In bicicletta a Palermo, racconto di un giro per negozi specializzati
Da un po’ di tempo ho notato il sorgere di nuovi negozi di biciclette a Palermo. Ce ne sono di diversi tipi, grandi e piccoli, e l’altroieri pomeriggio sono andato a fare un giro con due mentori d’eccezione, Giuseppe Lo Bocchiaro e Davide Leone di Bic-Bici In Città che quando non fanno altro organizzano visite della città in sella alla bici per turisti e per cittadini curiosi.
Premetto che un po’ pedalo in mountain bike e che ho adorato girare Amsterdam in bici. Ho verificato piacevolmente che Palermo è veramente pianeggiante e ottimale per pedalare ma l’interazione con gli automobilisti non è sempre semplice.
Il giro è iniziato da Le Biciclette in via Sampolo 115/c, aperto da appena cinque mesi in un blocco di marciapiede pieno di servizi per gli automobilisti.
Il titolare è un ragazzo minuto di nome Fausto (chissà se in onore di Coppi) che inizialmente pensa che vogliamo vendergli qualcosa e poi ci dice che secondo lui la crisi ha incrementato l’uso della bici perché si risparmia sul carburante. Ha iniziato con le bici a single speed e a scatto fisso e fa assistenza e restauro.
È il primo a parlarci di un trend che sembra inequivocabile: quello delle personalizzazioni. Ad esempio gomma e telaio di colore diverso. E qui ci racconta una storia interessante: per la sverniciatura e riverniciatura (costa circa 100 euro) ha coinvolto un ex carrozziere che si era messo in proprio, gli era andata male e aveva aperto una lavanderia con la sua ragazza ma adesso collaborano per personalizzare le bici. Fausto ha una bici che chiama “bicicletta all’americana”, dice di averla soltanto lui a Palermo.
Sorride e sogna che i ragazzi invece di stare a fumare e a non far nulla le comprino e che diventi una moda. Viene da augurarglielo.
La seconda tappa è Bc store (via Sciuti, 91), aperto da un anno.
È il regno delle bici sportive, in particolare Scott e BMC. Ma hanno anche le Panormus, che assemblano loro. Il 90% di quelle che vendono sono di questo tipo.
Nino Cattano, che si occupa della vendita, ci dice che la gente inizia ad andare in bici e che tornando a casa incontra anche 30/40 ciclisti: non è più da extracomunitari e da “sfigati” come prima. Ci racconta però anche della paura dei furti, presente nei clienti, e del fatto che nonostante ciò c’è comunque chi compra bici da 2500/3000 euro. Ci congeda parlandoci del sogno che Palermo diventi come Amsterdam. Gli dico che scavando dei canali e buttandoci dentro un bel po’ di palermitani magari potrebbe essere. 😀
Si prosegue in quella che sembra una “gioielleria” delle bici vintage, artigianali e da città: Walking Around (via F. Lo Jacono, 87) che compirà un anno a maggio.
Domenico Sunzeri, il titolare, smanetta con una ruota mentre un amico lo stuzzica davanti a una cliente.
Ci dice di essere nipote di Boatta, un antico viaggiatore appassionato di bici, e di avere vissuto in Germania dove bambini di sette anni vanno in bici abitualmente a scuola. Ha bici a scatto fisso, modelli molto particolari costruiti da artigiani emiliani, la bici di design olandese Vanmoof che sembra avere ingoiato un tubo ma anche una storica Moser e una Siino (!).
Quest’ultimo aveva un negozio di mobili ed elettrodomestici ma vendeva anche bici molto interessanti. Si dice che ne abbia ancora un magazzino pieno nell’ambiente dei ciclisti amanti del vintage. Domenico dice che il fenomeno è in crescita ma forse si è ancora in una fase da “bici da aperitivo”: appena arriva il freddo il ciclista palermitano posteggia e torna in macchina. Giustamente si lamenta per la condizione delle piste ciclabili. La sua è una clientela di nicchia che ama le personalizzazioni. Ci fa vedere alcune bici ricavate da telai degli anni ’70 a cui ha applicato selle e accessori contemporanei come i Brooks.
Con 250 euro più la verniciatura è venuta fuori questa bici, francamente bellissima.
Torniamo in sella e facciamo un giro per tornare al punto di partenza. L’attenzione verso le bici con fenomeni eclatanti come Selle di Stelle è uno dei pochi segni di vitalità a Palermo negli ultimi anni. Spero che cresca. Se vi capita fate un giro in questi e negli altri negozi che sono sorti. Ne vale la pena.
DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.
