepisce i servizi web del Comune. Dai dati emersi si rileva che più della metà (58%) utilizza il sito del comune di Palermo per usufruire dei servizi erogati online, ma di contro una grossa percentuale (48%, quasi la metà) non utilizza, sicuramente per non conoscenza, i servizi online proposti dal Comune di Palermo.
    Alla luce dei dati emersi, riteniamo importante che la Pubblica Amministrazione deva investire sulla comunicazione dei servizi già erogati dal sito, al fine di far conoscere più diffusamente i servizi erogabili online.

    I servizi online più gettonati
    Tra i servizi già erogati dal comune si nota che i più utilizzati sono quelli della Polizia Municipale (che permette, ad esempio, il pagamento anticipato delle sanzioni del codice della strada), con un numero di 53 utenti su 154, i servizi Demografici (che si riferiscono ai certificati nascita, residenza, stati di famigli, ecc..) con un numero di 34 utenti su 154 che hanno gia utilizzato almeno una volta questi servizi. Di contro un numero molto basso di 3 utenti su 154 ha utilizzato almeno una volta servizi online Scolastici (iscrizione online, richiesta contributi afferenti il diritto allo studio, pagamento tasse scolastiche, ecc..) e i Servizi per le pratiche dell’edilizia privata con un numero di 4 utenti su 154, i servizi dello Sportello Unico per le Attività Produttive con 3 utenti su 154 partecipanti. I servizi Tributari (calcoli dei tributi Tares, Imu) con 23 utenti su 154. Le risposte nulle sono state 36 su 154.
    Considerando i dati emersi da un campione di 154 persone, è già sufficiente per poter affermare che è opportuno pubblicizzare meglio, in maniera più efficace, questi servizi, in modo da essere resi noti al popolo palermitano di internet.

    I servizi online desiderati dai/lle palermitani/e
    Tra i servizi, invece, non ancora erogati dal Comune, ma che potrebbero rappresentare delle idee per migliorare la qualità della vita quotidiana dei cittadini, vediamo:

    • che il desiderio più comune tra i palermitani è quello dei servizi di pagamento di parcheggio zona blu o del biglietto bus urbano tramite smartphone, da effettuare, per esempio con il credito residuo della propria scheda sim, servizi di individuazione di parcheggio auto libero nei pressi della propria auto (con la percentuale del 54.4%).
    • Con una percentuale inferiore rispetto alla precedente, ma comunque rilevante, ci sono servizi di informazione per smartphone sulle aree della città con particolari situazioni di traffico e consigli sulle vie alternative da seguire al fin di evitare le aree più trafficate con una percentuale del 44.8%.
    • I servizi di segnalazione su smartphone di situazioni di degrado urbano, ad esempio nei casi di cumuli di rifiuti ingombranti abbandonati sulle pubbliche vie, o nei casi di strade e marciapiedi dissestati con una percentuale del 44.1%.
    • I servizi per la fruizione dei dati pubblici in formato aperto (cosiddetti “open data”) al fine di stimolare la realizzazione di diverse applicazioni per smartphone e tablet che possono rendersi utili ai cittadini con una percentuale del 40.2%. Questo dato incoraggia in quanto evidenzia che una buona percentuale degli internauti che hanno risposto è interessata al civick hacking, attività che si sta rilevando.
    • I servizi su attività culturali (assegnazione spazi pubblici inutilizzati alle associazioni richiedenti, servizi illustrantri l’elenco degli immobili comunali inutilizzati) con un totale di 29.2%.
    • I servizi su attività sociali (servizi agli anziani per l’assistenza, per espletare pratiche burocratiche, servizi di programmazione per l’assistenza ai diversamente abili, ecc.) con un totale del 24%.
    • i servizi di segnalazione di tombini otturati sulle pubbliche vie, al fine di evitare allagamenti in caso di forti piogge con una percentuale del 22%.

    Servizi online migliorati o peggiorati
    Ci siamo interrogate sull’efficienza dei servizi erogati online dal Comune di Palermo per cercare di capire quale sia stata la loro evoluzione storica negli ultimi anni. Abbiamo, infatti, chiesto se questi ultimi siano migliorati, peggiorati o rimasti invariati rispetto al passato.
    Quasi la metà degli intervistati (con il 49%) sostengono che i servizi siano sostanzialmente invariati, di contro il 43% sostiene che i servizi siano migliorati. Solo una piccola percentuale (8%) ritiene che i servizi siano peggiorati. Per quanto ci riguarda pensiamo che il modello di erogazione online dei servizi è un modello innovativo in una società come la nostra, proprio per questa ragione il risultato fornitoci dai dati era già stato previsto.
    Affinché i servizi possano essere erogati nel migliore dei modi, è necessario che un portale web sia trasparente al massimo e comprensibile da parte di tutta la popolazione, a prescindere dal diverso grado di istruzione.

    Trasparenza
    Per quanto riguarda la trasparenza del sito del Comune di Palermo il 63% ritiene che il sito contiene poche informazioni rispetto al numero degli uffici e alle esigenze della collettività. Il 31% ritiene che il sito contiene una quantità sufficiente di informazioni rispetto al numero degli uffici comunali e alle esigenze della collettività. Una percentuale inferiore (6%) sostiene che il sito contiene delle informazioni su tutti i servizi di cui può avere bisogno un cittadino o un impresa e/o associazione.

