La domenica, in quel di piazza Marina…pure io!
La scoperta è un gusto, il vintage ancor di più, quando accompagnato da curiosità e voglia di conoscere.
Una buona fetta di collezionisti palermitani, turisti, curiosi, può permettersi questo “lusso” in particolari giornate. Nella spendida cornice di piazza Marina, attorno Villa Garibaldi, ci si può piacevolmente imbattere, la domenica mattina dalle otto in poi, nel mercatino dell’antiquariato allestito da diversi venditori originari di qui o di diverse parti del mondo. Questo posto, è sempre pieno zeppo di novità interessanti, ponendo l’attenzione, su nuove sfide al concetto di “gusto”, unendo quest’elemento, alla serenità di una passeggiata col buon tempo, in presenza del sole. In qualsiasi momento all’interno di questo mondo tutto da scoprire, si può trovare l’inimmaginabile: dalle cianfrusaglie del secondo dopoguerra, le macchine fotografiche, i dischi in vinile sino ad approdare, con un tocco più delicato, verso la raffinatezza dei mobili anni ’50, le porcellane, quadri, disegni di ogni tipo e genere. Dalla piazza Marina in quest’occasione, rivivono storie, esistenze passate che spronano in un certo senso la cittadinanza a non dimenticare le radici del passato. Ma non parliamo solamente di oggetti quando si tratta di mercatini, ma anche di cibo, di tradizioni siciliane. Un esempio lampante è costituito dalla signora Ana (originaria d’El Salvador, America Centrale) che mette a disposizione di tutti, le golosità gastronomiche della terra di Sicilia, producendo con le sue mani, il nostro splendore culinario: dai limoncelli sino alle marmellate, con prodotti rigorosamente Made in Sicily. «Amo questa terra – ha riferito con grande gioia – Il suo cibo merita di essere conosciuto e la terra siciliana di essere amata. Amo tutto ciò che c’è di siciliano. Inoltre, ci sono delle splendide persone, specie a Palermo».Nel contempo, però, analizza “l’altra faccia della medaglia” affermando che: «Vi è purtroppo poco rispetto del luogo in cui si vive. Non si fa altro che deturpare l’ambiente gettando ad esempio, la carta per terra», manifestando il proprio dissenso al modo di fare di una bella fetta di popolazione. Nonostante questo, Piazza Marina di sabato, di domenica, nei giorni di festa, viene continuamente animata da questi sottili “piaceri interiori” passando dall’oggettistica alla gastronomia. Purtroppo a malincuore, molti cittadini non riescono a captare l’importanza di certi luoghi, di certe cose e non fanno altro che perdersi nello smog delle automobili, nel movimento frenetico dello scorrere dell’esistenza in maniera quasi “distratta” e poco attenta. Non bisognerebbe mai mancare in certe occasioni d’oro. Il gusto del bello che si trova in questo mercatino dell’antiquariato, attraverso gli oggetti storici, vintage, susciterebbe in noi, profonde riflessioni sul
passato per cercare di comprendere la confusione del presente e, perchè no, animare il desiderio di porre delle solide basi verso un futuro migliore, pieno di prosperità.
in perfetto stile palermitano questo mercato è ABUSIVO !!!!! non ha niente di interessante se non creare un immane caos a Piazza Marina e dintorni.
Gia’, altro che cartacce in terra, nessun guadagno per la collettivita’ in termini di tassazione (e quindi di ritorno in servizi) ed un casino immane e disorganizzato come solo qui si puo’ trovare, di posti da adibire a sede stabile di un mercatino del genere in citta’ ce ne sarebbero, basterebbe un minimo di buona volonta’ per attrezzarli adeguatamente e tutto si svolgerebbe in maniera piu’ civile e veramente rilassata