Qui a Londra, soprattutto dopo gli attentati del 2005, la bici e’ divenuta onnipresente.
E molti ciclisti si prendono terribilmente sul serio, con abbigliamento ed accessori degni del Tour de France e con scatti sui pedali ad ogni semaforo verde.
I tassisti e gli automobilisti in genere li odiano al tal punto che se potessero li asfalterebbero tutti ed infatti, ahime’, una quindicina di ciclisti all’anno muore sulle strade della citta’.
Ma cio’ non impedisce loro di divenire ogni giorno piu’ prepotenti, pedalando sui merciapiedi (con grande gioia dei pedoni) e andando contromano urlando *WATCH OUT!” cioe’ “OCCHIO!”.
Per fortuna un altro mezzo di locomozione si sta lentamente affermando come una moda non passeggera: il monopattino.
Non scherzo.
Per chi vuole trasformare una vecchia o nuova bici in bici a pedalata assistita o acquistarne una nuova, personalizzandola a piacere, consiglio una visita da BES BIKE in via Olanda 34 (anche sul sito http://www.besbike.com).
Io ne ho acquistata recentemente una nuova scegliendo telaio, manubrio, sella, tipo di motorizzazione su ruota (anteriore o posteriore), batteria etc e sono molto soddisfatto.
io, per ultimo, consiglio di andare anche da CREALABICI, in via aquileia, dove oltre a vendere bici, diciamo, già pronte si ha la possibilità di assemblarle anche a proprio gusto, uso, consumo… e portafogli.
Oltre ad avere in esclusiva il famoso marchio LAPIERRE, ed un vasto parco usato, il proprietario – l’instancabile – Ernesto GERACI saprà consigliarVi rispetto alle vostre esigenze specifiche.
P.S.
instancabile perchè durante la Sua pausa pranzo, lui ama farsi una passeggiata in bici a Monte Pellegrino, così per rilassarsi un pò…
Mi trovo d’accordo con la storia dei canali coi palermitani dentro. Però poi riasfaltiamo tutto, come hanno fatto a Milano.
bravi, bene, non c’è niente di meglio della bici come strumento di acculturazione, piano piano, non servirà buttarli nei canali i palermitani
L’interazione con gli automobilisti non è sempre semplice?
E’ una frase puramente eufemistica
Se lo desiderate fatevi pure <> sino al Negozio di mio papino in via Resuttana 369 (Centro Bici Machi)..Il punto vendita con officina all interno non ha esternamente un impronta moderna ma oggigiorno x fortuna l apparenza conta sempre meno della qualita’ del prodotto.
Il Sig Giacomo (Mazzola)cerca di accontentare i gusti di ogni categoria (ed eta’)di amanti della bicicletta. La sua officina vi riconsegna il mezzo a due ruote come nuovo non solo riparato ma minuziosamente ri pulito. Da figlia (senza nulla togliere agli altri professionali punti vendita) ammiro di questa attivita non tanto la vasta gamma di mezzi, ricambi, accessori, e abbigliamento ma l esperienza, la passione e i consigli di chi e’ del settore da anni e anni e non cerca di <> merce ma di far andare via il cliente o il semplice visitatore soddisfatto…
Scusatemi per la pubblicita <> :)
Julie sei stata dolcissima e garbata, e non ti si può dire nulla su questa spassionata pubblicità 🙂
da palermitano anziano bicicletta si lega subito con via Divisi. E’ li’ che comprai la mia bici trent’anni fa per recarmi al lavoro tra i frizzi ed i lazzi dei colleghi. Poi mi trasferii in Toscana e continuai ad usare la bici senza suscitare ilarità, ma questa è un’altra storia.
grazie colorina per il tuo pensiero
scrivendovi dalla lontana irlanda non capisco il perche ma le parole incasellate tra i simboli <> non vengono pubblicate per cui chiarisco
1 – Se lo desiderate fatevi pure una pedalata…:)
2 – ..e non cerca di rifilare merce 🙂
3 – ..pubblicita interessata, di cuore e di parte..:)
a 4900 km di distanza dalla mia Palermo anche le parole possono perderi per strada 🙂
Via divisi DOCET!
Lo consiglio! Raffaello Marchesi
Qualcuno interessato a pedalare con bdc o mtb in acciaio? O meglio vintage?
Julie, ho acquistato una bici elettrica al centro bici machi e ho avuto modo di apprezzare la professionalità e la cortesia dei venditori tuttavia da una settimana, dopo un anno dall’acquisto la scorsa settimana ho riportato la bici a riparare in garanzia. ancora nessuna notizia spero possano risolvere al più presto. vi aggiornerò