    Comprensione
    Un altro aspetto da noi messo in evidenza è stato quello della comprensione del sito. Quasi la metà (44%) pensa che molte informazioni sul sito andrebbero rese più comprensibili. Questo dato è sufficiente per capire che la Pubblica Amministrazione deve investire di più nella manutenzione, nel miglioramento, nella trasparenza e nella semplificazione del sito, affinché si ottengano migliori risultati (percezione migliore dei servizi da parte dei cittadini, associazioni, imprese).

    Partecipazione
    Alla domanda se si ritiene di dover essere più coinvolti nelle scelte istituzionali che hanno come obiettivo il miglioramento della quantità e qualità dei servizi pubblici, l’83% ha risposto positivamente. Questo significa che la popolazione vuole partecipare pienamente alle scelte pubbliche. Ed proprio questa la base affinché possa crescere e svilupparsi una città “Smart”!
    Quello che fa riflettere è stata la risposta “indifferente (con il 10% data dal campione analizzato).

    A proposito del coinvolgimento della popolazione, il Comune ha lanciato l’iniziativa denominata “ParteciPA” che promuove la partecipazione attiva della popolazione, ma i ¾ del campione che ha partecipato al sondaggio online non conosce questa iniziativa. Ne deriva che il Comune deve comunicare in maniera più efficace, e promuovere meglio le iniziative, deve investire in forme comunicative ad esempio sui social network online, coinvolgendo una fascia più ampia della collettività.
    Un input che ci sentiamo di lanciare in merito, non solo all’Amministrazione di Palermo, ma ai comuni in generale, è quello di prevedere delle piattaforme digitali pubbliche abilitanti nelle quali associazioni, aziende, cittadini, categorie professionali, si accreditano, aderiscono e partecipano fornendo proposte concrete di miglioramento della qualità della vita nelle quali il proponente assume un ruolo operativo ben definito. La piattaforma digitale è lo strumento che permette di effettuare il monitoraggio delle azioni fisiche e degli incontri del percorso di partecipazione avviato da un comune. Incontri, discussioni, confronti e riunioni che non lasciano una traccia sul web si perdono subito dopo e non generando alcuna banca dati delle iniziative e delle idee della collettività.

    Servizi innovativi, sì o no ?
    Facendo riferimento alle altre proposte da noi elaborate nel sondaggio è emerso che:

    • un servizio di condivisione della bici, il bike sharing è ben visto dal 78%, contro un 13% che ha detto no, ed un 9% che è rimasto indifferente,
    • un servizio di wifi pubblico in diverse aree della città è gradito dall’87% contro un 8% che ha detto no, ed un 5% che è rimasto indifferente,
    • fruire di servizi pubblici attraverso le applicazioni su smartphone e tablet è gradito ad un 80% contro un 12% che ha detto no, e un 8% che è rimasto indifferente.

    In tutte e tre le proposte è prevalsa una forte risposta positiva. Questo significa che c’è voglia di migliorare e di creare proposte nuove che possano condurre la città verso un processo Smart.

    Noi, promosse o bocciate?
    Infine possiamo ritenerci “promosse” per la qualità di domande che abbiamo somministrato nel sondaggio, ottenendo una media di voto del 7,04 con voti che vanno con maggiore frequenza dal 6 all’8.
    Il sondaggio e le risposte pervenute non vogliono avere pretese di validità scientifica, considerando che si è trattato di un piccolo sondaggio ai fini di uno stage con 154 partecipanti. È stata soltanto un’iniziativa per ottenere degli elementi minimi, ma utili, da fornire all’Amministrazione Comunale al fine di implementare il proprio percorso di Smart City.

    Ospiti
  • 5 commenti a “Analisi delle risposte al sondaggio su Palermo Smart City”

    1. Brave!
      Altro che promosse, siete strapromosse, in pratica due geni!
      Avete saputo metter su un sondaggio a cui ha risposto il fantasmagorico numero di 154 individui 154, wow!
      Con un campione cosi’ vasto e rappresentativo le conclusioni sono sicuramente valide universalmente.
      Questa e’ vera Statistica, ragazzi!
      Mi permetto anche di darvi un piccolo consiglio: la prossima volta, andate a bussare alle porte di un paio di condomini: avrete sicuramente un campione ancor piu’ vasto.
      Oh mamma.

    2. Ciao David , rispondo al tuo commento dicendoti che questo è stato un piccolo sondaggio ai fini di uno stage , rivolto solo ed esclusivamente al popolo del web. Quindi detto ciò non potevamo prevedere il numero dei partecipanti . Non avrebbe avuto alcun senso andare a “bussare alle porte dei condomini” ,considerando che il nostro sondaggio non avrebbe avuto fini scinetifici.Secondo me questo commento non tiene conto di quello che è già stato scritto.
      Grazie comunque del consiglio.

    3. Scientifici*

    4. interessanti risultati anche se i partecipanti sono solo 154.

    5. Brave ragazze, siete delle studentesse, mica dei consulenti che fanno già questo di mestiere con grandi numeri e grandi circuiti!
      Orgogliosa di aver partecipato al vostro sondaggio: tra i vostri numeri ci sono pure io!

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