Indignato da “sensi” e “geni” di questa città
Sabato sera mi trovavo a piazza Rivoluzione con amici, un paio dei quali mettevano dischi in un locale del posto. Decidiamo di fare un giro per le strade chiuse alle automobili in occasione della manifestazione denominata Le piazze dei cinque sensi. Prima sensazione: «Bello, c’è tanta gente, una lunga coda per entrre alla GAM, Tanti negozietti e bancarelle di oggetti creati da giovani in gamba».
Secondo pensiero: «Sembra di trovarsi in un paesino delle Madonie, senza offesa per i bellissimi borghi medievali di quelle contrade. Ma Palermo è una quasi-metropoli, o no?».
Si continua la passeggiata e ci si ritrova davanti a quello che un tempo sarà stato un edificio ricco di storia: Palazzo Nuccio, aperto al pubblico per l’occasione. Varchiamo la soglia: fila sulle scale per ammirare i restauri dell’ala visitabile, che a noi – seppur non esperti – già da una sbirciata all’interno non sembrano né rispettosi, né di gusto. Ma tant’è, sarà un’impressione da profani e anche un po’ saccenti.
Dopo media attesa, veniamo introdotti da un gentile signore, addetto a gestire l’affluenza, all’interno del blasonato appartamento. Alcuni elementi del restauro ci sembrano troppo caricati e un filo pacchiani. Magari ci sbaglieremo. Una cosa, però, cattura il mio sguardo: due “quadri” poggiati sulla consolle all’ingresso. Definirli orrende croste è un complimentone. Ci rendiamo così conto che il Palazzo ospita una mostra denominata Le Vie dell’Arte del Genio di Palermo, con evidente richiamo a una delle più interessanti iniziative artistiche della nostra città, discussa quanto si vuole, ma curata da esperti e mantenuta a un certo livello per diverse edizioni. Con un misto di rabbia, raccapriccio e indignazione, mentre attraversiamo la teoria di sale e salette presidiate da hostess e guardiani, cominciamo a commentare ad alta voce e con molto sarcasmo le altre “opere” ospitate dalla mostra, disegni e pitture di una bruttezza e sciatteria indescrivibili, le cui didascalia non sono altro che miseri fogli piegati e applicati direttamente su di essi, in un caso persino con lo scotch! Nemmeno in un oratorio farebbero una cosa del genere.
Ritirato il programma della manifestazione Le piazze dei cinque sensi dalla suddetta consolle che dà il benvenuto ai malcapitati – spesso inconsapevoli – visitatori, notiamo la pochezza e il cattivo gusto con i quali è stata realizzata. Sopraffatti dall’indignazione – una città come Palermo non merita tutto questo! – ritorniamo al nostro pub non osando immaginare il tenore delle altre iniziative incluse nella manifestazione e dei “professionisti” e “artisti” chiamati a parteciparvi. Anche se uno sguardo al programma stampato sulla brochure ci apre spiragli fortemente eloquenti.
Esagerati….
A mio parere, l’eventuale pochezza della mostra e’ dovuta ad un solo, semplice motivo: non vengono esposte opere del Maestro Uwe, perbacco!
Son sicuro che una bella composizione di rifiuti solidi urbani quale metafora del degrado morale della corrotta societa’ occidentale, o ancor meglio una succursale della Sua Banca Nazion con sportelli aperti ad orario continuato, simboleggiante il bieco mondo del capitalismo piu’ selvaggio che tuttavia, in un impeto di sovrumana generosita’, tende la mano ai bisognosi..ecco, ci fossero delle opere come queste la mostra avrebbe tutta un’altra caratura.
Li scusi, Maestro Uwe: i curatori non hanno curato cio’ che dovevano curare.
Eh gia’.
Non capisco il senso di questo post. Posso capire che si critica una Mostra o come viene fatta, un opera, un quadro, una pietra, una ciabatta. Ma addirittura indignarsi? Avete pagato per entrare 50 Euro a capoccia? Esagerazione pura. Preferisco indignarmi per cose decisamente più serie.
Io invece mi limito a dire una cosa…….a quanto pare Palermo……Merita !! tutto questo — ed e’ giusto indignarsi dell’incompetenza, della sciatteria etc etc ci mancherebbe, il rimanere indifferenti ed il sopportare di tutto e’proprio il problema piu’ grande che ha devastato la citta’ negli ultimi decenni — INDIGNAMOCI — anche per un mozzicone di sigaretta gettato via per strada, e’ semplicemente senso civico, figuriamoci per tutto il resto
Sono stati premiati ragazzi giovani che si son fatti da soli…è vero,a Palermo non sono molto bravi ad organizzare un evento, ma il senso della manifestazione era giusto. Quei ragazzi (me compresa) avevano ricevuto riconoscimenti all’estero, nemmeno uno nella loro città…finalmente è stato dato un riconoscimento e tu ne resti indignato?
No Comment!!!!! PER IL MOMENTO
LUIGI SCARPELLO