Il rimpasto
Novità in Giunta. Ci lasciano quattro assessori d’esperienza, sostituiti da quattro assessori d’esperienza. Provo molta simpatia per il sindaco in questo momento. Dopo due anni di disastro deve provare qualcosa per rilanciare la città, ci prova con i sistemi di sempre, esimi professori e grandi luminari, persone qualificate ed anziane, sostituiscono persone qualificate ed anziane. Mi scuserà l’assessore uscente alle attività produttive, lui effettivamente, spero sia una sufficiente consolazione, non è un esimio professore né anagraficamente anziano. Giuseppe Barbera, assessore al verde, fa notare che la sostituzione di un professore ordinario con un professore ordinario è una operazione a conto zero, al netto della disistima dimostrata all’assessore uscente sulle sua capacità tecniche. Questa lettura è molto più profonda e distruttiva di quello che potrebbe sembrare, al di là degli aspetti strettamente personali che riguardano ovviamente i diretti interessati, il professore Barbera di fatto segnala la fine di un’epoca, avrebbe capito una sostituzione “politica”, ha ragione nel sostenere che sarebbe incomprensibile una sostituzione ad personam. Ma purtroppo la matrice di questa sindacatura non è politica. Si è proposto ed è stato votato un uomo solo al comando, che aveva in tasca bacchetta magica e soluzioni. Giuseppe Barbera, al quale va la mia piena solidarietà per la pubblica e superflua mortificazione, riconoscerà che gli espressi anche pubblicamente tutte le mie perplessità in tempi non sospetti e quanto per convenienza ed apparenza sarebbe stato più prudente non farlo. Falliranno i nuovi assessori nella misura in cui hanno fallito i vecchi, per il semplice fatto che le soluzioni oggi devono essere strutturali e di sistema, non possono essere ricercate nel colpo di genio e nella boutade del singolo. Continua »
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